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martedì 7 agosto 2012

Vince l'ebook anche nel Regno Unito

A distanza di poco più di un anno dall'annuncio di Amazon sulle vendite digitali maggiori di quelle cartacee negli Stati Uniti, arriva lo stesso annuncio, sempre da parte della compagnia di Jeff Bezos relativo stavolta al mercato digitale del Regno Unito
Dove su ogni 100 copie di libri cartacei venduti, corrispondono 114 copie di ebook. Non male.
Se facciamo due conti, o se facciamo attenzione a ciò che dicono gli "esperti", quelli che seguono questo mercato da tanto tempo, dai suoi albori, tempo tre anni e anche in Italia le vendite degli ebook supereranno quelle dei libri di carta.

Noi non abbiamo dubbi in proposito anche se ci sembrano un tantino azzardati i tre anni...nel senso che ci sembrano pochi, per la verità. 
E' vero, e questo nemmeno lo mettiamo minimamente in dubbio, che il mercato del digitale  registra ormai da qualche anno una crescita esponenziale ma è anche vero che siamo in Italia. Un mercato che cresce lentamente. In questo caso nemmeno per colpa sua ma di chi lo monitora e lo manipola anche.

Cresce dunque il mercato degli ebook ma cresce anche, come afferma Jorrit Van der Meulen, vicepresidente di Kindle Europa, il mercato del libro cartaceo.
E questo, naturalmente, non può che farci piacere. Perché vorrebbe dire che l'editoria cresce. Notizia in controtendenza con quanto si legge in questi giorni sulle case editrici in difficoltà.

Va da sé che qui parliamo dei numeri di Amazon e, onestamente, non so se Amazon faccia testo relativamente al mercato globale o se invece non faccia tendenza e piuttosto indirizzi il mercato.

Potete approfondire l'argomento a questo link ma di fatto rimangono i numeri a testimoniare un mercato nuovo e ancora misterioso per tanti versi.

Officine Editoriali vi segnalerà sempre temi del genere e vi terrà informati.
Continuate a seguire Officine Editoriali e rimanete aggiornati.

mercoledì 11 luglio 2012

Kobo/Mondadori: un e-reader per il mercato italiano.

Pare proprio che dal prossimo autunno verrà presentato un nuovo strumento targato Kobo/Mondadori
Un e-reader ma anche un tablet. Dovrebbe chiamarsi Kobo Touch e secondo loro sarà diverso dagli altri (non avevamo dubbi!), collegato via WiFi ad Internet ma soprattutto dal quale si potranno leggere ebook in qualsiasi formato. 
Lo annuncia Maurizio Costa, amministratore delegato di Mondadori e conferma che lo strumento sarà venduto anche nelle 400 librerie Mondadori.
Maurizio Costa dice anche che loro, contrariamente ad Amazon e Apple, prediligeranno un sistema aperto e per questo faranno "...viaggiare su Kobo anche libri di altri concorrenti...". Naturalmente Costa parla anche di prezzi economici.
Ci chiediamo se questo Kobo Touch risulterà essere l'apparecchietto che farà sentire  i grandi editori con le spalle al sicuro; se questo strumento rappresenterà la sicurezza che finora è mancata agli artefici del mercato digitale italiano per ciò che riguarda una politica più dichiarata, più trasparente e sincera e meno di attesa come è sembrato finora ai comuni mortali.
Certo non è difficile credere che con uno strumento del genere Mondadori si senta sicura. 
Potrà vendere quello che vuole, in tutti i formati, al prezzo che vuole e sicuramente costringendo gli altri ad adeguarsi. A pensarci bene, non sarebbe male. Sarebbe il rappresentante di quella filiera che negli Stati Uniti è stata sempre rappresentata da Amazon. Insomma, potrebbe diventare l'Amazon Italiano.

Peccato che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, siamo in Italia e ci viene in mente che tutto sarà possible tranne un prezzo economico degli ebook. 
Perché crediamo ancora, tranne ricrederci (e lo speriamo vivamente), che Mondadori non vorrà dettare legge da questo punto di vista dato che mantenendo i prezzi ad un certo livello ne avrà in termini di vantaggi economici e di manipolazione del mercato.

Officine Editoriali seguirà questo tema e staremo a vedere.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

lunedì 2 luglio 2012

Kindle Fire 2 in arrivo

Entro la fine del mese sarà presentato ufficialmente e sarà in vendita per la fine del 2012, quando Amazon provvederà anche ad abbassare il prezzo dei Kindle di prima generazione (dovrebbero attestarsi attorno ai 150 dollari).

Il nuovo Kindle Fire 2 avrà una fotocamera, pulsanti fisici per il volume e uno schermo da 7 pollici a risoluzione di 1280x800 pixel (l'attuale Kindle ha una risoluzione di 1024x600).

Addirittura si parla di un ulteriore modello che Amazon intenderebbe immettere sul mercato. 
Un modello con un involucro metallico invece che di plastica, di dimensioni più sottili e privo di pulsanti frontali.
Anche il vecchio Kindle però potrebbe essere aggiornato.

Insomma, grandi novità e grandi aggiornamenti in vista. 
Del resto, non poteva che essere così. 
Amazon, da brava leader del settore, non molla la presa e comprende che da qui ai prossimi due anni, il digitale avrà coperto gran parte del mercato mondiale facendo i dovuti distinguo tra chi arriverà prima e chi un pochino dopo.

Certo le piattaforme saranno importanti per muoversi in questo mercato, per rendersi visibili e per essere sempre nella competizione ma di questo parleremo nel  prossimo post.

Officine Editoriali è tremendamente interessata al mercato del digitale.
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lunedì 18 giugno 2012

Fine della SIAE. Via al mercato del digitale.

Leggendo il blog di Guido Scorza sulle pagine de Il Fatto Quotidiano si ha un quadro chiaro della situazione, come già la conoscevamo del resto, in merito alla SIAE o, meglio, ai suoi dirigenti, intenti a difendere strenuamente qualcosa che non è più difendibile insieme ai quattro potenti azionisti ingordi che, però, continuano a fare il bello e il cattivo tempo. E il Governo sta a guardare.

