Visualizzazione post con etichetta pirateria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pirateria. Mostra tutti i post

giovedì 19 luglio 2012

La direttiva UE vale per tutti

Dunque la direttiva dell'Unione Europea si rivolge all'Europa intera, naturalmente con conseguente allineamento delle circa  250 società che al momento gestiscono i diritti d'autore in giro per il vecchio continente. 
E parla di un mercato unico digitale europeo con la previsione di una licenza unica multiterritoriale.
Confermiamo ovviamente che a tutte le società è stata chiesta maggiore trasparenza ed efficienza.

Dunque la SIAE non è stata l'unica destinataria della direttiva ma l'aggravante è che la società italiana che finora ha gestito in regime di monopolio il diritto d'autore soggiace, pare senza via di'uscita, ad una situazione di degrado e di inefficienza che si protrae da tempo senza che nessuno sia in grado di porvi freni, forse anche per le tante connivenze che a questo punto risulterebbero difficili da smantellare.

Si profila per tutti un mercato dinamico come quello di Internet ed è necessario adeguarsi, vuoi anche per far fronte alla "pirateria"
Il fatto è che non tutti i fruitori di Internet sono anche capaci di smanettare ed utilizzare software che permettono il download gratuito. 
Ma non trovando alternative, potrebbero anche attrezzarsi. 
E' anche per questo che la pirateria è solo uno spettro agitato dalle multinazionali che si vedono danneggiate dalla eliminazione di un mercato di monopolio e forse sono anche arrivate in ritardo ad una tale evoluzione del mercato di riferimento.

Internet rappresenta la nostra libertà,  la libertà di ognuno di noi. Preziosa quanto mai, in un momento in cui ogni forma di libertà sembra essere messa in discussione e non appare assolutamente scontata.

Officine Editoriali continuerà a tenervi informati su argomenti delicati come questi.
Continuate a seguire Officine Editoriali e rimanete aggiornati.

lunedì 18 giugno 2012

Fine della SIAE. Via al mercato del digitale.

Leggendo il blog di Guido Scorza sulle pagine de Il Fatto Quotidiano si ha un quadro chiaro della situazione, come già la conoscevamo del resto, in merito alla SIAE o, meglio, ai suoi dirigenti, intenti a difendere strenuamente qualcosa che non è più difendibile insieme ai quattro potenti azionisti ingordi che, però, continuano a fare il bello e il cattivo tempo. E il Governo sta a guardare.

E' vero che sta per essere istituita una commissione d'inchiesta ma è anche vero che in SIAE stanno succedendo davvero cose fuori dalla normale vita lavorativa e gestionale. Oltre agli atteggiamenti incivili in cui si scade, si parla di dirigenza che tenterebbe di gestire l'ente, metà pubblico e metà privato, come abbiamo avuto modo di sottolineare in altri post precedenti, come fosse una azienda privata, disponendo del suo patrimonio.
E a proposito di patrimonio, e visto che la crisi della SIAE dura da decenni (in questo momento è commissariata), due prestigiosi immobili sono stati dismessi per ridare ossigeno alle casse dell'ente.

Ora si parla addirittura dell'ultimo bilancio prima del commissariamento come di un bilancio truccato, secondo uno dei sub commissari. E dire che i dati del bilancio vengono forniti da un ufficio di dieci persone, il bilancio viene rivisto da una delle più grandi società di revisione al mondo, la Ernst & Young e poi ci sono tutti i controlli governativi che deve superare. E allora? Nessuno si è accorto di niente?
A fine Marzo il Governo ha addirittura prorogato il mandato dei commissari......

OK! La solita brutta storia italiana che andrà a finire sempre nel solito brutto modo italiano?
Speriamo di no ma una cosa è certa. La SIAE sta implodendo, sta crollando e nessuno vuole rimanere sotto le macerie. Nessuno si fa per dire.....sono sempre i soliti noti che non vogliono rimanere sotto le macerie e tentano di lasciarci i mille dipendenti in balia adesso anche loro di un futuro incerto.
Ma il discorso è che ora, alla luce di questi fatti e con gli sviluppi dei prossimi giorni, sarà divertente capire e vedere, soprattutto cosa faranno i grandi editori che finora si sono attaccati alla SIAE rivendicandone l'esistenza e, soprattutto, la necessità in primis contro i pirati e la pirateria.
Forse scenderanno i prezzi degli ebook? 
Forse cominceranno improvvisamente a capire quali sono le tendenze tra i lettori? 
Forse si raggrupperanno per essere ancora più forti nei confronti di un mercato che al momento (sembra un paradosso) li intimorisce? 
Certo in Italia non c'è Amazon e nessuno vuole responsabilità perché in questo paese non esiste la cultura del prendersi le proprie responsabilità, salvo quando le cose vanno o sono andate bene. Allora i soliti noti si prendono più che volentieri il merito.

