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lunedì 21 gennaio 2013

Rimaniamo aggiornati per rimanere liberi!

E' un dovere. Sempre di più. Rimanere aggiornati significa anche conoscere cosa si trama alle nostre spalle, confidando nella nostra buona fede e, soprattutto, nel fatto che non sempre siamo aggiornati. Giustamente del resto.

Certo è un impegno essere aggiornati. Le notizie sono tante e ci arrivano da tutte le parti. 
Ma cercare di fare una cernita tra di esse e capire quale siano quelle che più possono interessarci è di fondamentale importanza. 
A volte basta scorrere i titoli di un quotidiano, essere attenti alle notizie che vengono strillate e comunque ragionare sempre con la nostra testa per setacciare il vero dal falso, il buono dal non buono.
Capitano così sotto gli occhi le notizie relative alla rete. Noi riteniamo che controllare cosa accade relativamente alla rete, soprattutto in ambito legislativo, sia di importanza basilare. 
Da ciò può risultare la nostra libertà futura. 
Forse non diamo abbastanza peso a questo fatto. 
Forse pensiamo che avere Internet sia scontato e che nessuno ce lo toglierà mai. 
Ma invece stanno facendo di tutto per limitarlo e, con esso, la nostra libertà. Internet minaccia molte cose, perfino il mercato finanziario che finora ci ha letteralmente divorati. Il fatto che attraverso Internet si riescano a scoprire tutti i giochini perpetrati a nostro danno fa paura e in qualche modo si cerca di porre rimedio.

E' di stamattina la notizia apparsa su Il Fatto Quotidiano, a firma di Fulvio Sarzana, che ci racconta l'ennesimo sopruso per bloccare i siti, ma non solo, soprattutto quelli di denuncia e di informazione. Si torna, infatti, ancora a colpire i browser cercando di identificarli come "sceriffi della rete"
Insomma, a qualcuno non piace cosa viene scritto e si rivolge alla Procura di turno per sequestrare (preventivamente si intende!)  il sito accusato e direttamente anche l'Internet Service Provider. E il giudice acconsente. 
Tanto che, secondo alcune stime, finora sono stati più di 5.500 i siti sequestrati in Italia a scopo preventivo e a vario titolo. 
E non è difficile credere che la lista sia destinata ad allungarsi.

A noi sembra onestamente un fatto scandaloso e drammaticamente pericoloso. 
Perdonate il pessimismo ma a noi viene davvero da pensare che sia ancora molto radicata la cultura del profitto personale e che quindi Internet e la rete vengano visti e percepiti come un ostacolo al "normale" andamento. 
Perciò si cerca di oscurare lo strumento grazie al quale molti hanno potuto parlare, farsi sentire, denunciare al mondo prima che ai tribunali le ingiustizie e i soprusi. 
Grazie al quale la storia del mondo sta prendendo un'altra strada, forse migliore.

Continuate a seguire questo blog e visitate il nostro catalogo di ebook sul nostro sito www.officineditoriali.com.

RIMANETE AGGIORNATI PER RIMANERE LIBERI!

giovedì 3 gennaio 2013

Cosa sta cambiando nella "letteratura"

Premesso 
che bisognerebbe dissertare sul termine "letteratura"
premesso 
che non è detto che un giorno lo faremo, 
visto 
che andiamo incontro ad una nuova era, 
accertato 
che gli scrittori sono ben altro oggi rispetto a cento anni fa.....

l'importante è non rimanere indietro, appollaiati sui ricordi o sullo sconforto di non poter tornare indietro.

Di fatto gli scrittori oggi parlano più che scrivere, parlano molto, sono personaggi dello spettacolo quasi...penso a Busi, a Saviano, a Baricco
Mi sembra quasi che il mestiere di scrittore oggi sia ambito quasi quanto quello di velina, un trampolino di lancio verso la fama, il successo.
Per carità, non che prima non lo fosse ma era come se tutto rimanesse circoscritto ad una cerchia...di persone, di addetti ai lavori. 
Oggi anche chi non conosce quel personaggio come scrittore e non ha mai letto un suo libro, certamente lo riconosce perché, per altre vie, entra a far parte dell'immaginario collettivo.
Ora, non è che sia uno scandalo. Semplicemente dobbiamo abituarci a vedere le cose per come avvengono, ad intuire i cambiamenti, a percepire il futuro. 
Sembra un paradosso ma dobbiamo pensare proprio a come sarà il nostro futuro, benché al momento sembra non essercene traccia.