E' vero che sta per essere istituita una commissione d'inchiesta ma è anche vero che in SIAE stanno succedendo davvero cose fuori dalla normale vita lavorativa e gestionale. Oltre agli atteggiamenti incivili in cui si scade, si parla di dirigenza che tenterebbe di gestire l'ente, metà pubblico e metà privato, come abbiamo avuto modo di sottolineare in altri post precedenti, come fosse una azienda privata, disponendo del suo patrimonio.
E a proposito di patrimonio, e visto che la crisi della SIAE dura da decenni (in questo momento è commissariata), due prestigiosi immobili sono stati dismessi per ridare ossigeno alle casse dell'ente.

Ora si parla addirittura dell'ultimo bilancio prima del commissariamento come di un bilancio truccato, secondo uno dei sub commissari. E dire che i dati del bilancio vengono forniti da un ufficio di dieci persone, il bilancio viene rivisto da una delle più grandi società di revisione al mondo, la Ernst & Young e poi ci sono tutti i controlli governativi che deve superare. E allora? Nessuno si è accorto di niente?
A fine Marzo il Governo ha addirittura prorogato il mandato dei commissari......

OK! La solita brutta storia italiana che andrà a finire sempre nel solito brutto modo italiano?
Speriamo di no ma una cosa è certa. La SIAE sta implodendo, sta crollando e nessuno vuole rimanere sotto le macerie. Nessuno si fa per dire.....sono sempre i soliti noti che non vogliono rimanere sotto le macerie e tentano di lasciarci i mille dipendenti in balia adesso anche loro di un futuro incerto.
Ma il discorso è che ora, alla luce di questi fatti e con gli sviluppi dei prossimi giorni, sarà divertente capire e vedere, soprattutto cosa faranno i grandi editori che finora si sono attaccati alla SIAE rivendicandone l'esistenza e, soprattutto, la necessità in primis contro i pirati e la pirateria.
Forse scenderanno i prezzi degli ebook? 
Forse cominceranno improvvisamente a capire quali sono le tendenze tra i lettori? 
Forse si raggrupperanno per essere ancora più forti nei confronti di un mercato che al momento (sembra un paradosso) li intimorisce? 
Certo in Italia non c'è Amazon e nessuno vuole responsabilità perché in questo paese non esiste la cultura del prendersi le proprie responsabilità, salvo quando le cose vanno o sono andate bene. Allora i soliti noti si prendono più che volentieri il merito.

Ad ogni modo, Officine Editoriali ora intravede un giusto modo di procedere nel mercato digitale. Ora anche noi ci sentiamo di dire che il mercato digitale Italiano ha ottime probabilità di crescere, benché lo stia già facendo nonostante cerchino di rallentarlo.
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sabato 19 maggio 2012

Leggere a colori...su un e-reader

Vogliamo stupirci ancora? Ma perché?
Dopo aver letto e saputo degli e-reader pieghevoli cos'altro potrebbe stupirci?
Un e-reader a colori, tutto sommato, è la cosa meno stupefacente. Ce l'aspettavamo quasi.

Ad annunciarlo, naturalmente, è la solita Amazon che conta di sfornarne circa 6 milioni per il 2012.
Quindi avremo a disposizione e-reader multitouch e a colori.
Ma non solo. La Amazon, e anche qui ne eravamo sicuri, è molto interessata alla tecnologia EPD (Electronic Paper Display), quella tecnologia che ci permette di avere in mano un e-reader formato A-5 e di poterlo piegare. 
Piegare fino a 40 gradi. Incredibile ma vero. 
Così possiamo manipolare il nostro ebook davvero come se fosse un libro stampato.

Ma a volte penso che non ci rendiamo conto in quale era viviamo.Di quale tecnologia sia al nostro servizio. Di cosa possiamo usufruire. 
E' semplicemente entusiasmante. 
E pensare che qualcuno tenta di privarcene.
Quasi quotidianamente.

Ci auguriamo che ci sia sempre qualcuno che vigili su questi sotterfugi e che noi abbiamo sempre l'opportunità di ribellarci e di dire la nostra.

Officine Editoriali segue l'evolversi della tecnologia, almeno per ciò che riguarda la lettura, e cercherà sempre di tenervi informati.
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venerdì 18 maggio 2012

Dalla Agcom alla Apple. Da Quintarelli a Steve Jobs.

Perché? Che c'entrano? Chi sono?
Bè! Uno lo conosciamo fin troppo bene. 
Dite Steve Jobs? Ma no...la Agcom, naturalmente.
Scherziamo! Scherziamo perché pensiamo che sia meglio scherzare.

Ma andiamo per gradi e vediamo quanto queste due "cose" e questi due nomi c'entrino le une con gli altri.
Della Agcom (autorità garante per le Comunicazioni) abbiamo parlato qualche post fa relativamente alla sua ristrutturazione (da otto a quattro membri l'intervento più pesante ed eclatante) e anche prima relativamente alla sua funzione non sempre trasparente. 
Dunque ora per le candidature spunta il nome di Stefano Quintarelli (appunto!), un altro professore della Bocconi e vicino a Mario Monti
Non so se questo debba rasserenarci o farci preoccupare. Conosco poco anzi per niente Quintarelli ma si dice che se ne parli molto su Twitter ecc. anche se sull'account di Officine Editoriali non sono pervenute notizie in merito. Ma...si sa....l'account di Officine Editoriali non è che sia così bene e così tanto frequentato. 
Però insomma se ne dice bene, di Quintarelli
Uno perché intanto ha messo il suo Curriculum Vitae su Internet a disposizione di tutti (e questo marca bene oltre che far ben sperare). 
Due è uno che di informatica se ne intende e soprattutto è un esperto di mercato digitale e di digitale e sembra che lo abbia sempre difeso prevedendone i benefici e l'imprescindibile necessità, oggi come oggi. 
Anzi, di Internet dice " E' una dimensione della nostra stessa esistenza". (Notizie dall'Ansa)
Insomma, uno che dice così è molto vicino a quello che penso io, per esempio, no? E vicino a quello che pensano tanti, tantissimi. 

