Visualizzazione post con etichetta progetto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta progetto. Mostra tutti i post

giovedì 13 dicembre 2012

Se non cambiano le cose...

Abbiamo voluto intraprendere la strada dell'autoimprenditoria, del progetto che si concretizza, del sogno che diventa realtà. 
Abbiamo voluto credere che, crisi o non crisi, l'entusiasmo ci avrebbe guidati e ci avrebbe sempre motivato, anche in qualche momento di sconforto o di stanchezza. 
Ma bastano pochi mesi perché il sogno si infranga se non si è più che resistenti. Voglio usare proprio questa parola. La trovo davvero appropriata. La metafora è proprio quella di uno sfinimento costante, come la goccia cinese, e se non sai resistere soccombi.

Ciò che succede nel nostro Paese ha dell'incredibile. Non solo siamo arrivati al punto che, se pure ti spetta una pensione, non si sa nemmeno quando la prenderai (non parliamo poi dei giovani che non hanno nemmeno un lavoro) ma, addirittura, se decidi di bypassare questo problema e provi a fare qualcosa sia per ricollocarti sia per produrre un minimo di reddito, la burocrazia è talmente tanta e fa talmente male che, appunto, bastano pochi mesi per capire che non fai nemmeno in tempo ad iniziare che subito, come avvoltoi, ti si posano sulla spalla per succhiarti perfino quello che non hai ancora guadagnato (anzi...incassato, non guadagnato).
Cominica l'INPS. Scriviamolo pure con lettera maiuscola. Per quelli  che hanno iniziato a Giugno,come noi, dopo sei mesi è arrivato un bel conticino (parliamo di 1800 euro). La cifra è circa la metà da pagare annualmente solo perché hai aperto una attività in proprio. Ma il guaio e la scelleratezza è che la legge dice che da zero a quattordicimila euro di fatturato annuo, il contributo INPS è di tremila euro. Ma io dico...e se uno fattura, che so?, cinquemila euro in un anno? 
Devo darne tremila all'INPS? Ci sta che appena iniziato magari non si è ancora messo a regime il lavoro e il primo anno è facile che si incassi pochino. 
Ma loro non se le chiedono queste cose? Mi dico...ma non era meglio fare che fino a cinquemila non si pagava e si cominciava a pagare da cinquemila? Io non capisco. 
Penso spessissimo che in America per i primi tre anni le start up non pagano tasse e mi chiedo cosa stanno cercando di fare invece con noi. E' vero che dopo i tre anni le start up americane pagano tutto ma proprio tutto ma almeno ti danno il tempo di cominciare serenamente, e non già con l'acqua alla gola che sembra sempre che stai sempre per affogare.
Poi, non importa quanto avrai guadagnato ma arriveranno anche l'IRPEF, l'IRAP, la tassa sull'abilitazione all'esercizio professionale...e questa è veramente ridicola...è la stessa cosa dell'IRAP solo che questa va pagata al Comune di appartenenza. 
Dunque paghiamo anche le stesse tasse più di una volta. Poi...l'abilitazione all'esercizio professionale...se rifletto su questa dicitura....non capisco davvero cosa si voglia intendere.

Purtroppo però, anche su questo bisogna rimanere aggiornati altrimenti oltre al danno la beffa se sbagliamo qualcosa e magari paghiamo di più o di meno, come è molto facile che accada vista la burocrazia.
Noi continueremo a scrivere anche di questo, in base alla nostra esperienza.
Voi continuate a seguire questo blog e visitate il nostro catalogo sul sito www.officineditoriali.com.
Rimanete aggiornati per rimanere liberi!

giovedì 2 agosto 2012

Il nuovo sito: cominciamo ad avere un'idea

E' quasi pronto il nuovo sito di Officine Editoriali...anzi...IL sito di Officine Editoriali
Abbiamo avuto modo di vederlo oggi nel suo aspetto larvale ma ci è piaciuto tantissimo.
Ora dobbiamo solo perfezionarlo e nel mese di Agosto sarà ufficiale e pronto all'attività vera e propria di questa piccola casa editrice digitale.

Dopo esattamente un anno da quando abbiamo cominciato a credere in questo progetto e a fare qualcosa per metterlo in pratica, Officine Editoriali prende forma sempre di più e non possiamo che esserne entusiasti.

Dunque sarà durante questo mese di Agosto 2012 (non sappiamo dire con precisione quale sarà il giorno) che saranno messe in vendita anche le prime opere.
Naturalmente ne daremo notizia sui social network che utilizziamo normalmente per la nostra comunicazione e attraverso i canali di comunicazione che riterremo efficaci al nostro scopo.

