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mercoledì 6 marzo 2013

Numeri del digitale. La Germania come gli Stati Uniti.

Lo comunica Axel Springer, il maggior editore a livello europeo il quale prevede per l'anno prossimo una forte contrazione sulla produzione di libri stampati su formato cartaceo.
Nel 2012 il digitale ha registrato un aumento sulle vendite pari al 22%.
Anche in Polonia e in Belgio si sono registrati parecchi investimenti sul digitale e anche questo ha determinato crescita e guadagno.

Ci chiediamo a quale punto siamo in Italia
I dati sono quelli di qualche tempo fa e non abbiamo aggiornamenti al riguardo. Ma possiamo confermare che il mercato del digitale si muove attorno allo 0,2/0,3% con rotta verso lo 0,8%.
Poco? Sì! Decisamente poco e noi di Officine Editoriali lo possiamo affermare tranquillamente. 
E' quasi un anno che lavoriamo in questo settore e gli intralci e gli ostacoli sono diversi.
Abbiamo sempre affermato che la prima difficoltà del mercato digitale in Italia risiede nei comportamenti dei grandi editori che non sbloccano il prezzo degli ebook facendo cartello e non permettendo che il lettore si avvicini poi concretamente e continuativamente a questo settore. 
Ora, dopo qualche mese di esperienza, dobbiamo accettare anche il fatto che singolarmente esiste una tale pigrizia e un tale scetticismo, oltre che un tale ritardo, che lascia perplessi a dir poco.

Nel 2013 e nell'era digitale, registriamo che in pochi hanno confidenza con questo strumento meraviglioso che è Internet. Sono pochissime le persone che acquistano via Internet per la paura di venire frodate o truffate. 
Non si fidano fondamentalmente di lasciare gli estremi della propria carta di credito perché in rete è più facile clonarla e rubarla. Che è vero, non possiamo negarlo, ma ormai esistono siti sicuri su cui comprare e su cui fare transazioni. 

Di fondo esiste anche una certa pigrizia e indolenza per le quali risulta una fatica andarsi a cercare ciò che si desidera. Si preferisce che le cose ci capitino direttamente sotto gli occhi.

Che dire? Noi di Officine Editoriali insisteremo sul digitale perché crediamo fortemente che faccia parte a pieno titolo del futuro. 
E crediamo che non potremo prescindere dal considerare la possibilità di leggere i nostri libri su supporti diversi dalla carta.
Continuate a seguire questo blog e valutate le nostre opere su www.officineditoriali.com.
Come sempre:

RIMANETE AGGIORNATI PER RIMANERE LIBERI!

lunedì 14 gennaio 2013

Biblioteche digitali. La prima in autunno.

Sarà in Texas, a San Antonio, e si chiamerà Bibliotech. Sarà la prima biblioteca dove non esisteranno libri di carta ma solo ereader
I lettori potranno prendere in prestito gli ereader e avranno due settimane di tempo per restituirlo. 
In due settimane gli ereader si scaricheranno e non potranno più essere usati, spiega Nelson Wolff, la persona dietro a questo progetto.
Del resto anche l'AIE (Associazione Italiana Editori) conferma sia i numeri che le tendenze nel settore del digitale. 

Continua a crescere il mercato americano dove il 19% della popolazione maggiore di 18 anni legge su ereader e un ulteriore 19% utilizza il tablet. Cresce anche la percentuale di coloro che leggono libri digitali, il 21%, e di coloro che lo fanno non solo tramite un Kindle (il 41%) ma anche su apparecchiature non specificatamente dedicate (il 29%). 
E, seppur più lentamente rispetto al mercato americano di certo più maturo, crescono i vari mercati all'interno dell'Europa con la Spagna al 7% (coloro che dichiarano di leggere ebook e che hanno più di 14 anni) e l'Italia al 3% (cifra quasi raddoppiata rispetto all'anno precedente).
Dunque non possiamo che confermare questa tendenza del mercato digitale che negli ultimi anni si è andata sempre più delineando.

Noi ne parliamo da un pò e speriamo solo che i mostri sacri della filiera editoriale capiscano il prima possibile quanto sia necessario sbloccare questo mercato anche da parte loro e perché soprattutto l'Italia si allinei finalmente agli altri paesi europei.