Se passiamo poi a Steve Jobs, e ripensiamo al contenzioso ancora in atto con Amazon e con il DOJ (Department of Justice) americano relativamente al presunto (ma non tanto) cartello con cinque tra le più grandi case editrici internazionali per far lievitare il prezzo degli ebook ai danni dei concorrenti e dei lettori, scappa fuori un video in cui, a un giornalista che gli chiedeva come mai i lettori avrebbero dovuto pagare un ebook 14 dollari e 99 centesimi quando su Amazon costava 9 dollari e 99 centesimi, Jobs risponde che di lì a poco i prezzi degli ebook sarebbero stati allineati.
Ora il DOJ ha acquisito questo video come prova ma nonostante tutto, non possiamo veramente dire che queste fossero le intenzioni o che questo video rappresenti davvero una prova schiacciante.

Allora!? Due personaggi in buona fede? E' da sperarlo anche se per ciò che riguarda Steve Jobs, una volta arrivati dove era arrivato lui non si sa bene cosa entri in ballo per cui tutti i propri principi e valori vengono messi e rimessi in discussione sacrificando tutto al dio del successo.

Per ciò che riguarda Stefano Quintarelli potrebbero entrare in ballo dinamiche similari anche se l'ambito è molto più ridotto. Ciononostante il rischio esiste. 
Ma noi ci sentiamo di voler dare una chance a Quintarelli. Se è uno che ama Internet potrebbe capirne davvero l'importanza a livello umanitario. Basta che non cambi idea dopo.
Officine Editoriali continuerà a seguire entrambe queste situazioni per tenervi aggiornati.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali.


sabato 12 maggio 2012

Biblet e la piattaforma digitale Cubo di Telecom

Tutto in uno. E' così per Telecom che ha unificato tutti i contenuti digitali sotto una unica piattaforma, la piattaforma Cubo attraverso la quale sarà possibile acquistare musica (Cubomusica), video (Cubovision) e ora anche ebook (Cubolibri).
Ebook che sarà possibile leggere sempre grazie a Biblet, il device di Telecom per la lettura digitale.
Cubolibri dispone di circa 23.000 titoli in lingua italiana dei maggiori autori, nazionali ed internazionali, delle più importanti case editrici.

Telecom intenderebbe così semplificare l'accesso alla cultura e all'intrattenimento per una maggiore diffusione attraverso la sua piattaforma tecnologica.


Ha iniziato con Cubovision, lo store di contenuti multimediali che non ha avuto immediatamente la risposta che ci si attendeva. 
Oggi però conta 270.000 utenti soddisfatti.

Poi è seguito Cubomusica grazie ad accordi diretti con i maggiori player del settore musicale nazionale ed internazionale.

E quindi si inserisce Cubolibri. Tutti si attendono che il mercato faccia così un passo avanti, soprattutto nelle offerte di interazione, come accade già con Kindle di Amazon.

Certo l'utente italiano deve comprendere bene cosa sia un ebook e un lettore digitale di libri. 
E in questo, ci dispiace ammetterlo, non viene certo aiutato dalle case editrici che mantengono un certo immobilismo in attesa di capire. 
Ora sarà interessante capire come queste, per esempio, reagiranno a Cubolibri. Perché molto dipende da loro.

Noi di Officine Editoriali ci auguriamo che l'offerta di Telecom rappresenti un ulteriore passo in avanti e che, soprattutto, riesca ad avvicinare, se non ad allineare, il mercato italiano degli ebook  a quello europeo, se non internazionale.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e  rimanete aggiornati.

domenica 6 maggio 2012

Gli editori sono inutili così come sono?

E allora! E' un pò che lo sosteniamo, proprio sui post di questo blog. 
Abbiamo scritto diverse volte il nostro pensiero in proposito e non proprio palesemente l'intervento fatto a Librinnovando voleva proprio significare questo: interroghiamoci sul vecchio e sul nuovo eventuale ruolo della figura dell'editore, soprattutto del grande editore che è in grado in questo momento di intralciare lo sviluppo della lettura alternativa e anche delle idee del futuro.

Non c'è bisogno di fare chissà quali studi per capire cosa sta succedendo. Basta informarsi e fare un piccolo raffronto tra i diversi mercati o, meglio, tra il mercato italiano e i mercati internazionali e/o, se volete, tra il mercato italiano ed ognuno dei mercati che fanno parte del circuito internazionale. 
La differenza è palese. Il mercato italiano è quello che cresce di meno. 
Ma non solo sul settore digitale, mi viene da dire. A ben guardare, ogni settore nell'ambito italiano, rallenta la sua crescita rispetto al resto del mondo quando si tratta di innovare, di accettare idee nuove. Come mai? 
Perché in Italia, dalla paura di perdere profitti e, naturalmente, profitti personali, si cerca sempre di allungare il brodo prima di capire esattamente dove si va a parare. 
Il timore che qualcuno più sveglio possa arrivare primo è forte, fortissimo.

In ogni caso, quello degli editori è un caso particolare ed attuale e, per fortuna, sembra anche un problema che vive il resto del mondo. 
A parte gli editori italiani che comunque intralciano certi processi, rimane il fatto che, nel mondo intero, il ruolo stesso dell'editore viene messo in discussione. 
Anzi...soprattutto oltre confine dove, per esempio, il self publishing ha già un suo mercato che si va irrimediabilmente stabilizzando.
Jeff Bezos, patron di Amazon, forse uno che ci capisce qualcosa e che ha dettato le linee guida del mercato digitale, dice la sua e conferma quanto pensavamo noi e quanto abbiamo scritto già in tempi non sospetti. 
Vi rimandiamo alla sua intervista integrale dove spiega cosa pensa degli editori e quali siano le nuove funzioni che dovrebbero assumere; mentre gli editori pretendono di continuare a fare quello che hanno sempre fatto e addirittura di farlo come dicono loro come se fossero depositari della verità in base solo alla loro esperienza (che pure, per carità, non ci permettiamo nemmeno lontanamente di mettere in discussione).