Ad ogni modo, Officine Editoriali ora intravede un giusto modo di procedere nel mercato digitale. Ora anche noi ci sentiamo di dire che il mercato digitale Italiano ha ottime probabilità di crescere, benché lo stia già facendo nonostante cerchino di rallentarlo.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

domenica 13 maggio 2012

La crisi del Diritto d'Autore

Scaricare illegalmente un CD da Internet equivale a rubarlo in un negozio?
E' vero che la pirateria porta maggiore disoccupazione?
La lotta al filesharing può giustificare una serie di restrizioni alle libertà del web prima tra tutte quella di informazione?
Siamo disposti a rinunciare alle prerogative cui la rete ci ha abituati per tutelare i diritti di una industria vecchia di oltre cento anni?
E' giusto considerare ogni utente che navighi su Internet un potenziale criminale?

Queste sono le domande tratte dal comunicato stampa rilasciato dal sito www.laleggepertutti.it e attorno ad esse il 17 Maggio 2012, alle ore 14:30, presso l'Università della Calabria si terrà il Convegno/Dibattito "La crisi del diritto d'Autore: il copyright tra mercato legale e pirateria".
Si confronteranno da un lato (per i riformisti) l'avv. Guido Scorza, l'avv. Fulvio Sarzana, il dott. Gennaro Francione (che nel 2001 firmò la sentenza anticopyright), dall'altro (per i conservatori) il dott. Filippo Gagliano (direttore SIAE), l'avv. Leopoldo Lombardi (Presidente AFI - Ass. Fonografici Italiani) e la dott.ssa Tiziana Scarpelli (Sost. Comm. Polizia Postale).
Durante il dibattito si prospetteranno tesi e proposte per la regolamentazione e la riforma del mercato dei Diritti d'Autore, che non metta in pericolo le libertà della rete. 
Per la prima volta si ritroveranno insieme per un dialogo costruttivo i riformisti del copyright, i pirati e i conservatori.

L'avv. Angelo Greco introdurrà il dibattito e ne sarà il moderatore.
L'avv. Angelo Greco è autore di scritti in materia di copyright (come riformista) e legale difensore della Calabria per la SIAE.
L''evento sarà trasmesso in diretta streaming su www.laleggepertutti.it e sarà possibile interagire in tempo reale con i relatori tramite la pagina Facebook https://www.facebook.com/laleggepertutti.
Il portale web www.laleggepertutti.it e il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Cosenza sono i patrocinatori di questo convegno /dibattito.

Per il comunicato stampa ufficiale potete cliccare sui seguenti link:


Di seguito i link per visionare le schede dei relatori:


Per maggiori informazioni si può contattare direttamente l'avv. Greco all'indirizzo angelogreco@avvangelogreco.it o visitare il sito www.avvangelogreco.it

Officine Editoriali ritiene questa iniziativa degna di merito e di nota e per questo molto volentieri ne dà notizia e cercherà di amplificarne i contenuti tramite questo blog e le interazioni con i social media utilizzati normalmente.

Continuate a seguire Officine Editoriali se volete rimanere aggiornati.

mercoledì 9 maggio 2012

Internet è in pericolo

Se questa affermazione viene da più parti e da più azioni che si fanno o si cercano di fare nel mondo, ci sarà pure un qualcosa di vero. E comunque basta guardarsi intorno per capire che effettivamente è così.