Non diciamo nulla di nuovo, per la verità. 
Gli addetti al settore sanno e prevedono da molto più tempo di noi. 
Del resto, se consideriamo che fin dal 1971 si parla di ebook, capiamo anche quanto il mercato sia veramente maturo. 
Sono quaranta anni di preparazione e di incubazione per questa rivoluzione delle nostre abitudini ma, forse, la stampa ha impiegato lo stesso tempo se non di più per affermarsi rispetto agli amanuensi e per far sì che la cultura divenisse meno elitaria e meno discriminatoria. 
La stessa cosa che succederà con il mercato digitale e che noi ci auguriamo fortemente. 
Potrebbe essere un buon viatico per avvicinare molta più gente alla lettura sempre che non se ne riesca a fare anche qui uno strumento di isolamento.

Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e valutate il nostro catalogo sul sito www.officineditoriali.com e su tutte le librerie on line.

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martedì 1 gennaio 2013

Carta o digitale...diamo i numeri sulle due facce della stessa medaglia.

Continuiamo a fare un attimo il punto della situazione e a capire cosa bolle in pentola. Soprattutto cerchiamo di capire se ne siamo tutti consapevoli o se, invece, rimaniamo guardinghi per non sbagliare i passi successivi.

A tal proposito rimando volentieri all'intervista a Kassia Kroszer, consulente editoriale per il mercato digitale e collaboratrice di Oxford Media Works
La cito perché condivido totalmente il suo pensiero, soprattutto quando parla degli editori e li definisce "a difesa" di quel poco che hanno acquisito sul mercato digitale senza avere il coraggio di osare. 
Definisce anche il mercato incerto, non  per ciò che ne riguarda l'incremento, del quale è sicura naturalmente, ma riconosce che la cosa è talmente in divenire e talmente velocemente che punta il dito proprio su coloro che non si adeguano o che fanno fatica a farlo, per mancanza di mezzi o per paura.

Noi aggiungiamo poi che se hanno paura i grandi editori, noi piccoli, piccolissimi cosa dovremmo fare?
Ma tutto questo lo avevamo prospettato in tempi non sospetti, sui vari post dello scorso anno che richiamavano a questo argomento.
Perciò vi rimandiamo volentieri alla intervista integrale. Siamo sicuri che sarà di vostro interesse.

Di seguito invece vi proponiamo una infografica di OpenDataBlog (Il Sole 24 Ore) su fonte AIE (Associazione Italiane Editori) molto interessante per capire sempre di più e confermare quanto detto nelle righe precedenti:


Innegabile quale sia l'andamento del mercato ma diamo lo stesso qualche numero (i numeri hanno sempre il loro effetto!). 

Mentre le vendite complessive nelle librerie sono calate (parliamo di una flessione del 4,2%), gli ebook hanno registrato vendite pari ad un + 740%. 
Sono numeri dell'anno 2011 da considerare rispetto all'anno precedente, ovviamente, e cioè il 2010. Speriamo di potervi dare al più presto i numeri anche relativi all'anno 2012 rispetto al 2011.

Dunque, tornando solo un momento all'intervista della Kroszer, anche noi, come lei, sosteniamo che il prezzo degli ebook debba mantenersi "umano". 
Dobbiamo comprendere che siamo di fronte ad una cultura alla quale possono accedere tutti, grazie anche alle nuove tecnologie.
C'è molto fermento e questo è palese. I libri diventeranno sempre più vivi, sempre più nostri amici. 
Attraverso di loro impareremo ancora di più di quanto non abbiamo fatto finora.

E allora ad Officine Editoriali abbiamo ragione a parlare di una letteratura "brutale" di cui vogliamo farci portavoce e che avremo modo di affrontare e di approfondire nei prossimi giorni.
Voi continuate a seguirci su questo blog e sul nostro sito www.officineditoriali.com dove potete valutare anche il nostro catalogo.
RIMANETE AGGIORNATI PER RIMANERE LIBER!!


lunedì 31 dicembre 2012

Ebook. Bilancio 2012-Previsioni 2013.