Intanto il futuro comincia, anzi continua, col web. Ultimamente abbiamo assistito ad attacchi feroci nei confronti di Internet e del web, della rete
Il terrore che ha suscitato e suscita la rete non ha precedenti nella storia dei governi mondiali, soprattutto in quelli a regime totalitario.
Per questo motivo dobbiamo difendere il web come la nostra massima libertà. L'Era dell'Oro e dell'Amore arriverà via web forse, arriverà in maniera tecnologica e nessuno dovrà privarcene.

E' stato sottoscritto un appello sul web da indirizzare ai nostri futuri governanti, chiunque essi saranno. Naturalmente noi l'abbiamo firmato e suggeriamo di farlo anche a voi. 
Difendiamo ciò che è nostro e facciamo in modo che nessuno ce lo porti via.

In questo contesto il nostro motto RIMANETE AGGIORNATI PER RIMANERE LIBERI è più che mai valido. 
Rimaniamo a guardia di ciò che abbiamo e difendiamolo come a suo tempo i nostri antenati hanno difeso e salvaguardato le loro libertà anche per una vita migliore per noi.
Visitate il nostro sito www.officineditoriali.com e valutate il nostro catalogo.

mercoledì 6 giugno 2012

Agcom: nuove nomine vecchi nomi. E non è finita.

Che significa? Significa quello che temevamo e che, invece, speravamo non accadesse.
Un altro delitto si è consumato ai nostri danni e lascia la nostra libertà e le nostre potenzialità sulla rete esposte ad ogni tentativo, soprattutto truffaldino, di limitarla.

Ma seguiamo questi nomi che sono venuti fuori dalle votazioni che si sono svolte stamattina alla Camera (manca ancora la votazione del Senato e i nomi dei Presidenti).
Dunque al momento all'Agcom vanno Maurizio Dècina, in forza al PD (purtroppo bisogna continuare a fare queste distinzioni visto che ancora una volta si è verificata una spartizione del potere) e Antonio Martusciello, nientepopodimeno che uno dei fondatori di Forza Italia (come possiamo mai salvarci?).
Al Garante per la protezione dei dati personali vanno Giovanna Bianchi Clerici, in forza alla Lega Nord (ancora dobbiamo sottostare alle imposizioni della Lega Nord?) e Antonello Soro, appoggiato dal PD.
Naturalmente Stefano Quintarelli, il candidato appoggiato dalla Rete ha preso solo 15 voti.

Ci chiediamo come fare a farci sentire se non possiamo farlo nemmeno con la Rete
Questo sistema si permette continuamente e sistematicamente di ignorare la voce del popolo che ha avuto, finalmente, attraverso la Rete la possibilità di esprimersi ma, purtroppo, i nostri desideri, le nostre necessità, le nostre volontà vengono ignorate, così come vengono ignorate attraverso altri strumenti quali il referendum.
Tutto ciò che chiediamo viene disatteso. A vantaggio di chi?

Officine Editoriali continuerà a seguire la votazione per le  restanti nomine Agcom e Privacy.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali per rimanere aggiornati.

mercoledì 30 maggio 2012

La Rete a metà

Molti sostengono che l'accesso ai contenuti della rete è in realtà limitato e delimitato da pratiche anticoncorrenziali messe in atto dagli operatori di tutta Europa che, come per la telefonia, utilizzano contratti contenenti norme affatto chiare e trasparenti.
La Berec (Body of European Regulators for Electronic Communications) ha reso noto un rapporto sulla gestione del traffico risultante dai comportamenti degli operatori europei di telecomunicazioni nei confronti degli utenti.
L'aveva chiesto un anno fa la commissaria Neelie Kroes e i risultati confermano che la possibilità di accedere ai contenuti web sono minacciati da tempo dai comportamenti discriminatori puntualmente perpetrati a danno degli utenti dai gestori europei.