Per ora vi invitiamo a continuare a seguire Officine Editoriali su questo blog e vi preghiamo si rimanere aggiornati sulla nostra attività e sulle questioni del mondo.

lunedì 23 luglio 2012

Vale la pena riparlare dei finanziamenti pubblici

E anche stavolta ci facciamo aiutare dal post di Guido Scorza su Il Fatto Quotidiano di oggi dove menziona il sito di Opencoesione che ci è sembrato veramente, veramente interessante.

Tante volte noi di Officine Editoriali abbiamo toccato questo tema dei finanziamenti pubblici proprio perché siamo stati vittime del rifiuto e ci siamo dovuti rivolgere alla raccolta fondi dal basso, al crowdfunding, cosiddetto.
E lo abbiamo fatto anche volentieri perché abbiamo sempre sostenuto che il nostro sarebbe stato un finanziamento consapevole. 
Sempre soldi pubblici, ovviamente (i tuoi) ma erogati a ragion veduta. Vuoi perché il progetto ti piaceva, vuoi perché una tua amica tentava di uscire dalla spirale e ti andava di aiutarla, hai pensato che lo meritasse.

Ora Officine Editoriali prende il volo....ma possiamo ben dire con gran fatica. Ma proprio una fatica immensa.
E poi scopri che, su indicazione altrui, esiste un sito voluto dal Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca per maggiore trasparenza sui soldi pubblici che vengono erogati alle imprese e non solo. 
Anzi, lo definiscono "il primo portale sull'attuazione degli investimenti programmati nel ciclo 2007-2013 da Regioni e amministrazioni centrali dello Stato con le risorse per la coesione. I dati sono pubblicati perché i cittadini possano valutare se i progetti corrispondono ai loro bisogni e se le risorse vengono impegnate in modo efficace." 
Wow!!!! Accidenti!!! Peccato che sembri già tutto molto complicato, a partire da questa presentazione, dal ministro (Ministro per la coesione territoriale...ma non dovevamo semplificare?) e anche, soprattutto, perché quando vai a fare un giro sul portale ti accorgi che non è tutto così chiaro e trasparente. 
Risultano degli assegnatari classificati come "individuo" e non si capisce bene a cosa o a chi siano ricollegabili...questi individui.

Sarebbe da ridere se non fosse così drammaticamente reale...perché quando leggi queste cose sei anche tentato di pensare  che qualcuno stia facendo uno scherzo tanto è surreale e incredibile la faccenda. 
Ma invece è tutto vero. Soprattutto perché a Officine Editoriali sono stati rifiutati 5.000 euro (cinquemila euro...scriviamolo anche in lettere per essere più chiari) proprio dalla Regione. Fantastico! Veramente fantastico!

Officine Editoriali continuerà ad informarsi su queste argomentazioni.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

lunedì 28 maggio 2012

Mi pubblico o mi pubblichi?

Grande dilemma al quale vanno incontro prima o poi tutti gli scrittori in erba che sono certi di aver scritto qualcosa che rimarrà nella storia e che desidererebbero farsi pubblicare dai più grandi editori o magari, se non ci riescono, anche da editori minori, purché sia in formato cartaceo.

Molti decidono di intraprendere la strada dell'autopubblicazione (o self publishing) perché così, se va bene, lo dovranno prendere in considerazione anche nelle case editrici.
Molti altri decidono di auto pubblicarsi a prescindere e rimarranno fedeli al sistema indie anche in futuro.
Da un estratto di Joanna Penn, su Storia Continua, si sostiene che ci sono libri e libri e che alcuni possono essere pubblicati in forma tradizionale da editori tradizionali mentre altri vanno pubblicati seguendo differenti strategie e strumenti. 
Si dice che gli editori sappiano il fatto loro e che sappiano anche cosa stanno facendo quando rifiutano o accettano o rimandano.
Onestamente io penso che si prendono anche delle belle cantonate. 
Salvo poi rendersene conto quando quell'autore rifiutato ha spopolato tra i lettori dopo la auto pubblicazione.
Dite che non è possibile? Oh! Sì che lo è! 
Se non parliamo di libri costruiti da capo a piedi dall'editor della casa editrice di turno, tutto il resto sarà anche una questione di fiuto e di professionalità ma spesso viene meno il cuore e questi "valutatori" guardano soprattutto con il senso degli affari che ultimamente difetta a parecchi.

Approfittiamo di questo post per comunicare a chi ci segue che dal prossimo 6 Giugno e fino al 10, saremo presenti al Festival Itinerante della Letteratura di Milano dove avremo l'opportunità di presentare il progetto di Officine Editoriali nel suo insieme e puntualizzarne la mission.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.


lunedì 2 aprile 2012

Prendiamo le nostre decisioni

Giorni frenetici per le decisioni da prendere e il lavoro di Officine Editoriali che va avanti parallelamente agli ultimi impegni per la raccolta fondi.
Stiamo ancora raccogliendo il denaro. 
Ancora, perché la metà dei sottoscrittori, purtroppo, manca all'appello. 
Noi ci auguriamo che sia solo una questione di organizzazione. Ma tant'è.