Lo so! Molti di voi ne saranno già informati ma è l'ultimo dell'anno e vale la pena anche per noi fare un bilancio sebbene ci siamo affacciati sul mercato del digitale da molto poco tempo.
Ma in questo poco tempo abbiamo avuto modo di parlare dell'andamento del mercato digitale in Italia e nel resto del mondo.
Abbiamo detto più volte che in America la storia è completamente diversa e che per avere gli stessi numeri in Italia dovremo aspettare ancora un pò, forse parliamo di uno/due anni. E diciamo che siamo ottimisti.

Ma come era previsto fin da qualche anno prima e sempre facendo riferimento ai nostri piccoli numeri, il 2012 è stato l'anno di conferma dell'ebook anche in Italia. Ce l'aspettavamo tutti e lo conferma Marco Polillo, Presidente AIE (Associazione Italiana Editori) che parla di una produzione italiana ormai attestatasi sui circa 38.000 titoli  nel digitale.

Quest'anno si è parlato molto anche dei librai, delle biblioteche e, secondo noi, molto se ne parlerà nel prossimo anno visto che sono settori strettamente legati all'editoria e non solo a quella tradizionale. 
A questi settori viene chiesto di adeguarsi alle nuove tecnologie che era immaginabile avrebbero invaso un pò tutti gli aspetti della nostra vita, inclusa la lettura, la scrittura, la cultura in generale e particolarmente. Naturalmente nessuno pensa scientemente di poter fare a meno di supporti quali librerie e biblioteche. Noi in particolare pensiamo che se le librerie e le biblioteche si digitalizzassero di più, potremmo  tutti prenderne enormemente vantaggio. 

Per le previsioni 2013, la tendenza è la stessa. Una tendenza di crescita che secondo molti, e anche secondo noi, non si assesterà fino al 2015. La crescita sarà costante ed è destinata a condizionare positivamente certe nostre abitudini e il nostro modo di leggere e di "usare" il libro senza, per questo, scalzare dal suo trono il libro stampato in formato cartaceo.
Naturalmente, per le previsioni del 2013, non sono mancate le provocazioni, come quella della Baddeley (giornalista della testata inglese The Guardian) che prevede l'organizzazione in cooperative degli autori indipendenti o come quella della Digital Book World che ipotizza perfino che i vari ereader verranno regalati con l'acquisto degli ebook (per incrementare le vendite degli ebook, appunto). 
Insomma, le previsioni sono diverse e, a volte, la fantasia non manca. 
Noi crediamo, anzi ne siamo certi, che il mercato digitale non possa più essere negato. Dopo tutto è fin dal 1971 che se ne parla e ci si lavora, altrimenti non saremmo arrivati a questo punto.
Cercheremo di tenervi informati sui vari sviluppi anche nel 2013.
Voi continuate a seguire questo blog e il nostro sito www.officineditoriali.com e valutate pure il nostro catalogo.

Vi auguriamo un magnifico 2013 e, come sempre, vi lasciamo con il nostro motto
RIMANETE AGGIORNATI PER RIMANERE LIBERI!!!!


mercoledì 11 luglio 2012

Kobo/Mondadori: un e-reader per il mercato italiano.

Pare proprio che dal prossimo autunno verrà presentato un nuovo strumento targato Kobo/Mondadori
Un e-reader ma anche un tablet. Dovrebbe chiamarsi Kobo Touch e secondo loro sarà diverso dagli altri (non avevamo dubbi!), collegato via WiFi ad Internet ma soprattutto dal quale si potranno leggere ebook in qualsiasi formato. 
Lo annuncia Maurizio Costa, amministratore delegato di Mondadori e conferma che lo strumento sarà venduto anche nelle 400 librerie Mondadori.
Maurizio Costa dice anche che loro, contrariamente ad Amazon e Apple, prediligeranno un sistema aperto e per questo faranno "...viaggiare su Kobo anche libri di altri concorrenti...". Naturalmente Costa parla anche di prezzi economici.
Ci chiediamo se questo Kobo Touch risulterà essere l'apparecchietto che farà sentire  i grandi editori con le spalle al sicuro; se questo strumento rappresenterà la sicurezza che finora è mancata agli artefici del mercato digitale italiano per ciò che riguarda una politica più dichiarata, più trasparente e sincera e meno di attesa come è sembrato finora ai comuni mortali.
Certo non è difficile credere che con uno strumento del genere Mondadori si senta sicura. 
Potrà vendere quello che vuole, in tutti i formati, al prezzo che vuole e sicuramente costringendo gli altri ad adeguarsi. A pensarci bene, non sarebbe male. Sarebbe il rappresentante di quella filiera che negli Stati Uniti è stata sempre rappresentata da Amazon. Insomma, potrebbe diventare l'Amazon Italiano.