Ma, per esempio, come dice Jeff Bezos nella sua intervista, se alla fonte i libri digitali hanno meno costi, devono necessariamente costare di meno al lettore finale. 
E' una logica conseguenza e la semplicità del ragionamento mette in ombra tutti quelli che si arrampicano letteralmente sugli specchi nel tentativo di giustificare prezzi degli ebook assolutamente sproporzionati, come accade in Italia, e che si giustificano affermando che devono pagare personale extra. Dico solo una cosa: forse ci siamo fatti un'idea di quanto costano gli ebook a Officine Editoriali, no? Dunque questa ci sembra soltanto una scusa. 

Quello che vogliamo affermare è che non ci sbagliavamo sulle nostre impressioni e perciò continuiamo a ritenerci fuori dal coro e a portare avanti certe convinzioni che poi, come possiamo vedere, ci vengono confermate addirittura da Jeff Bezos.
Continueremo a parlarne in ogni caso. 
Intanto voi continuate a seguire Officine Editoriali se volete rimanere aggiornati sull'argomento.

lunedì 30 aprile 2012

Il terzo incomodo tra Apple e Amazon

Purtroppo o per fortuna, arriva il terzo competitor che prenderà posizione tra Apple e Amazon
E che competitor....nientemeno che Microsoft in società con Barnes & Noble.

In questo modo, la Microsoft metterebbe il piedino in un settore nuovo ma sul quale ha sicuramente visto un profitto e questo la dice lunga su cosa ci si aspetta dal mercato degli ebook. 
Il fatto che vi entri spalleggiato da Barnes & Noble mette al sicuro l'azienda di Redmond da eventuali gaffe. 
Da parte sua, Barnes & Noble, benché non all'altezza di mercato di Amazon, ha comunque le sue competenze nel settore e in questo modo riuscirebbe ad ampliare la sua quota di mercato.
La Microsoft entrerebbe nell'affare con un investimento pari a 300 milioni di dollari  mentre Barnes & Noble manterrebbe l'84,2% della quota azionaria della nuova società che, peraltro, non ha ancora un nome.
Per saperne di più, cliccate qui e leggete l'intero articolo.

Dunque lo scenario potrebbe cambiare notevolmente con l'ingresso sul mercato di un soggetto di questa portata.
Certamente non sarà di nessun beneficio nella diatriba che tuttora è in corso tra Apple e Amazon  su un presunto cartello tra la Apple e alcune tra le più grandi case editrici internazionali.
Ma in futuro potremmo non assistere più a contenziosi di questo genere. La torta è assolutamente abbastanza grande per tutti e bisognerà necessariamente uscire dalla logica del profitto personale e abbandonare l'idea, e non solo, del profitto a tutti i costi se vogliamo che i lettori, gli utenti finali, godano finalmente dei benefici che meritano visto che senza di loro.......

Officine Editoriali ha le idee chiare in merito. Continuate a seguirci. Stiamo perfezionando gli ultimi cavilli per decidere la forma giuridica della nostra attività. Dunque potremo iniziare a tutti gli effetti quello che sarà il nostro lavoro.

domenica 29 aprile 2012

Report da Librinnovando

Come promesso eccomi a raccontarvi della partecipazione a Librinnovando, in qualità di rappresentante di Officine Editorali.
Ho partecipato agli ultimi due panel pomeridiani di ieri 28 Aprile 2012, una delle due date dell'evento organizzato da Librinnovando presso l'auditorium della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Tor Vergata di Roma. L'altra era il 27 Aprile 2012.

Ho trovato i due panel molto interessanti. 
Finalmente si comincia a discutere del mercato digitale in un altro modo e, soprattutto, quelli che ne decidono le sorti e l'andamento li possiamo trovare lì che in qualche modo cercano di spiegarci e con i quali possiamo interagire.
E' stato in questo ambito che ho fatto il mio intervento. 
Non mi sembrava vero poter esprimere la mia opinione proprio con quelli che "contano" nel settore.

Il primo panel pomeridiano riguardava il prezzo degli ebook e le politiche editoriali, incluse quelle oltre oceano  che hanno visto ultimamente la diatriba tra Apple (accusata di fare cartello in combutta con i maggiori editori) e Amazon diventare sempre più  interessante e che ha coinvolto anche il DOJ (Departmente of Justice) americano.
A questo proposito ha parlato anche l'esperto avvocato Giorgio Spedicato e, come pensavo e per fortuna, non ha preso posizione per l'uno o per l'altro. 
Non avrebbe potuto naturalmente vista la partita in atto e gli interessi in gioco  tra questi colossi del settore.
Il tavolo comunque era composto, tra gli altri, da Marco Ghezzi (Book Republic e Daniele De Gennaro (Minimum Fax).

Il mio intervento ha voluto mettere l'accento sull'esistenza di un cartello tutto italiano perpetrato proprio dalle grandi case editrici ai danni di un mercato nascente al quale però, in questo modo, viene impedito di crescere se non nei tempi dettati sempre dai grandi colossi italiani.
Ho avuto l'impressione che la cosa non sia  stata gradita molto. E' stato sottolineato il fatto che non ho fatto una domanda vera e propria tanto che mi è stato chiesto "Qual'è la domanda?" e poi, carinamente, De Gennaro ha risposto che i lettori sono liberi di decidere se comprare o no al prezzo attuale di vendita.
Io ho avuto la conferma di quanto vado sostenendo da un pò. Voi siete liberi di farvi la vostra opinione.

Il secondo panel ha riguardato il self publishing con la partecipazione di Sergio Covelli, autore auto pubblicatosi e che ha parlato esaurientemente dell'argomento dimostrando e illustrando anche le strategie di comunicazione da adottare per una efficace auto pubblicazione.
Anche questo argomento, naturalmente, è risultato estremamente interessante.