A livello internazionale, non so se vi ricordate il SOPA e altre cose del genere attraverso cui volevano praticamente tacitare la voce della rete. 
Ora si alza la voce di Yoani Sanchez, la più famosa blogger cubana, che insieme a Oswaldo Payà, il padre dei diritti umani cubani, denuncia l'eccesso con cui si lotta contro il diritto d'autore in rete. 
E se viene da lei una tale denuncia, possiamo star certi che il pericolo esiste.
Le parole di Yoani sono toccanti "...La lotta contro la pirateria è diventata una lotta contro il web 2.0... mettendo in questo modo in pericolo la parte più dinamica di Internet. E la domanda che ci colpisce come cubani è se Internet sia prossimo a morire prima che noi possiamo viverlo, al punto di far diventare una gabbia davanti a noi ciò che potremmo usare come un'ala." 
Parole pesanti, pesantissime, soprattutto perché i milioni e milioni di fruitori di Internet non hanno il minimo sentore di tutto ciò e di quanto potrebbe accadere. 
Dovremmo chiederci solo per un istante cosa succederebbe se non avessimo Internet
Basterebbe immaginarlo anche solo a livello personale perché un brivido ci corra lungo la schiena. 
Figuriamoci immaginare il mondo senza Internet, senza la rete. Morirebbe la globalizzazione perché non possiamo negare che Internet ha dato una grande spinta alla comunicazione di massa. 

Grazie ad Internet, conosciamo cosa accade nel mondo in tempo reale. Abbiamo saputo della Primavera Araba ma, soprattutto, i protagonisti sono riusciti a farsi sentire fuori dai loro territori mentre prima era assolutamente impensabile. Internet sfugge alle maglie dei censori e a coloro che vorrebbero controllare i pensieri e i cambiamenti. 
Non riescono ad accettare che il mondo sta mutando, sta evolvendo verso qualcosa di molto più positivo di quanto sia stato finora. 

E anche la storia della pirateria alla quale molti si appellano e si aggrappano la dice lunga su questo tentativo di oscuramento. 
Ma è una vita che predichiamo che la pirateria è solo un modo di nascondersi, a livello nazionale e internazionale.

Anche in Italia si perpetrano tentativi subdoli di tacitazione del libero pensiero. Per esempio con la sporca faccenda della condanna per il reato di stampa clandestina contro il blog "Accade in Sicilia" di Carlo Ruta per il quale domani la Cassazione si pronuncerà con il reale pericolo di mettere in discussione non solo il blog di Ruta ma tutti i blog. 
Officine Editoriali vi invita a leggere la disamina dell'avvocato Daniele Minotti.

E' nostro dovere civico e un diritto umano difendere Internet e il diritto all'informazione e alla comunicazione globale. Possiamo cominciare a farlo da subito rimanendo informati.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog se volete essere aggiornati.

domenica 15 aprile 2012

Il mercato degli ebook fa gola a tutti

Non ci sono dubbi. Né che il 2012 sia l'anno degli ebook, né che fino al 2015 assisteremo ad un incremento costante del mercato dei libri digitali, né che il passato 2011 abbia segnato definitivamente e ufficialmente l'era degli ebook.
Naturalmente in molti, moltissimi si sono allarmati, soprattutto non sapendo da che parte cominciare e non sapendo dove andare a parare. 
L'unica cosa certa era non perdere mercato, non perdere competitività, soprattutto non perdere vantaggi.

Negli Stati Uniti si è capito più o meno subito cosa fare, soprattutto seguendo la filiera di Amazon che ha dettato legge e alla quale gli altri si sono adeguati in maniera professionale trovando ognuno la sua fetta di mercato. 
Poi la Apple (è una notizia abbastanza recente) ci ha messo lo zampino cercando di manipolare e gestire la libera concorrenza e creando accordi (possiamo dire facendo cartello?) con cinque tra le più grandi case editrici. 
Risultato: il DOJ (Department of Justice) americano ha voluto vederci chiaro ed è in corso una diatriba per niente simpatica. 
Ma siamo negli Stati Uniti e possiamo ragionevolmente pensare che le cose verranno sistemate nel migliore dei modi soprattutto nell'interesse dell'utente finale, cioè il lettore.
Tornando in Italia invece, dove il tornaconto personale a discapito di molti è un esercizio piuttosto praticato, rimane sempre qualche ragionevole dubbio che, non sapendo dove andare a parare, si cerchi di arraffare il più possibile all'inizio, quando la novità risulta essere una gallina dalle uova d'oro, salvo regolamentazioni successive se proprio non se ne può fare a meno o comunque regolamentazioni che risultano alla fine essere semplicemente conferma di quanto giù fatto precedentemente. La pratica diffusa, dunque, può  diventare perfino legge.
Così si invoca disperatamente il diritto d'autore agitando lo spettro della pirateria digitale e si inventano mille cose primo per prendere tempo, secondo per non perdere nemmeno un euro. Non sia mai detto.
Perciò ci ritroviamo con gli ebook più cari del pianeta e sui quali viene applicata la tariffa maggiore di IVA (il 21%).
Non è simpatico fare sempre la differenza tra noi ed altri Paesi. 
Purtroppo spesso ne siamo costretti, soprattutto negli ultimi tempi e in diversi settori della vita sociale di tutti noi.