Peccato che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, siamo in Italia e ci viene in mente che tutto sarà possible tranne un prezzo economico degli ebook. 
Perché crediamo ancora, tranne ricrederci (e lo speriamo vivamente), che Mondadori non vorrà dettare legge da questo punto di vista dato che mantenendo i prezzi ad un certo livello ne avrà in termini di vantaggi economici e di manipolazione del mercato.

Officine Editoriali seguirà questo tema e staremo a vedere.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

lunedì 2 luglio 2012

Kindle Fire 2 in arrivo

Entro la fine del mese sarà presentato ufficialmente e sarà in vendita per la fine del 2012, quando Amazon provvederà anche ad abbassare il prezzo dei Kindle di prima generazione (dovrebbero attestarsi attorno ai 150 dollari).

Il nuovo Kindle Fire 2 avrà una fotocamera, pulsanti fisici per il volume e uno schermo da 7 pollici a risoluzione di 1280x800 pixel (l'attuale Kindle ha una risoluzione di 1024x600).

Addirittura si parla di un ulteriore modello che Amazon intenderebbe immettere sul mercato. 
Un modello con un involucro metallico invece che di plastica, di dimensioni più sottili e privo di pulsanti frontali.
Anche il vecchio Kindle però potrebbe essere aggiornato.

Insomma, grandi novità e grandi aggiornamenti in vista. 
Del resto, non poteva che essere così. 
Amazon, da brava leader del settore, non molla la presa e comprende che da qui ai prossimi due anni, il digitale avrà coperto gran parte del mercato mondiale facendo i dovuti distinguo tra chi arriverà prima e chi un pochino dopo.

Certo le piattaforme saranno importanti per muoversi in questo mercato, per rendersi visibili e per essere sempre nella competizione ma di questo parleremo nel  prossimo post.

Officine Editoriali è tremendamente interessata al mercato del digitale.
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martedì 12 giugno 2012

Due conti per capire il prezzo degli ebook

Facciamo due conti per capire se veramente il prezzo degli ebook è troppo elevato rispetto al libro stampato.
Cominciamo dai costi vivi. 
Un libro di carta va incontro a una tassazione IVA del 4% contro quella del 21% degli ebook.
I costi di produzione possiamo considerarli attorno al 10% per entrambi visto che, anche per il libro di carta, la produzione segue un processo di digitalizzazione già da diverso tempo.
Per i costi di distribuzione possiamo valutare una forbice del 10% tra gli uni e gli altri, considerando un 20% per il libro di carta e il 30% per gli ebook.
Gli autori si attestano al'incirca al 10% sia per i libri di carta che per gli ebook.
La stampa per il libro di carta incide per il 10% e il punto vendita (libreria) per un 30%
All'ebook, naturalmente, manca il costo della stampa.

Normalmente l'editore trattiene una percentuale lorda del 20% sul libro cartaceo e del 50% sugli ebook. 
Ma questo è ragionevolmente giustificato perché dobbiamo considerare l'IVA che si distanzia di 17 punti dall'uno all'altro mercato e va anche considerato che per il mercato degli ebook parliamo veramente di percentuali dello zero virgola.

Dunque la differenza più o meno del 15% degli introiti a favore dell'editore risulta essere proprio la differenza di prezzo tra il libro di carta e quello digitale.

Tuttavia, facciamo un distinguo perché noi pensiamo che chi detiene il mercato degli ebook in questo momento relativamente iniziale siano le grandi case editrici che hanno nel loro potenziale numeri e previsioni di vendita di una certa consistenza. 
Perciò continuiamo a sostenere che il prezzo finale dell'ebook debba essere più contenuto visto che le piccole case editrici già seguono una politica di prezzi completamente diversa e, guarda caso, riescono a mantenerli in un certo ambito.