Officine Editoriali è stata nominata sui twitter che andavano in tempo reale durante lo svolgimento dei panel.
Anche questo è stato particolarmente apprezzato.
Continuate  seguire Officine Editoriali e rimanete aggiornati sul mercato digitale.

giovedì 26 aprile 2012

E così arrivò il Salone del Libro di Torino

Non immediatamente ma, insomma, mancano un paio di settimane ed è giusto cominciare a parlarne e a leggere  i primi articoli al riguardo.
Cosa che abbiamo fatto anche noi, spulciando i vari twitter che ci sono giunti e che sicuramente nei prossimi giorni si intensificheranno.

Abbiamo potuto mettere anche le mani sul programma (date un'occhiata se volete!) e nel leggerlo non abbiamo potuto nascondere un pò di rammarico per non essere lì anche noi, dopo essere stati invitati. 
Ma tant'è! Al momento della scadenza, non avevamo la somma sufficiente per iscriverci anzi, eravamo ancora in piena raccolta fondi.
A guardare bene comunque gli eventi della kermesse (perché sembra proprio che si tratti di questo tanto è pomposa la faccenda) ci avrebbero soverchiato. 
Certamente saremmo stati la casa editrice più piccola, ancora in gestazione praticamente e, quindi, invisibile.
Però certi nomi......il gotha degli scrittori nazionali ed internazionali.

La manifestazione verterà molto sul tema della letteratura digitale e delle trasformazioni che il digitale ha generato nello scrivere, nella lettura, nella comunicazione e addirittura nell'archiviazione e nel passaggio delle culture. 

Protagonisti internazionali della lettura digitale presenteranno i loro prodotti nell'ambito dell'evento "Book to the future". Assisteremo quindi alla presentazione da parte di Amazon del suo Kindle, di Nokia del suo Nokia Reading, di Sony del suo Prs-T1 (il lettore più leggero al mondo), di Trekstore dei suoi ereader con movie player e lettore di mp3 integrato.
Grandi ospiti internazionali, dunque, e grandi ospiti nazionali. Addirittura vi prenderà parte il ministro Anna Maria Cancellieri. E naturalmente dibattiti, dibattiti e dibattiti. Anche qui con molti famosi giornalisti.

E così Rolando Picchioni, Presidente del Salone del Libro, presenta la manifestazione con queste testuali parole "Presentiamo una grande rassegna, non un Salone....in cassa integrazione. Ma la più grande rassegna dedicata ai libri, tra le massime al mondo."
Ecco, mi viene da dire speriamo che sia una rassegna anche sui contenuti e non solo sui libri. Ed in ogni caso le parole di Picchioni mi sembrano purtroppo un pò fuori luogo, soprattutto in questo periodo. Non è carino snobbare la cassa integrazione, visto che molti vivono grazie a quella e non per sempre. Mi sembra un pò fuori moda il nostro Presidente. 
Purtroppo, quando le manifestazioni sono così grandi tutto ciò che ne fa parte si riconduce, come dire, a livello industriale, quasi dozzinale, se non fosse che parliamo di libri e che ognuno di noi mi auguro possa mantenere il suo personale discernimento. 
E in effetti, quella del libro è una industria, ahinoi! tanto che tutti vorrebbero scrivere ed esistono più scrittori o aspiranti tali che lettori. 
Certo l'industria, tra virgolette, del libro, in ogni caso, non muove un dito per cambiare questo stato di cose, così come non muove un dito per stabilire, senza influenze e spostando il suo focus da bassi tornaconti, il prezzo degli ebook che, secondo la mia personale, personalissima opinione, fa gioco (il loro, naturalmente) mantenere in un limbo, dove non si sa bene che pesci pigliare, ma dove il profitto è assicurato.
Seguite Officine Editoriali per rimanere informati anche sul Salone del Libro di Torino.

sabato 21 aprile 2012

Apple e il prezzo degli ebook a una svolta?

Sembrerebbe di sì date le ultime notizie che girano sulla rete. E dopo che tre delle cinque case editrici che avevano firmato l'accordo con Apple ( Harper Collins, Hachette e Simon & Schuster) si sono ritirate dal contenzioso ammettendo le loro responsabilità e dichiarando di impegnarsi a praticare prezzi più liberi e concorrenziali permettendo ad altri soggetti, come Amazon, di poter praticare i loro prezzi al pubblico.

L'Amministratore Delegato di Pinguin, John Sargent, sostiene, invece, che cedendo il passo, si tornerebbe indietro e si darebbe ancora una volta ad Amazon il monopolio di questo mercato così appetitoso.

Ed è proprio questo il punto. Un mercato appetitoso che fa gola a molti, moltissimi. L'America fa scuola anche in questo frangente, dopo tutto e in Europa stanno a guardare, soprattutto in Italia dove non si è mai capito bene come comportarsi e per questo motivo si sono mantenuti i prezzi degli ebook alti oltre ogni ragionevole limite.

Ciò che speriamo che arrivi dall'esito di questa diatriba tra la Apple e i suoi "complici" e il DOJ (Department of Justice) è che i prezzi degli ebook siano ragionevoli soprattutto per gli utenti finali, i lettori. 
Cosa che in parte già si praticava negli Stati Uniti dove un ebook costava molto meno rispetto al suo equivalente europeo, per non dire italiano.
E' anche la cosa che si augura il vice presidente della Commissione Europea responsabile della concorrenza Joaquin Almunia il quale si augura che "...venga preservata la concorrenza a beneficio dei consumatori in un mercato che cresce così rapidamente..." e plaude alla collaborazione tra il DOJ statunitense e la Commissione Europea.