Questo sta facendo rallentare un pò i tempi degli obiettivi anche se ne approfittiamo per studiare bene le cose da fare e soprattutto per avvantaggiarci sul lavoro che poi farà parte di Officine Editoriali. Cioè i contenuti e il loro editing.

Stiamo anche continuando a lavorare sulle piccole azioni burocratiche che però sono quelle piccole promesse fatte a suo tempo da Officine Editoriali nei confronti dei sostenitori del progetto e che adesso vanno mantenute. 
Riguardano il contratto che stiamo inviando a tutti i sottoscrittori che hanno versato le loro quote e che da loro la possibilità di scaricare gratuitamente  tutte le opere editate durante il primo anno di attività di Officine Editoriali e di partecipare ad un laboratorio di scrittura, sempre in forma gratuita.

Dunque c'è già lavoro anche se non riusciamo per il momento a vederne i risultati. Ma noi pensiamo che manchi veramente poco.
Voi potete intanto continuare a seguirci su questo blog che fra poco diventerà parte del nuovo sito di Officine Editoriali.

venerdì 30 marzo 2012

Appello ai sottoscrittori!

Appello a tutti i sottoscrittori del progetto di Officine Editoriali che non hanno ancora versato la/le quota/e che hanno prenotato.
Naturalmente tutto dipende dal fatto che tutti i sottoscrittori versino le loro quote altrimenti non riusciamo a far quadrare i conti. 
Ora, le quote che mancano, che sono all'incirca la metà, risultano essere fondamentali. 
Un conto è poter disporre dell'intera cifra e un conto è poter disporre della metà. 
Si rischia seriamente di non poter fare le cose come previsto ma in maniera più raffazzonata con tutti i rischi che ne conseguono.
Troviamo che raccogliere tutto il denaro sottoscritto sia carino anche nei confronti di tutti coloro che hanno versato le loro quote non appena saputo che il progetto aveva chiuso la raccolta fondi.

Del resto noi pensiamo che chi ha sostenuto o sostiene o sosterrà progetti inseriti in un sito di sottoscrizione popolare, lo faccia perché sinceramente pensa e desidera voler dare una mano per la realizzazione del progetto scelto. 
Non siamo nemmeno sfiorati dal dubbio che possa essere diversamente e che le persone si divertano a prenotare quote che fin dall'inizio sanno che non verseranno mai. 
Ma...le persone hanno davvero tutto questo tempo da perdere? 

Oltretutto, per raccogliere i fondi del progetto di Officine Editoriali ci siamo mossi veramente nelle sfere personali anche se abbiamo cercato di pubblicizzare il progetto in tutti i modi e con tutti i mezzi a nostra disposizione e nonostante un buon numero di sottoscrittori abbia sostenuto il progetto neppure conoscendoci. 
Perciò sollecitiamo cortesemente il versamento delle quote così che possiamo andare avanti con quanto stabilito fin dall'inizio. 
Quindi creare un sito e cominciare a pubblicare i contenuti.

giovedì 29 marzo 2012

Gli ultimi passi prima di cominciare.

Sito e burocrazia. Sembrerà strano ma è ora di decidere come cominciare e cercare di risolvere i primi ostacoli burocratici che a volte possono sembrare più insormontabili di quanto in realtà siano.

Certo è che si parla tanto di semplificazione ma poi, quando ci si trova a fare una cosa semplice di per sé, si capisce quanto questa cosa sia resa in realtà complicata dalla burocrazia.

Perciò tra le prime difficoltà tentiamo in questo momento di far nascere Officine Editoriali nel miglior e più semplice modo.
Mantenendo sempre il focus sulla raccolta del denaro corrispondente alle quote precedentemente prenotate,
cerchiamo di far coincidere i tempi e di incastrare le varie azioni nel modo più costruttivo, senza sprechi.
Ma le domande sono tante e le piccole scelte, quelle da fare costantemente, anche.

A volte subentra anche un pò di timore. Proprio come quando nasce un bambino. 
Siamo felici ma a volte ci prende la preoccupazione di quando crescerà, forse perché siamo responsabili di quel bambino.
Allo stesso modo, ci rendiamo conto che Officine Editoriali dovrà crescere. Non solo perché è una azienda e come tale è auspicabile che cresca ed abbia un bel futuro ma anche perché Officine Editoriali porta con sé tanti nobili motivi per cui vale assolutamente la pena di fare di tutto per farla crescere. 
Con lei cresceranno tante belle situazioni, personali e meno.
Con lei l'arricchimento tra le persone diventerà parte del lavoro, così come il rispetto per la globalità e non solo per la singolarità, che pure sarà molto importante.