Non vorremmo tornare al solito discorso ma siamo convinti che il prezzo attuale, praticamente imposto, degli ebook è un prezzo che contribuisce a mantenere sotto certi livelli il mercato per lasciare ai grandi protagonisti  il tempo di capire come fare a non perdere profitti ma, soprattutto, come fare a perseguirne di più senza rischiare.

Questo è il pensiero di Officine Editoriali perché è anche abbastanza palese se ci si addentra nel mercato del libro digitale.
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lunedì 4 giugno 2012

Ebook: dove siamo arrivati?

Ci eravamo fermati alla fine del 2011, anche se vari articoli ed eventi ci avevano dato un'idea della strada che si stava percorrendo.
La fine del 2011, segnatamente il Natale 2011, ha impresso un'accelerazione al mercato degli ebook (parliamo dell'Italia naturalmente visto che oltre oceano le cose vanno diversamente già da diverso tempo) con l'avvento del Kindle del quale se ne sono venduti cifre considerevoli.
Poi abbiamo avuto l'evento IfBookThen a Milano nel Febbraio del 2012
Poi il Salone del Libro di Torino lo scorso Maggio.
E, a parte IfBookThen che si occupa proprio del mercato degli ebook anche a livello internazionale, l'evento di Torino ha segnato o, meglio, ha voluto segnare e sottolineare con lo slogan "La primavera digitale" il fatto che ormai non si può più fare a meno di considerare il mercato degli ebook come una realtà che sempre di più prende strada, che gli editori lo vogliano o no.

Tra qualche giorno (inizierà il 6 Giugno e terminerà il 10) si aprirà il Primo Festival della Letteratura di Milano (al quale parteciperà anche Officine Editoriali) dove si parlerà senza dubbio di ebook e di mercato digitale e dove il virtuale si mischierà al reale.
Comunque, per darvi un'idea di cosa sia successo finora, possiamo analizzare questo grafico edito dall'AIE (Associazione Italiana Editori) che pubblica annualmente i quaderni di Giovanni Peresson sullo Stato dell'Editoria in Italia:
Sembra molto chiaro l'andamento a partire dal Gennaio del 2010 fino ad arrivare al Maggio del 2012.
Da qui è possibile capire anche cosa succederà a livello di incremento dello stesso mercato.
E' impossibile fermare questa tendenza. Non possiamo fare altro che accogliere con gioia le innovazioni anche in fatto di lettura e considerare semplicemente l'ebook come un libro da leggere tenendo in considerazione le dovute puntualizzazioni e, soprattutto, senza fare differenze tra il supporto di carta e quello digitale. Nel senso che vi esortiamo a pensare a due cose diverse. 
Il libro stampato è una cosa, l'ebook tutt'altra. L'ebook non è un libro di carta su supporto digitale. E' un ebook!
Officine Editoriali segue con molta attenzione il mercato digitale e il suo andamento.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali se volete rimanere aggiornati.

martedì 10 aprile 2012

Gli editori e il Diritto d'Autore

In altri precedenti post abbiamo toccato questo argomento e sempre per prendere posizione contro qualsivoglia tentativo di difendere i propri interessi mascherandosi da paladini contro la pirateria digitale. 
Così è nato il DRM, Digital Rights Management, una sorta di gradino contro cui si imbattono solo i lettori seri che acquistano ebook protetti in questo modo e contro il quale, invece, i famosi pirati hanno già capito come fare per aggirarlo e già, effettivamente, lo fanno in pochissimi minuti. 
Basta addirittura fare un giro sulla rete per incappare facilmente in programmi che detronizzano le tanto pubblicizzate facoltà di protezione di questo sistema.

Tutti gli editori, in attesa di comprendere meglio il mercato digitale, hanno adottato il sistema di protezione DRM
Tutti tranne uno. Hachette, casa editrice francese viene allo scoperto rinunciando al DRM e spiegandone i motivi attraverso la sua portavoce Maja Thomas.

Officine Editoriali ha prestato e continua a prestare attenzione allo svolgersi di discussioni sul tema attraverso i vari articoli apparsi e che appaiono soprattutto sulla rete e si è documentata sulle possibilità e i modi di proteggere gli autori soprattutto.
Per questo motivo, ha deciso che per le sue opere adotterà le licenze Creative Commons in una delle loro sei possibili versioni in accordo con gli autori.