Officine Editoriali continuerà a seguire questa diatriba fino alla decisione che metterà la parola fine. 
Ci auguriamo che si risolva tutto a beneficio di noi utenti e ci auguriamo  che anche in Italia le grandi case editrici decidano finalmente come comportarsi  visto che quasi sempre sono loro a dettare le linee guida, grazie ai loro quasi infiniti mezzi. 
Ci rendiamo conto che anche questo non va bene e per questo motivo cerchiamo di essere una voce fuori dal coro. In ogni caso siamo interessati a capire cosa succede e cosa succederà.
Seguite Officine Editoriali su questo blog se volete rimanere aggiornati.


venerdì 20 aprile 2012

Arrivano i nuovi Kindle Touch

L'Ansa ha battuto la notizia oggi. Arrivano dalla Amazon i nuovissimi Kindle Touch e Kindle Touch 3G.
Arriveranno addirittura in anticipo rispetto alla data prevista, il 21 Aprile invece che il 27.
E il vice presidente della Kindle, Amazon EU Sarl, Jorrit Van der Meulen, ha dichiarato che gli ordinativi dei clienti di tutto il mondo hanno superato di gran lunga le loro aspettative.

Il Kindle Touch ha uno schermo facile da usare soprattutto per fare ricerche e acquistare libri. Ne contiene fino a 3.000. Il Kindle Touch 3G ha le stesse caratteristiche ma dispone della connettività 3G gratuita e non è necessario pagare canoni o abbonamenti annuali per scaricare contenuti.

Il Kindle Store offre più di 1 milione di titoli tra cui più di 21.000 sono italiani.
Il Kindle Touch e il Kindle Touch 3G sono rispettivamente in vendita a 129 e 189 euro e si possono anche ordinare on line sul sito della Amazon.
Si possono acquistare direttamente anche nei centri di rivendita italiani tra cui Unieuro.

Amazon e gli altri produttori di ereader, in primis la Apple, si danno battaglia anche fuori dalle aule giudiziarie a colpi di prodotti sempre più nuovi e tecnologici. La battaglia dunque continua su tutti i fronti, possiamo tranquillamente affermare.

Officine Editoriali riconosce che ormai la cultura ha preso altre vie parallele a quelle tradizionali tali che non si incontreranno mai. 
Ma siamo sicuri che le vie  della cultura, tradizionale e tecnologica, non si daranno battaglia mai, né dentro né fuori dalle aule giudiziarie. 
Il libro stampato e il libro digitale sono semplicemente due mondi totalmente diversi che proseguono verso il futuro. 
Da una parte con i metodi tradizionali, dall'altra con metodi tecnologici di estrema attualità e a volte perfino futuristici che sfiorano il fantascientifico. 
Ma una cosa accomuna questi due mondi e i loro metodi: i contenuti
Quelli non cambieranno mai. Se non regge il contenuto tutto il resto crolla.

Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog. Sarete aggiornati sui prossimi sviluppi delle nostre attività.

giovedì 19 aprile 2012

Apple e il giudizio pubblico

Evvivaddio!!!! Se le cose si fanno, al di là, molto al di là dei confini nazionali, si fanno bene o non si fanno per niente. 
E chi le fa le difende fino alla fine. 
Anche e soprattutto chiedendo processi pubblici per difendersi e spiegare.
Proprio come succede da noi, vi direte ironicamente. 
Ma tutti sappiamo che non è esattamente così. 

Epperò, visto che seguiamo con interesse e, perché no?, anche con un pò di ammirazione la vicenda di Apple e le sue compagne case editrici sul presunto cartello dei prezzi degli ebook, vi rendiamo noto che, è di questi giorni, appunto la Apple ha deciso di dimostrare la propria innocenza nelle sedi opportune e per dimostrare che non si è tentato di raggiungere accordi sotto banco, cosa per la quale negli Stati Uniti non scherzano affatto in termini di severità di giudizio e di pene da comminare. 
Diventa perciò appassionante la vicenda visto che da noi succede raramente....scusate...mai.

Nel frattempo, tre delle case editrici che avevano aderito all'accordo Apple, si sono defilate preferendo un accordo extra giudiziale piuttosto che l'incertezza di un processo.
Apple così tenta di difendere la linea sulla quale si è sempre mossa e cosiddetta "modello agenzia" e cioè impedire di vendere gli ebook a un prezzo inferiore rispetto a quello dell'iBookstore.
Apple decide di difendere strenuamente la sua linea nel timore che Amazon, il re dell'eCommerce, possa applicare tecniche di dumping per annientare definitivamente la concorrenza. 
Tecniche, quelle del dumping, subdole e molto difficilmente riconducibili ad atteggiamenti di chiarezza e trasparenza.

Officine Editoriali sta seguendo questa situazione e ve ne darà conto a seconda degli sviluppi.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog se siete interessati all'argomento.

domenica 15 aprile 2012

Il mercato degli ebook fa gola a tutti

Non ci sono dubbi. Né che il 2012 sia l'anno degli ebook, né che fino al 2015 assisteremo ad un incremento costante del mercato dei libri digitali, né che il passato 2011 abbia segnato definitivamente e ufficialmente l'era degli ebook.
Naturalmente in molti, moltissimi si sono allarmati, soprattutto non sapendo da che parte cominciare e non sapendo dove andare a parare. 
L'unica cosa certa era non perdere mercato, non perdere competitività, soprattutto non perdere vantaggi.