Quello che si augura la commissaria è di poter assicurare agli utenti il pieno accesso ad Internet e non un accesso limitato ed insufficiente o, peggio ancora, filtrato dalla discrezione degli operatori.
Ma non vuole intervenire sul mercato prima di aver avuto un quadro chiaro di quale sia la situazione attuale. Da qui il rapporto di cui abbiamo parlato all'inizio.

Insomma, dopo decenni di Internet e di Rete e di Web, siamo ancora a questo livello di controlli e verifiche e nel frattempo gli operatori hanno gestito il mercato come meglio credevano e garantendosi il loro bel tornaconto.
Brrr!!!! Ovunque ti giri c'è del marcio.

Ma noi continuiamo a credere che sia la fine di certe consuetudini ed è proprio  per questo sta venendo fuori tutto il marciume. Altrimenti...cosa ripulire?
Officine Editoriali continua a seguire i comportamenti attorno alla rete.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

lunedì 21 maggio 2012

La crisi del Diritto d'Autore. Report dal Convegno di Cosenza del 17 Maggio 2012.

Eravamo curiosi di sapere come era andato a finire il convegno dello scorso 17 maggio sulla Crisi del Diritto d'Autore svoltosi a Cosenza presso l'Università della Calabria e organizzato dallo staff dell'Avv. Angelo Greco che si occupa della materia da diverso tempo e ne è appassionato.
Con lui erano presenti Fulvio Sarzana, Guido Scorza, il giudice Francione, anche loro a vario titolo, meritevoli di essere ascoltati come esperti su un argomento del genere.

Perciò abbiamo seguito il sito dell'Avv. Greco, www.laleggepertutti.it dove è possibile anche visionare il video di una intervista fatta da una TV locale (Spazio Libero) allo stesso Greco e all'Avv. Fulvio Sarzana.
Devo dire che sia l'articolo che il video sono stati estremamente interessanti, tra metafore ed esempi calzanti sono state esposte con semplicità le varie problematiche, i nuovi requisiti e le possibili soluzioni.
Che hanno riguardato soprattutto l'adeguamento della normativa. Una normativa che risale al 1882, anno in cui fu istituita la SIAE e che, vuoi o non vuoi e senza troppo girarci intorno, necessiterebbe di aggiornamenti alla luce delle nuove tecnologie.
Tecnologie che i nostri legislatori sembrano non capire e particolarmente non recepire, nonostante loro stessi e i loro istituti o dicasteri siano informatizzati e digitalizzati, addirittura con leggi e normative anche piuttosto recenti.

Dunque si parla della informatizzazione e della digitalizzazione, quindi della rete, come di qualcosa di imprescindibile e quasi vitale. Non potremmo vivere oggi senza la rete, senza Internet. Ci siamo mai chiesti come faremmo a lavorare? Non è una stupidaggine.
Ma la rete, oltre che essere ormai indispensabile è sfuggente. Tutto circola in rete e questo tutto si comporta praticamente come il gas, penetra dappertutto e non si può contenere, non si può ingabbiare.
E gli utenti poi sono tantissimi...milioni di persone che a livello globale si scambiano opinioni e ognuno dice la sua. Dunque non potendo perseguire ognuno di questi milioni di persone, inizialmente si è pensato di perseguire gli ISP, coloro che garantiscono una connessione Internet
Ma anche qui l'impresa risulta abbastanza difficile e, diciamolo, anche abbastanza ridicola visto che costoro sono in grado di spostarsi, detto fatto, in qualsiasi parte del mondo, anche pagando profumatamente. Ma, si sa, il gioco vale la candela.