Fra poco tempo questo blog sarà dirottato sul nuovo sito. Continuate a seguirci e a non perderci d'occhio. Insieme possiamo continuare a far crescere Officine Editoriali.
Grazie a tutti coloro che fin qui hanno sostenuto il progetto di Officine Editoriali e che siamo sicuri continueranno a farlo seguendoci.

sabato 24 marzo 2012

Consigli per il crwodfunding

Qualche suggerimento su come postare un progetto su un sito di crowdfunding e gli errori da evitare.
Il crowdfunding è uno strumento eccezionale attraverso il quale possiamo aiutarci a vicenda aggirando gli ostacoli che riserva sempre un finanziamento pubblico in termini di fiscalità e rigidità dei requisiti richiesti. 
E questo è quasi sempre l'ostacolo più grande.

Parlando di crowdfundinginvece, e volendo portare al successo la raccolta fondi per il nostro progetto, è importante capire di che tipo di network disponiamo e di quanto questo sia "popoloso". 
In funzione di questo attiviamo tutte le altre variabili della sottoscrizione. Vale a dire la cifra da raggiungere, il numero di quote e il costo di ognuna di esse. Anche se, a loro volta, il costo e la quantità delle quote sono funzionali l'uno all'altra.
Perciò, ad esempio, se disponiamo di un network popoloso ma non troppo facoltoso, vale la pena mettere in vendita un numero maggiore di quote ad un costo più basso. 
Se, viceversa, disponiamo di un network popoloso e anche facoltoso....bè....facciamo un pò come ci pare a patto che  conosciamo bene  il target al quale ci rivolgiamo.

Quando inseriamo un progetto da realizzare su un sito di sottoscrizione popolare, cerchiamo anche di dotarci di strumenti che ci consentano una certa visibilità. 
Per esempio un sito o un blog, l'iscrizione del progetto sui social forum, Twitter, Facebook etc. e attraverso la creazione di queste pagine, contattiamo personalmente e uno per volta tutti gli appartenenti al nostro network.
E' un'operazione laboriosa ma ne vale la pena. 

E' quello che abbiamo fatto noi di Officine Editoriali per spuntarla sull'obiettivo da raggiungere. e ce l'abbiamo fatta.
Ora continuate a seguire il progetto di Officine Editoriali
In questi giorni è in corso la raccolta del denaro e quindi cominceremo a preparare il sito. 
Parte del lavoro da inserire sul sito è già in fase avanzata. 
Il resto è in fase preliminare e contiamo di concluderlo per tempo, a raccolta terminata.
Grazie a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto!

mercoledì 21 marzo 2012

Il lavoro continua

Continuiamo a raccogliere il denaro frutto della sottoscrizione popolare tenutasi sul sito www.produzionidalbasso.com e conclusasi con successo lo scorso16 Marzo 2012.
Anche questo aspetto richiede lavoro capillare e organizzazione quotidiana per seguire le varie fasi e i vari pagamenti.

Parallelamente, ci dedichiamo al materiale che dovrà essere pubblicato al momento della nascita di Officine Editoriali e del suo sito. 
Per questo stiamo raccogliendo contemporaneamente i contenuti di tre futuri ebook.
E ci stiamo preoccupando di valutare i vari siti che ci vengono proposti.

Quando questo lavoro sarà delineato meglio, procederemo a consolidare le attività che faranno parte del futuro di Officine Editoriali
Anche se siamo ben consapevoli che qualche errore ci sarà ma il nostro obiettivo è fare in modo che gli errori in cui certamente incorreremo diventino per noi motivo di riflessione per non ripeterli e per cogliere di essi la parte più significativa e che può insegnarci a fare meglio.

Andiamo avanti stabilendo obiettivi a breve termine e tenendo ben presenti quelli a lungo termine.
Per percorrere i chilometri bisogna cominciare sempre dal primo passo.
Seguiteci ancora su questo blog. E se avete suggerimenti saranno apprezzati.
Grazie a tutti! 

lunedì 19 marzo 2012

Lavoro intenso diverso.

Si lavora intensamente, soprattutto in questi giorni frenetici per arrivare passo dopo passo alla realizzazione di Officine Editoriali
Si lavora intensamente ma quanto diverso è. Lavorare per se stessi, consapevoli degli altri e di ciò che si sta creando, non ha termini di paragone rispetto ad altri tipi di attività. 
A quando per esempio ho lavorato tante volte mangiandomi il fegato perché facevo un lavoro che non mi piaceva per gente che non stimavo. 
E quanto è fondamentale invece lavorare con gente che si stima e si apprezza e che ti è venuta incontro e alla quale sei andata incontro.

Dunque un lavoraccio ma che lavoraccio mi sento di dire. 
E il bello è che tutto si dipana in un percorso quasi già stabilito e mi lascia sorpresa. 
Io che capisco tutto, le strade che si spianano, la visione sempre più chiara, la determinazione sempre più forte ad andare avanti che non ti lascia prendere sonno, la forza che si irradia nelle tue vene e la senti, la senti.
Un mondo si dischiude e ne approfitto vergognosamente, felicemente.