Negli Stati Uniti si è capito più o meno subito cosa fare, soprattutto seguendo la filiera di Amazon che ha dettato legge e alla quale gli altri si sono adeguati in maniera professionale trovando ognuno la sua fetta di mercato. 
Poi la Apple (è una notizia abbastanza recente) ci ha messo lo zampino cercando di manipolare e gestire la libera concorrenza e creando accordi (possiamo dire facendo cartello?) con cinque tra le più grandi case editrici. 
Risultato: il DOJ (Department of Justice) americano ha voluto vederci chiaro ed è in corso una diatriba per niente simpatica. 
Ma siamo negli Stati Uniti e possiamo ragionevolmente pensare che le cose verranno sistemate nel migliore dei modi soprattutto nell'interesse dell'utente finale, cioè il lettore.
Tornando in Italia invece, dove il tornaconto personale a discapito di molti è un esercizio piuttosto praticato, rimane sempre qualche ragionevole dubbio che, non sapendo dove andare a parare, si cerchi di arraffare il più possibile all'inizio, quando la novità risulta essere una gallina dalle uova d'oro, salvo regolamentazioni successive se proprio non se ne può fare a meno o comunque regolamentazioni che risultano alla fine essere semplicemente conferma di quanto giù fatto precedentemente. La pratica diffusa, dunque, può  diventare perfino legge.
Così si invoca disperatamente il diritto d'autore agitando lo spettro della pirateria digitale e si inventano mille cose primo per prendere tempo, secondo per non perdere nemmeno un euro. Non sia mai detto.
Perciò ci ritroviamo con gli ebook più cari del pianeta e sui quali viene applicata la tariffa maggiore di IVA (il 21%).
Non è simpatico fare sempre la differenza tra noi ed altri Paesi. 
Purtroppo spesso ne siamo costretti, soprattutto negli ultimi tempi e in diversi settori della vita sociale di tutti noi.

Officine Editoriali segue naturalmente molto da vicino il mercato degli ebook, essendo una casa editrice digitale che sta nascendo. 
La nostra intenzione è di non finire nel tritacarne di coloro che difendono gli interessi personali a tutti i costi senza avere una visione almeno più globale di quanto sta accadendo nel mondo in termini di nuove abitudini.
Continuate a seguire Officine Editoriali per rimanere aggiornati sul mercato degli ebook e sulle attività che stiamo portando avanti per dare finalmente inizio al lavoro di pubblicazione.

giovedì 12 aprile 2012

Apple e gli editori d'accordo sui prezzi degli ebook.

Non tutti gli editori, naturalmente, ma alcuni tra i più noti. Parliamo di Hachette, Harper Collins, Macmillan e Penguin.
Il Dipartimento di Giustizia americano li accusa di aver fatto cartello con Apple per determinare il prezzo degli ebook a danno di Amazon e altri rivenditori e parla di "significative problematiche di antitrust".
Dunque Apple e gli editori avrebbero bloccato i prezzi all'origine invece di lasciare i rivenditori liberi di decidere il prezzo.
L'accordo prevede che gli editori stabiliscano i prezzi degli ebook sui quali Apple tratterrà il 30%. Non male, davvero!
L'accordo sarebbe stato siglato in concomitanza con l'uscita sul mercato del nuovo iPad.
Ma se ne parlava già prima ed è una diatriba che si trascina da un pò tanto che abbiamo avuto già modo di parlarvene su qualche post precedente.
Insomma, giochi scorretti a livelli altissimi. Perché anche Amazon non sembra essere immune da certe tentazioni e anche di questo abbiamo parlato su qualche post precedente.
Non è detto comunque che bisogna rimanere a livelli più bassi per evitare certe tentazioni. L'impressione è che arrivati a un certo punto ci si lasci travolgere e coinvolgere.
Officine Editoriali seguirà la sua mission sempre e avrà sempre chiari e presenti i valori su cui si basa il suo modo di lavorare e la sua filosofia.
Se questo dovesse venire meno, verrebbe meno lo scopo stesso di Officine Editoriali.
Seguite Officine Editoriali per sapere se ce la farà a rimanere fedele ai suoi principi.

martedì 13 marzo 2012

Apple e Amazon ingrasseranno ancora ai nostri danni?


Allora, tra Apple e Amazon in realtà non si capisce chi ha fatto peggio per arricchirsi ai danni dei poveri lettori o utenti finali o fessi che vogliate chiamarli.
Perché questa è la realtà anche se ora c'è di mezzo il DOJ (Department of Justice), il Ministero della Giustizia statunitense, a cercare di risolvere un problema creato, manco a dirlo, per avidità personale.
Lo aveva confessato Steve Jobs proprio al suo biografo prima del lancio del primo iPad, nel 2010. Fino a quel momento, come spiegano Thomas Catan e Jeffrey A. Thachtenberg in una intervista al Wall Street Journal “...gli editori vendevano i libri ai rivenditori a circa metà del prezzo di copertina raccomandato. Utilizzando quel modello di vendita all'ingrosso, i venditori erano poi liberi di vendere quei libri ai loro clienti a un prezzo inferiore rispetto a quello di copertina, se lo volevano. Buona parte dei libri di carta sono venduti così.”
Perciò Amazon adottò una politica aggressiva dei prezzi, quella che fu comunque poi definita pro customer. Certo aveva il suo tornaconto perché così i clienti erano incoraggiati ad acquistare il Kindle di sua proprietà.
Gli editori cominciarono ad agitarsi per il timore che i lettori si abituassero ai prezzi bassi degli ebook.
Entra in ballo allora Apple che decide di stringere accordi con diverse case editrici. Un accordo di nuovo modello commerciale secondo il quale Apple avrebbe trattenuto il 30% da ogni operazione commerciale con i lettori. Era vantaggiosa per gli editori ma questi non avrebbero dovuto vendere gli stessi libri a prezzi inferiori agli altri rivenditori.
Dunque il DOJ pensa che questa sia stata una operazione truffaldina per far lievitare i prezzi degli ebook ai danni dei lettori.
Bella grana per il DOJ perché per quanto la rigiri è sempre evidente il tornaconto personale. Quando potremo smettere di guardarci le spalle?
Signori sostenitori di Officine Editoriali, mancano due giorni alla chiusura della sottoscrizione popolare del nostro progetto e mancano ancora un po' di quote da sottoscrivere.
Non è escluso che per questo motivo spostiamo di un giorno la scadenza.
Intanto, vi chiediamo di continuare a darci una mano visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.
Grazie!