Per saperne di più, continuate a seguirci su questo blog. 
Fra poco sarà disponibile il sito ufficiale di Officine Editoriali sul quale verrà dirottato anche questo blog.

giovedì 2 febbraio 2012

La settimana degli e-book a Milano / The week of e-books in Milan


Questa settimana, a Milano, si svolge la conferenza internazionale IfBookThen sul futuro dell'editoria organizzata da BookRepublic e 4IT Group.
E' la seconda edizione e il focus sarà sul mestiere dell'editore e sulla sua evoluzione, come dice Marco Ferrario, co-fondatore di BookRepublic e promotore di IfBookThen con Marco Ghezzi.
Ieri sono stati dati i primi numeri. Mentre in America il mercato digitale sembra abbia raggiunto il 20%, in Asia la percentuale e del 2,4% e in Europa addirittura solo l'1,1%.
Contrariamente, però, ai venti di crisi che pure si registrano a livello globale, lo scorso Natale ha segnato un incremento del doppio delle vendite di tablet e e-reader. Parliamo di più di 900.000 pezzi acquistati.
I servizi offerti e correlati al mercato degli e-book negli Stati Uniti, poi, sembrano in continuo fermento.
D'accordo con l'editore, Amazon offrirà un servizio che permetterà di prestare gli e-book acquistati su Amazon per due settimane. E in quelle due settimane il nostro e-book sparirà dal nostro Kindle.
Se prenderà piede, è un servizio che certamente arriverà anche in Italia. Con i suoi tempi ma arriverà.
Per i diritti di autore sarà un ulteriore passo avanti nel cercare di regolamentare la questione diversamente da quanto fatto finora.
Non so com'è per voi, ma a me non è mai piaciuto prestare i libri. Difficilmente lo farò con i libri digitali.
Ma, anche qui, bisogna cambiare un po' le abitudini e cercare di snellire i propri atteggiamenti e, perché no, abbandonare certi e inutili attaccamenti.
Intanto, continuiamo a chiederti di sostenere il progetto Officine Editoriali.
Serve ancora uno sforzo.
Puoi farlo visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le tue quote.
Grazie per la tua partecipazione!


This week, in Milan, it takes place the international conference IfBookThen on the future of publishing organized by BookRepublic and 4IT Group.
It's the second edition and the focus will be on the craft of the publisher and its evolution, says Marco Ferrario, co-founder of BookRepublic and promoter of IfBookThen with Marco Ghezzi.
Yesterday the first numbers where given. While the digital market in America seems to have reached the 20%, in Asia the percentage is of 2,4% and in Europe even only the 1,1%.
In contrast, however, to the winds of crisis that also are registered worldwide, this past Christmas marked an increase of twice the sales of tablets and e-readers. We are talking of more than 900,000 pieces purchased.
The services offered and related to the e-books market in the United States, then, seem to be in continuous turmoil.
In agreement wiht publisher, Amazon will offer a service that will allow you to lend e-books purchased on Amazon for two weeks. And in those two weeks, our e-book will disappear from our Kindle.
If it will take off, is a service that certainly will arrive also in Italy. With its time, but it will come.
For copyrights it will be another step forward in trying to regulate the question differently from what has been done so far.
I don't know how it is for you, but I never liked lending books. Difficult it will be with digital books.
But here, too, we must change a little our habits and try to streamline our own attitudes and, why not, to abandon certain and unnecessary attachments.
Meanwhile, we continue to ask you to support the project Officine Editoriali.
Need more effort.
You can do it by visiting the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and consciously booking your quotas.
Thanks for your participation!

venerdì 14 ottobre 2011

Analisi del mercato* (parte terza) / Market analysis (part three)