Seguiteci, seguiteci, seguiteci. Attraverso questo blog vi terremo informati fino al sito dove potrete continuare ad interagire e a suggerire.

Grazie a tutti per aver partecipato al progetto di Officine Editoriali. Ognuno di noi ha partecipato come ha potuto e ognuno di noi è stato importante a modo suo. 
Ora cercheremo di andare ancora avanti insieme.

giovedì 15 marzo 2012

La SIAE che non ce la fa a vedere.

Vi rimando a Filippo Gatti sul Fatto Quotidiano per avere la versione di qualcuno che con la SIAE ci "campicchia". Almeno credo, da quanto scrive. 
E sottoscrivo che con tutto quello che sta succedendo nel mondo dell'editoria e non solo, la SIAE sembra non accorgersi di nulla. 
Ora Filippo Gatti parla esplicitamente di musica ma noi invece possiamo affermare la stessa cosa per ciò che riguarda l'editoria e soprattutto le licenze e i diritti d'autore sui libri e sugli ebook.
La SIAE si è ormai imbarbarita come tutti gli apparati elefantiaci che esistono in Italia. Nascono per snellire, tutelare, proteggere e finiscono per perdersi negli stessi meandri che hanno creato loro stessi. Procurando benefici e benessere solo a quelli che l'hanno creati e ci lavorano. Apparati mastodontici e burocratizzati che non ti sollevano nemmeno un pò dalle difficoltà che si incontrano soltanto per capire le procedure. Perché questo dipende, naturalmente, da chi ti risponde al telefono o da chi è in quel momento allo sportello al quale ti rivolgi.
Per questo Officine Editoriali ignora la SIAE come la SIAE ignora il resto, e anche Officine Editoriali. Lo abbiamo già detto in qualche post precedente che noi utilizzeremo le licenze Creative Commons, e lasceremo agli autori il diritto, oltre che il dovere, di decidere delle loro opere.
Abbiamo spostato di un giorno la scadenza della raccolta fondi di Officine Editoriali per stare più comodi nel raggiungere l'obiettivo. Possiamo dire di essere riusciti nell'intento iniziale e siamo ben felici di iniziare questo lavoro.
Se ti piace il progetto di Officine Editoriali e pensi che sia giusto realizzarlo, sei ancora in tempo a sostenerlo visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le tue quote.
Grazie e tutti!

mercoledì 14 marzo 2012

Incentivi alla lettura

Nell'anno degli ebook e quando negli Stati Uniti siamo già all'adozione di ebook di testo nelle scuole e negli atenei con tanto di dotazione di dispositivi di lettura, fa piacere sapere che anche in Italia si sta facendo qualcosa o si tenta di farlo anche se la strada sarà lunga. 

Siamo in una strada di mezzo tra i libri stampati e i libri digitali tanto che perfino l'enciclopedia britannica ha smesso la pubblicazione stampata.

Certo per comprendere quanto lunga sia la strada per dotare le nostre scuole e i nostri atenei di ebook di testo basti pensare solo che bisognerebbe fornirle tutte di dispositivi digitali di lettura, arricchirle di infrastrutture moderne, di assicurare totalmente la connettività.
E non dimentichiamo che sarebbe interessante incentivare la lettura tra gli studenti universitari tra i quali uno su due legge solo libri di testo obbligatori.

A questo proposito l'AIE (Associazione Italiana Editori) ha indetto un concorso con lo scopo di coinvolgere i giovani per trovare lo slogan più adatto a promuovere una collana di ebook universitari. Il tutto in cinquanta caratteri. 
Le regole e le iscrizioni sul sito dell'AIE.
Intanto Officine Editoriali chiude la sua raccolta fondi. Ufficialmente il giorno di chiusura sarà domani. Perciò aspettiamo domani e nel frattempo rinnoviamo l'invito a continuare a sostenerci perché ancora mancano delle quote da prenotare. 

Continuate a sostenere il progetto di Officine Editoriali visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.
Grazie dell'aiuto!

martedì 13 marzo 2012

Apple e Amazon ingrasseranno ancora ai nostri danni?