Lo stesso dicasi con il diritto d'autore e, manco a dirlo, qui i più restii a muoversi verso soluzioni più aperte e di condivisione, sono coloro che hanno da sempre detenuto il potere sui diritti d'autore.
Non vogliamo ripeterci su questo. Ormai il pensiero di Officine Editoriali è abbastanza chiaro e delineato. 
E' impossibile pensare di utilizzare le nuove e incredibili tecnologie senza mettere in discussione quanto finora ha rappresentato una rendita. 
Il mondo corre veloce ed è strano che a non capirlo siano proprio quelle categorie preposte a divulgare e diffondere la cultura in tutti i suoi aspetti (anche quello tecnologico). Purtroppo quando parliamo di profitti, vengono a frantumarsi un pò tutti i principi e i buoni propositi e la cultura va a farsi friggere.
Continuate a seguire Officine Editoriali se volete continuare a rimanere aggiornati.

lunedì 7 maggio 2012

Navigare è un diritto umano

Invece no! "E' solo tecnologia quindi può essere solo un mezzo e non un fine" Lo sostiene Vinton Cerf, uno dei pionieri di Internet
E noi apprendiamo questa notizia da un articolo di Arturo Di Corinto apparso sul E-il mensile (il mensile di Emergency) dello scorso Marzo.

Ma come si fa a sostenere una cosa simile quando attraverso Internet anche le popolazioni più remote e più povere riescono ad essere raggiunte e riescono a raggiungere? 
Come possiamo non chiamarlo un diritto umano quando attraverso questo strumento possiamo informarci, comunicare, svolgere le nostre attività basilari e quelle lavorative?
Come possiamo non riconoscere che attraverso questo mezzo fantastico siamo riusciti a raggiungere il mondo in tempo reale e a comunicare con qualcuno all'altro capo del mondo immaginando che sia qui con noi proprio ora?

Non è un diritto umano questo? 
E che dire di quelle donne che lavorano via Internet ricevendo per email i loro ordinativi? 
E di tutti i negozi virtuali (ma nemmeno tanto) che hanno preso forma (forma!?) sulla rete permettendo a molti di svolgere un lavoro al quale altrimenti non avrebbero potuto accedere?
Sono tutti interrogativi sui quali dovremmo riflettere qualche volta. L'importanza della rete nella nostra vita ormai travalica qualsiasi immaginazione.
Officine Editoriali vive sulla rete e si alimenta della rete e di tutte le informazioni che recepisce attraverso di essa. Non potrebbe esistere altrimenti. 
Perciò difenderemo sempre questo che noi consideriamo un diritto umano imprescindibile.
E affermiamo con forza che è un nostro diritto come lo è di tutti.

Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati sulle nostre future attività.

lunedì 23 aprile 2012

Forze potenti minacciano la libertà del web

Non è difficile ipotizzarlo visto come sta andando il mondo e come in pochi pretendano di governarlo, dalla finanza alla rete. 
Ci provano già ora i governi vari e i regimi totalitari ci riescono, naturalmente. 
Anche in Italia ci hanno provato in vari e varie volte. 
Il popolo del web si è ribellato con forza e per ora sembrano rientrate tutte le idee velleitarie fin qui sfoggiate.

Ma la denuncia arriva nientedimeno che da Sergey Brin, co-fondatore insieme a Larry Page, di Google il quale sostiene che i principi di apertura e di accesso universale che hanno contraddistinto la creazione di Internet tre decenni fa sono seriamente minacciati come non mai e che  loro non avrebbero potuto creare il loro motore di ricerca se ci fosse stato Facebook a dominare. 
Inoltre avverte che "...esistono forze molto potenti contro Internet aperto in tutto il mondo..." e aggiunge "...Sono molto più preoccupato di quanto non lo sia mai stato...."
Brin continua affermando che la libertà di Internet è minacciata da una combinazione tra i governi che cercano di controllare l'accesso a Internet e le comunicazioni dei loro cittadini in maniera sempre crescente, l'industria dello spettacolo che cerca di favorire leggi per bloccare i siti pirati e Facebook e la Apple che cercano di ingabbiare e limitare gli accessi controllando i software e i contenuti all'interno delle loro piattaforme.
E questa ultima dichiarazione però lascia un attimo perplessi e sorge il dubbio che Brin stia cercando di sminuire Facebook visto che è prossima ad entrare in borsa.
Anche perché, come scrive Emily Bell sul Guardian, Google non è mai stata proprio quel che si dice una azienda aperta e trasparente. Anzi sostiene che la minaccia più seria al web viene "...da quei piccoli e ricchissimi imprenditori, ferocemente attaccati ai profitti personali, che prendono decisioni poco chiare e creano sistemi opachi dai quali tutti noi dipendiamo sempre di più."