martedì 21 febbraio 2012

I dati prima e dopo Kindle


Subito detto: a Novembre 2011, cioè prima che arrivasse Kindle in Italia, secondo il blog di Antonio Tombolini, un solo Store, il leader, gestiva il 25% circa del mercato italiano. Gli altri si dividevano il resto.
A Dicembre 2011 sbarca in Italia il Kindle e l'ebook entra in un'altra era. Il nuovo Store occupa immediatamente il 30% circa del mercato comprimendo le percentuali di tutti gli altri. Alcuni poi recuperano nel mese di Gennaio 2012, quando il nuovo Store leader incrementa la sua quota fino al 35%.
Dunque anche in Italia, Kindle sta raggiungendo il 50% del mercato totale. E se il mercato già raddoppiava rispetto al trend dell'anno prima, con l'arrivo di Kindle è quadruplicato.
Dunque sembrerebbero confermate tutte le tendenze e le previsioni per l'anno corrente che è stato definito l'anno degli ebook.
A dispetto di tutti i detrattori, stiamo entrando nell'era degli ebook e, invariabilmente, verranno modificate diverse nostre abitudini sebbene, non ci stancheremo mai di dirlo, la sana abitudine a leggere un libro stampato non ci lascerà mai e non potrà mai essere scalzata.
Officine Editoriali si presenterà fra poco nel mondo degli ebook. Lo farà con determinazione attraverso contenuti di livello e con materiale che abbiamo avuto già modo di valutare.
Se volete contribuire alla realizzazione di Officine Editoriali potete farlo visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.
Grazie per il vostro aiuto!

giovedì 2 febbraio 2012

La settimana degli e-book a Milano / The week of e-books in Milan


Questa settimana, a Milano, si svolge la conferenza internazionale IfBookThen sul futuro dell'editoria organizzata da BookRepublic e 4IT Group.
E' la seconda edizione e il focus sarà sul mestiere dell'editore e sulla sua evoluzione, come dice Marco Ferrario, co-fondatore di BookRepublic e promotore di IfBookThen con Marco Ghezzi.
Ieri sono stati dati i primi numeri. Mentre in America il mercato digitale sembra abbia raggiunto il 20%, in Asia la percentuale e del 2,4% e in Europa addirittura solo l'1,1%.
Contrariamente, però, ai venti di crisi che pure si registrano a livello globale, lo scorso Natale ha segnato un incremento del doppio delle vendite di tablet e e-reader. Parliamo di più di 900.000 pezzi acquistati.
I servizi offerti e correlati al mercato degli e-book negli Stati Uniti, poi, sembrano in continuo fermento.
D'accordo con l'editore, Amazon offrirà un servizio che permetterà di prestare gli e-book acquistati su Amazon per due settimane. E in quelle due settimane il nostro e-book sparirà dal nostro Kindle.
Se prenderà piede, è un servizio che certamente arriverà anche in Italia. Con i suoi tempi ma arriverà.
Per i diritti di autore sarà un ulteriore passo avanti nel cercare di regolamentare la questione diversamente da quanto fatto finora.
Non so com'è per voi, ma a me non è mai piaciuto prestare i libri. Difficilmente lo farò con i libri digitali.
Ma, anche qui, bisogna cambiare un po' le abitudini e cercare di snellire i propri atteggiamenti e, perché no, abbandonare certi e inutili attaccamenti.
Intanto, continuiamo a chiederti di sostenere il progetto Officine Editoriali.
Serve ancora uno sforzo.
Puoi farlo visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le tue quote.
Grazie per la tua partecipazione!


This week, in Milan, it takes place the international conference IfBookThen on the future of publishing organized by BookRepublic and 4IT Group.
It's the second edition and the focus will be on the craft of the publisher and its evolution, says Marco Ferrario, co-founder of BookRepublic and promoter of IfBookThen with Marco Ghezzi.
Yesterday the first numbers where given. While the digital market in America seems to have reached the 20%, in Asia the percentage is of 2,4% and in Europe even only the 1,1%.
In contrast, however, to the winds of crisis that also are registered worldwide, this past Christmas marked an increase of twice the sales of tablets and e-readers. We are talking of more than 900,000 pieces purchased.
The services offered and related to the e-books market in the United States, then, seem to be in continuous turmoil.
In agreement wiht publisher, Amazon will offer a service that will allow you to lend e-books purchased on Amazon for two weeks. And in those two weeks, our e-book will disappear from our Kindle.
If it will take off, is a service that certainly will arrive also in Italy. With its time, but it will come.
For copyrights it will be another step forward in trying to regulate the question differently from what has been done so far.
I don't know how it is for you, but I never liked lending books. Difficult it will be with digital books.
But here, too, we must change a little our habits and try to streamline our own attitudes and, why not, to abandon certain and unnecessary attachments.
Meanwhile, we continue to ask you to support the project Officine Editoriali.
Need more effort.
You can do it by visiting the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and consciously booking your quotas.
Thanks for your participation!

domenica 22 gennaio 2012

Apple e gli editori contro Amazon / Apple and the publishers against Amazon


Avendo poco tempo oggi per dedicarci ad un post, vi invitiamo a cliccare qui e vi invitiamo a leggere l'articolo.
Se volete, con i vostri commenti possiamo discuterne.
Troviamo l'argomento interessante e propedeutico dei tempi che stanno arrivando.
Intanto il progetto di Officine Editoriali prosegue il suo cammino verso il primo obiettivo che è quello di concludere la raccolta fondi.
Nei prossimi giorni la data di scadenza verrà procrastinata alla fine di Febbraio.
Se, come noi, credete nel progetto di Officine Editoriali, sostenetelo visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le le vostre quote.
Grazie per il vostro aiuto!


Having no much time today to dedicate ourselves to a post, we invite you to click here and read the article.
If you want, we can discuss it ith your comments.
We find the topic interesting and introductory of the times that are coming.
Meanwhile the project of Officine Editoriali continues on its way to the first objective that is to complete the fundraising.
Next days we'll postpone the expiration date to the end of Februarty.
If you believe in the project of Officine Editoriali, as we do, support it by visiting the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and consciously booking your quotas.
Thank you for your help!