Allora, tra Apple e Amazon in realtà non si capisce chi ha fatto peggio per arricchirsi ai danni dei poveri lettori o utenti finali o fessi che vogliate chiamarli.
Perché questa è la realtà anche se ora c'è di mezzo il DOJ (Department of Justice), il Ministero della Giustizia statunitense, a cercare di risolvere un problema creato, manco a dirlo, per avidità personale.
Lo aveva confessato Steve Jobs proprio al suo biografo prima del lancio del primo iPad, nel 2010. Fino a quel momento, come spiegano Thomas Catan e Jeffrey A. Thachtenberg in una intervista al Wall Street Journal “...gli editori vendevano i libri ai rivenditori a circa metà del prezzo di copertina raccomandato. Utilizzando quel modello di vendita all'ingrosso, i venditori erano poi liberi di vendere quei libri ai loro clienti a un prezzo inferiore rispetto a quello di copertina, se lo volevano. Buona parte dei libri di carta sono venduti così.”
Perciò Amazon adottò una politica aggressiva dei prezzi, quella che fu comunque poi definita pro customer. Certo aveva il suo tornaconto perché così i clienti erano incoraggiati ad acquistare il Kindle di sua proprietà.
Gli editori cominciarono ad agitarsi per il timore che i lettori si abituassero ai prezzi bassi degli ebook.
Entra in ballo allora Apple che decide di stringere accordi con diverse case editrici. Un accordo di nuovo modello commerciale secondo il quale Apple avrebbe trattenuto il 30% da ogni operazione commerciale con i lettori. Era vantaggiosa per gli editori ma questi non avrebbero dovuto vendere gli stessi libri a prezzi inferiori agli altri rivenditori.
Dunque il DOJ pensa che questa sia stata una operazione truffaldina per far lievitare i prezzi degli ebook ai danni dei lettori.
Bella grana per il DOJ perché per quanto la rigiri è sempre evidente il tornaconto personale. Quando potremo smettere di guardarci le spalle?
Signori sostenitori di Officine Editoriali, mancano due giorni alla chiusura della sottoscrizione popolare del nostro progetto e mancano ancora un po' di quote da sottoscrivere.
Non è escluso che per questo motivo spostiamo di un giorno la scadenza.
Intanto, vi chiediamo di continuare a darci una mano visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.
Grazie!

lunedì 12 marzo 2012

Maria e Isabella. I contenuti di Officine Editoriali.

A pochi mesi dalla costituzione di Officine Editoriali, saranno pubblicati due ebook.
I contenuti riguarderanno Maria di Napoli e Isabella di Roma, due persone non vedenti che a modo loro affrontano la vita secondo il loro vissuto e il loro carattere. 
Entrambe sono arrivate alla cecità nel corso della loro vita e, a loro dire, questo è anche peggio che se non avessero mai visto la luce dalla nascita.


Attraverso questi contenuti, scopriremo l'intensità della loro vita e le loro riflessioni. E anche i loro bisogni che chiedono con una forza e una determinazione pari a quelle dei bambini e dalle quali dovremmo prendere esempio per portare avanti i nostri semplici sogni e i nostri semplici obiettivi.


Se vuoi contribuire alla realizzazione del progetto di Officine Editoriali, sostienici visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le ultime quote a disposizione.
Grazie per la tua partecipazione!

domenica 11 marzo 2012

Copyright o Copyleft?


Come si evince dall'art. 2576 del Codice Civile, la creazione stessa dell'opera costituisce l'acquisizione del diritto d'autore*.
Il problema sorge quando più di qualcuno rivendica il fatto di esserne l'autore o l'autrice.
E allora la SIAE finora ha svolto un ruolo praticamente di ente certificatore anche se la legge sul diritto d'autore parla di un ufficio preposto a tale compito istituito presso la Presidenza del Consiglio per il deposito e l'archiviazione dell'opera.

Se infatti malauguratamente si avesse a che fare con controversie circa la paternità dell'opera, non è che la SIAE stabilisce, sua sponte, chi ha diritto a cosa. 
Si è sempre costretti a rivolgersi ad un legale ed iniziare un calvario che può durare anche decenni. Solo per avere riconosciuti i propri diritti sull'opera.

Dunque ciò che finora sembrava essere il massimo della tutela, onestamente ora lo sembra un po' meno. Anche perché è facilmente dimostrabile il periodo di creazione dell'opera semplicemente inviando la stessa via raccomandata a sé stessi o ad amici o addirittura ad istituzioni che hanno il dovere di protocollare tutta la posta. Raccomandata che farà fede per redimere le eventuali controversie.

Da quando si parla di licenze Creative Commons, è come se gli autori si fossero effettivamente riappropriati del loro lavoro togliendo agli editori quel ruolo di intermediari che con l'era di Internet ha perso parte della sua utilità.
Perciò dalla definizione di Wikipedia, Copyleft, gioco di parole su Copyright, individua un modo alternativo di tutelare le proprie opere. Dove Copyright, inteso come Diritto d'Autore, deriva dall'unione delle parole Copy, copia, e Right, diritto o anche destra, mentre Copyleft, inteso come Permesso dell'Autore, deriva dall'unione delle parole Copy, copia, e Left, sinistro per contrapposizione a Right ma anche lasciato, rilasciato.
Ed essendo inteso come Permesso dell'Autore, sta a significare proprio che l'autore rilascia il permesso ad utilizzare la propria opera a sua discrezione.