E veniamo più specificatamente al mercato dell’editoria digitale del quale farà parte Officine Editoriali.
Dalle indagini effettuate relativamente al mercato dell’editoria digitale, risulta che l’e-book si caratterizza, sul mercato domestico, per segnali ancora difficili da decifrare e interpretare.
Su un campione di intervistati, il 14% leggerebbe un libro sullo schermo di un e-reader solo nel caso di contenuti strumentali e funzionali (lavoro, studio).
In proiezione, sono circa 4 milioni di persone.
Il valore si riduce radicalmente se il contenuto diventa un contenuto di svago come ad esempio un romanzo.
Detto che l’e-book sarà (nel breve medio periodo) una soluzione di nicchia per forti lettori e professionisti, ciò che appare certo è che la lettura (e l’abitudine a leggere) su schermi digitali è in crescita: più o meno triplica in tre anni.
Riguarda quasi due milioni di persone che si percepiscono come lettori anche se il supporto non è più la pagina di carta.
Sono il 6,9% dei lettori; oppure il 45,7% dei forti lettori. Quasi uno su due.
Anche in questo settore, la disponibilità a leggere testi su e-book risulta maggiore nelle fasce più giovani della popolazione dove è anche maggiore la disponibilità a leggere romanzi o prodotti di fiction.
A confortare questi dati, è interessante sapere che all’inizio del 2010 i titoli e-book erano 1.600 e che a Novembre 2010 erano diventati 5.900. E parliamo di narrativa per adulti.
A trainare queste cifre sono 131 editori di cui 37 grandi marchi collegati con media per 149 titoli a testa.
I piccoli editori sono 94 con in media 16 titoli a testa.
Naturalmente questi dati sono di carattere generale e vanno considerati in modo più analitico.
Nel settore dell’editoria vanno considerate le diverse componenti (la popolazione suddivisa per fasce d’età, per genere, per istruzione, per classe di reddito, per residenza geografica, per consuetudine con la lettura; il genere di letteratura; il format; i contenuti ecc.).
Terminiamo così questa breve analisi di mercato e dimostriamo che Officine Editoriali si muoverà in un mercato in crescita dove maggiori sono le opportunità ma anche i tranelli e le insidie.
Il lavoro che svolgerà Officine Editoriali è già stato preparato nei dettagli e alla fine della raccolta fondi sarà in grado di iniziare fin da subito l’attività di casa editrice. Dunque ogni giorno esiste l’opportunità di rivedere i piani di lavoro ed adeguarli ad eventuali cambiamenti per rimanere in linea con gli obiettivi e la mission.
Perché tutto questo lavoro prenda finalmente forma, possiamo continuare a sostenere il progetto su www.produzionidalbasso.com prenotando consapevolmente le nostre quote.

* Per chi volesse approfondire in maniera più analitica, i dati citati fanno riferimento a Giovanni Peresson (Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2010).

And let’s talk more specifically about the publishing digital market, of which Officine Editoriali will be part.
From investigations carried out regarding the market of digital publishing, appears that e-book is characterized, on the domestic market, for signals that are still difficult to decipher and interpret.
On a sample of interviewed, 14% would read a book on the screen of an e-reader only in the case of instrumental and functional contents (work, study).
In projection, they are about 4 million people.
The value decreases dramatically if the content becomes an entertainment content such as a novel.
Said that e-books will be (in the short-medium term) a niche solution for strong readers and professionals, what appears certain is that reading (and the habit of reading) on digital displays is growing: more or less triples in three years.
It covers nearly 2 million people who perceive themselves as readers, even if the support is no longer the paper page.
They are 6.9% of the readers; or 45.7% of strong readers. Almost one in two.
Also in this area, the availability to read text e-books is higher among younger age groups of the population where is even higher the willingness to read novels and fiction products.
To comfort these data, it’s interesting to know that at the beginning of 2010 e-book titles where 1600 and in November 2010 became 5900. And we talk about narrative for adults.
To pull these numbers are 131 publishers of which 37 major brands linked to media for 149 titles each.
Small publishers are 94 with an average of 16 titles each.
Of course these data are of a general nature and should be considered in a more analytical way.
In the publishing sector must consider the different components (population divided by age, by gender, by education, by income group, geographic residency, the habit with the reading; the kind of literature, the format, the contents, etc.).
Thus we conclude this brief analysis and show that Officine Editoriali will move in a growing market where the opportunities are greater but also the traps and pitfalls.
The work of Officine Editoriali has already been prepared in detail and at the end of fundraising will be able to start immediately the activity of publishing.
So every day exists an opportunity to review the work plans and adapt them to possible changes in order to remain in line with the objectives and mission.
For all this work finally takes shape, we can continue to support the project on www.produzionidalbasso.com by consciously booking our quotas.