Officine Editoriali segue naturalmente molto da vicino il mercato degli ebook, essendo una casa editrice digitale che sta nascendo. 
La nostra intenzione è di non finire nel tritacarne di coloro che difendono gli interessi personali a tutti i costi senza avere una visione almeno più globale di quanto sta accadendo nel mondo in termini di nuove abitudini.
Continuate a seguire Officine Editoriali per rimanere aggiornati sul mercato degli ebook e sulle attività che stiamo portando avanti per dare finalmente inizio al lavoro di pubblicazione.

mercoledì 11 aprile 2012

Autore, Editore, Agente Letterario...l'ingannatore e l'ingannato

Lo sanno praticamente tutti che l'Agente Letterario rappresenta gli interessi dell'Autore presso l'Editore. 
Tra le altre cose, si occupa di "...tutelare l'autore contro le eventuali invasioni di campo dell'Editore..." come spiega Giulio Mozzi nella sua Guida "Consigli tascabili per aspiranti scrittori" edito da Terre di Mezzo.
Ma allora la domanda sorge spontanea... E i diritti d'autore? Non sono le case editrici a volerli a tutti i costi per difendere...chi? Diritti d'Autore. Verrebbe da dire gli autori. 
Ma se gli autori li difende l'agente letterario contro le case editrici i diritti d'autore a cosa servono? A tutelare le case editrici, allora.

E torniamo al solito discorso e ai mille dubbi che Officine Editoriali ha spesso espresso attraverso i suoi post su questo blog.
Qual'è il gioco che hanno sempre fatto le case editrici e che continuano a fare? 
E finora, rendiamoci conto che abbiamo parlato sempre di mercato editoriale riferito ai libri stampati. 
Ora che il digitale avanza paurosamente e velocemente, le case editrici si vedono perse. E, soprattutto in ritardo. 
Da qui il DRM, il Watermark e diavolerie varie per difendere sé stesse e non gli autori dalla pirateria digitale che sembrano temere in maniera considerevole ma che sotto, sotto ringraziano perché così si possono nascondere i veri pirati.

Officine Editoriali cercherà di essere, come casa editrice, il meno invasiva possibile.
La realtà delle cose e la nostra mission e i nostri valori ci portano a decidere fuori dal coro. Ed è quello che Officine Editoriali farà.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog per tenervi aggiornati.

martedì 10 aprile 2012

Gli editori e il Diritto d'Autore

In altri precedenti post abbiamo toccato questo argomento e sempre per prendere posizione contro qualsivoglia tentativo di difendere i propri interessi mascherandosi da paladini contro la pirateria digitale. 
Così è nato il DRM, Digital Rights Management, una sorta di gradino contro cui si imbattono solo i lettori seri che acquistano ebook protetti in questo modo e contro il quale, invece, i famosi pirati hanno già capito come fare per aggirarlo e già, effettivamente, lo fanno in pochissimi minuti. 
Basta addirittura fare un giro sulla rete per incappare facilmente in programmi che detronizzano le tanto pubblicizzate facoltà di protezione di questo sistema.

Tutti gli editori, in attesa di comprendere meglio il mercato digitale, hanno adottato il sistema di protezione DRM
Tutti tranne uno. Hachette, casa editrice francese viene allo scoperto rinunciando al DRM e spiegandone i motivi attraverso la sua portavoce Maja Thomas.

Officine Editoriali ha prestato e continua a prestare attenzione allo svolgersi di discussioni sul tema attraverso i vari articoli apparsi e che appaiono soprattutto sulla rete e si è documentata sulle possibilità e i modi di proteggere gli autori soprattutto.
Per questo motivo, ha deciso che per le sue opere adotterà le licenze Creative Commons in una delle loro sei possibili versioni in accordo con gli autori.