Abbiamo già avuto modo di esprimere il nostro pensiero e in ogni caso lo ribadiamo e lo confermiamo. 
Officine Editoriali utilizzerà Licenze Creative Commons nell'ambito della regolamentazione Copyleft.
Vogliamo ricordare a tutti coloro che ci seguono che sta per iniziare l'ultima settimana per la raccolta fondi di Officine Editoriali.
Chiediamo a tutti di fare un ultimo sforzo. Sostenete il progetto di Officine Editoriali visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.
Grazie a tutti dell'aiuto prezioso!

*Alcuni spunti tecnici di questo post sono stati estratti dal libro di Simone Aliprandi “Creative Commons :Manuale operativo. Guida all'uso delle licenze e degli altri strumenti CC”.

venerdì 9 marzo 2012

Pochi giorni all'inizio.

Mancano pochi, pochissimi giorni all'inizio ufficiale delle attività di Officine Editoriali.
Il prossimo 15 Marzo chiuderemo la raccolta fondi e nei giorni immediatamente successivi invieremo a tutti i sottoscrittori l'invito a versare le quote prenotate e un contratto  nel quale verrà sancito che tutti coloro che hanno sostenuto il progetto potranno scaricare gratuitamente dal sito di Officine Editoriali tutti i lavori editati nel primo anno di attività e potranno partecipare ad un laboratorio di scrittura on line.

Noi siamo entusiasti di iniziare questo lavoro per il quale abbiamo speso tempo, energia, passione. 
Tanto ancora ci sarà da fare perché siamo solo all'inizio del percorso. Non abbiamo fatto che il primo passo.
Ma si comincia sempre dal primo passo.

Chiediamo un ultimo sforzo a tutti i sostenitori e a coloro che ancora non hanno avuto modo di sostenere il progetto di Officine Editoriali
Mancano solo 300 quote da prenotare. 
Tutti insieme ce la possiamo fare, grazie alla sottoscrizione dal basso.

Se avete a cuore il progetto di Officine Editoriali e volete che si realizzi, visitate il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotate consapevolmente le vostre quote.

Grazie a tutti per l'aiuto!


giovedì 8 marzo 2012

Google tra Apple e Amazon


Arriva Google e lo fa con Google Play, un nuovo servizio Android che consente di scaricare app e contenuti su pc, tablet e smartphone.
C'è di tutto: film, musica, applicazioni, giochi, ebook ecc..
In America è già disponibile accorpato tra Android Market, Google Music e Google eBook Store. Da noi, per esempio, non è ancora possibile usufruire del cambiamento completo. E non è dato sapere quanto bisognerà aspettare.

Dunque ci sarà un'altra piattaforma dalla quale acquistare i nostri ebook? Se parliamo di Google, naturalmente, parliamo del gigante di Internet e benché questo settore sia occupato interamente da Apple e Amazon, è facile prevedere che anche Google si prenderà la sua fetta.

Rimane da capire se lo scenario degli ebook cambierà ed eventualmente come cambierà.
Saranno introdotti altri formati?
I prezzi saranno più concorrenziali?
Ci saranno nuovi device per la lettura?

Al momento il servizio non è presentato nella sua interezza, tranne che in America, perché le leggi nazionali sono ovviamente diverse tra stato e stato.
Le risposte perciò arriveranno con il tempo – quanto non si sa – e con il tempo si capiranno le potenzialità di questo nuovo servizio.

Allora probabilmente Officine Editoriali sarà una realtà e avrà già iniziato le sue attività ma rimarremo vigili su qualsiasi novità venga lanciata nel settore.
Se vuoi contribuire alla realizzazione del progetto di Officine Editoriali, sostienilo visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le tue quote.
Grazie per il tuo aiuto che in questo momento è prezioso!

mercoledì 7 marzo 2012

Perché ci piacciono gli ebook?


L'ultimo sondaggio di Pianetaebook ci dice che il 59% degli intervistati preferisce gli ebook per la facilità di trasporto. Sul nostro ereader non dimentichiamo che possiamo caricare fino a 1500 titoli, tutti a nostra disposizione ovunque andiamo.
Sempre rimanendo in tema di sondaggio, il 21% li preferisce perché sono facili da acquistare. Direttamente dal nostro dispositivo di lettura. Anche se fare un giro in una libreria rimane sempre una delle cose più affascinanti.
Ancora, il 16% dice che gli ebook sono più ecologici. E chi può negarlo? Eliminiamo la carta con tutto quel che ne consegue. Anche se rimane ancora l'incertezza su come smaltire i dispositivi elettronici di lettura. Perché è un ulteriore problema che certamente si presenterà nel futuro.
Gli ebook costano meno del libri stampati. Lo sostiene il 14% degli intervistati. Sì! Anche se in Italia i prezzi degli ebook si mantengono ancora alti. Troppo alti rispetto al corrispondente cartaceo. Negli Stati Uniti un ebook costa mediamente la metà di un libro su carta.
Infine, a pari merito, il 14% apprezza il fatto che un ebook non si impolvera, è ad ingombro zero e non occupa scaffali.
Insomma, tutti buoni motivi per preferire gli ebook ma, come diciamo sempre noi di Officine Editoriali, i libri stampati continueranno a mantenere il loro calore per l'eternità. Quel calore che ci spingerà sempre in una libreria per accarezzarli prima di sceglierli, per scoprirli col cuore prima che con gli occhi.
Amare tanto i libri e pubblicare ebook. Un paradosso di Officine Editoriali? No! Un omaggio alla cultura perché alla fine la cultura non discrimina tra carta e freddi apparecchi di metallo. Gli unici a discriminare siamo noi.
Sostieni Officine Editoriali nella sua raccolta fondi visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le tue quote.
Siamo alla fine della raccolta e il tuo aiuto è di fondamentale importanza.
Grazie per il tuo contributo!

lunedì 5 marzo 2012

Il Salone Internazionale del Libro di Torino


Ebbene siamo stati contattati dal Salone Internazionale del Libro di Torino per l'eventuale partecipazione all'evento di Officine Editoriali.
Siamo lusingati ovviamente e ci piacerebbe molto, moltissimo partecipare ma siamo alla ricerca di fondi per realizzare il progetto di Officine Editoriali e, ora, dovremmo reperire fondi anche per partecipare al Salone Internazionale del Libro.

Perché, diciamoci la verità, non è che dal Salone ci hanno chiamato perché meritevoli di qualcosa oppure perché siamo talmente famosi che non potevano fare a meno di chiamarci.
Ci hanno chiamati perché chiamano tutti. Spulciano i vari Facebook, Twitter, Google alla ricerca di case editrici, anche quelle ancora da costituire come Officine Editoriali.
Tanto devi pagare l'iscrizione e questo è un buon motivo per chiamarti.
Però, lo stesso, siamo rimasti lusingati e abbiamo pensato che comunque vale la pena almeno di provare a reperire i fondi per fare un salto a questo evento così importante e così internazionale, anche.
E poi, abbiamo pensato che sarebbe anche interessante partecipare soprattutto per Officine Editoriali che così avrebbe una bella e buona vetrina, quasi prima ancora di cominciare.

L'evento si svolgerà dal 10 al 14 Maggio prossimi. Abbiamo ancora un po' di tempo, anche se il termine ultimo per versare l'iscrizione è il 2 Aprile. Staremo a vedere.
Chiederemo e vedremo chi crederà in noi abbastanza da sponsorizzarci per Torino.

Potresti essere anche tu! Se pensi che il progetto di Officine Editoriali meriti di essere realizzato e di partecipare al Salone Internazionale del Libro di Torino, visita il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenota consapevolmente le tue quote. Questo ci permetterà di decidere se partecipare o no.
Grazie per il tuo aiuto!


domenica 4 marzo 2012

Un abbonamento per il prestito degli ebook?


Ebbene sì! Arriva dalla Germania dove le cose le pensano e le fanno.
E' un servizio in abbonamento. Si chiama Skoobe e pagando 10 euro da la possibilità di accedere a numerosi titoli in formato digitale.

Penserete ovviamente che saranno titoli piuttosto obsoleti e trapassati. Da qualche parte dovrà pur esserci la fregatura (siamo Italiani!). Invece no! Sono tutti piuttosto recenti (la biografia di Steve Jobs per esempio e titoli provenienti da editori di un certo livello).

Si possono chiedere in prestito fino a 5 titoli, anche tutti insieme e anche se sono in prestito contemporaneamente presso altri utenti. E li potete tenere quanto volete perché il servizio non ha un limite temporale. Li potete chiedere in prestito anche se non avete una connessione con la rete perché il servizio vi consente anche di leggere off line. In questo caso, passati trenta giorni dovete restituire l'ebook perché scade.

Il servizio è praticamente un App quindi non si legge attraverso un ereader ma attraverso App IOS e fra poco anche su supporti Android.
Perciò, se in famiglia esistono diversi dispositivi di lettura, possono essere usati tutti e da tutti a dispetto dei famigerati DRM che ci auspichiamo tutti vengano eliminati prima o poi.
Officine Editoriali, infatti, come già avete avuto modo di sapere, utilizzerà per i suoi ebook le licenze Creative Commons.
Il progetto di Officine Editoriali sta proseguendo la sua raccolta fondi sul sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com.
Potete sostenerlo anche voi prenotando consapevolmente le vostre quote.
Ma affrettatevi se volete che il progetto si realizzi. La scadenza della raccolta fondi è il prossimo 15 Marzo 2012.
Grazie fin da ora del vostro aiuto!
Grazie in modo particolare a tutti coloro che hanno già sostenuto il progetto di Officine Editoriali!