Per saperne di più, continuate a seguirci su questo blog. 
Fra poco sarà disponibile il sito ufficiale di Officine Editoriali sul quale verrà dirottato anche questo blog.

venerdì 10 febbraio 2012

Garantisce il bollino / Ensured by sticker


Parliamo di quel bollino color argento che appare su CD, DVD e anche sui libri che viene apposto dalla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) e per il quale si paga un corrispettivo.
Tutto questo garantirebbe dalla pirateria autori ed editori e perfino gli autori dagli editori in caso questi ultimi volessero stampare e vendere libri in copie eccedenti il numero concordato con l'autore e quindi evitare di pagare il diritto d'autore. Caso davvero molto improbabile.
Peccato che esiste una sentenza del Consiglio di Stato depositata lo scorso 2 Febbraio che si rifa a una normativa della Corte di Giustizia dell'Unione Europea la quale dichiarava illegittimo, già nel lontano 2007, l'obbligo di apporre, appunto, tali bollini da parte della SIAE.
In realtà i bollini vengono ancora oggi utilizzati dalla SIAE e siccome la SIAE ha ottenuto un regolamento addirittura dal Consiglio dei Ministri con il quale viene esonerata dall'obbligo di restituire le somme versate per l'acquisto di tali bollini, gli imprenditori che ne hanno fatto richiesta sono in attesa delle decisioni dei giudici tributari ai quali la Corte di Cassazione ha affidato la decisione se la SIAE dovrà restituire le somme versate negli anni dagli imprenditori.
In genere il bollino argento viene richiesto contestualmente al Codice ISBN, che è ciò che serve maggiormente, perché è facile che un'opera sprovvista di codice ISBN venga rifiutata dai distributori e dalle librerie.
Certo, nell'era e nel mondo della Rete appaiono anacronistici questi sotterfugi nel tentativo di accaparrarsi più introiti possibili da parte di un apparato mezzo pubblico e mezzo privato come la SIAE che sembra davvero non in linea con i mercati e con il cambiamento che sta caratterizzando il mondo culturale e specialmente quello dei libri con l'avanzare inesorabile degli e-book.
Come sempre, per chiudere questo post, vi invitiamo a sostenere il progetto di Officine Editoriali visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.
Vi ricordiamo anche che è possibile prenotare l'e-book “Ma il burro lo stavo mangiando io!” di Bibì Zarco cliccando su “Prenota” nella pagina “Prenota il tuo e-book”.
Grazie per il vostro aiuto!


We speak of that silver sticker that appears on CDs, DVDs and even books that is affixed by the SIAE (Italian Society of Authors and Publishers) and for which is paid a fee.
This would ensure authors and publishers from piracy and even the authors from the publishers if they wish to print and sell copies of books exceeding the number agreed with the author and thus avoid paying the copyright. Case really very unlikely.
Too bad there is a judgment of the Council of State submitted last 2 February that harks back to a law of the European Union Court of Justice which declared illegal, as long ago as 2007, the obligation to apply, in fact, such labels by SIAE.
Really the stickers are still used by SIAE and since SIAE has even obtained a regulation by the Council of Ministers which is exempt from the obligation to repay the sums paid for the purchase of such stckers, the enterpreneurs who have made request are waiting for the decision of the tax court to which the Supreme Court has entrusted the decision whether the SIAE will have to return the amounts paid by enterpreneurs over the years.
Typically, the silver stickers are required together with ISBN code, which is what is used greater, because its easier than a work without ISBN code is refused by distributors and bookstores.
Of course in the age and in the world of network this clandestine approach appears anachronistic in an attempt to capture as more revenue as possible by an apparatus both public and private such as SIAE that seems really out of line with the markets and with the change that is featuring the cultural word , especially the one of books with the inexorable advancing of e-books.
As always, to close this post, we encourage you to support the project of Officine Editoriali by visiting the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and consciously booking your quotas.
We also remind you that you can book the e-book “Ma il burro lo stavo mangiando io!” of Bibì Zarco by clicking on “Prenota” in the page “Book your e-book”.
Thanks for your help!