Anche in Officine Editoriali siamo preoccupati e siamo consapevoli dell'importanza che rappresenta Internet e la rete per ognuno di noi.  
Un valore inestimabile per la nostra libertà personale anche se così siamo tutti più facilmente soggetti a controlli. 
Ma la possibilità di poter comunicare in tempo reale con tutto il mondo è qualcosa di impagabile e che tutti dovremmo apprezzare.
Continuate a seguire Officine Editoriali che è sempre molto attenta a tutte le notizie che giungono sulla rete e dalla rete.
Vi terremo aggiornati anche sul lavoro che stiamo preparando per iniziare le attività di Officine Editoriali.

martedì 10 aprile 2012

Gli editori e il Diritto d'Autore

In altri precedenti post abbiamo toccato questo argomento e sempre per prendere posizione contro qualsivoglia tentativo di difendere i propri interessi mascherandosi da paladini contro la pirateria digitale. 
Così è nato il DRM, Digital Rights Management, una sorta di gradino contro cui si imbattono solo i lettori seri che acquistano ebook protetti in questo modo e contro il quale, invece, i famosi pirati hanno già capito come fare per aggirarlo e già, effettivamente, lo fanno in pochissimi minuti. 
Basta addirittura fare un giro sulla rete per incappare facilmente in programmi che detronizzano le tanto pubblicizzate facoltà di protezione di questo sistema.

Tutti gli editori, in attesa di comprendere meglio il mercato digitale, hanno adottato il sistema di protezione DRM
Tutti tranne uno. Hachette, casa editrice francese viene allo scoperto rinunciando al DRM e spiegandone i motivi attraverso la sua portavoce Maja Thomas.

Officine Editoriali ha prestato e continua a prestare attenzione allo svolgersi di discussioni sul tema attraverso i vari articoli apparsi e che appaiono soprattutto sulla rete e si è documentata sulle possibilità e i modi di proteggere gli autori soprattutto.
Per questo motivo, ha deciso che per le sue opere adotterà le licenze Creative Commons in una delle loro sei possibili versioni in accordo con gli autori.

Per saperne di più, continuate a seguirci su questo blog. 
Fra poco sarà disponibile il sito ufficiale di Officine Editoriali sul quale verrà dirottato anche questo blog.

giovedì 22 marzo 2012

Cosa si trama ancora contro la rete?

Che sia a livello nazionale o internazionale sembra che tutti perseguano lo stesso scopo e temano le stesse cose. 
Per tutti intendo coloro che sono preposti a legiferare e a decidere di certi nuovi comportamenti che sfuggono al loro "controllo", perché alla fine tutti vogliono controllare tutto.
E naturalmente a livello nazionale si tenta di farlo con certi subdoli tentativi di aggirare le regole e affidando addirittura il potere di legiferare ad enti estranei a tale compito. 
Quindi siamo ormai a livello di "costituzione creativa "letteralmente.
Lo spiega molto bene Guido Scorza su Il Fatto Quotidiano di oggi dove si parla del tentativo di permettere ad Agcom di ordinare la rimozione dei contenuti ai gestori di siti addirittura potendo indirizzare analogo ordine ai service provider che rendono possibile tale contenuto.

Io non so perché ci sia il terrore dei contenuti. 
Sembra proprio strano che oggi, con la tecnologia arrivata davvero a livelli altissimi, si assista a questi tentativi di vietare, proibire, "silenziare" con mezzi così spiccioli, dopotutto. 
La tecnologia può essere usata da tutti e mette tutto e tutti in condizioni chiare e trasparenti. 
Cosa che forse può dar fastidio.  

Officine Editoriali difende la rete e la sua libertà. 
Perché  solo attraverso la rete Officine Editoriali può gridare e far sentire la sua voce. 

Continua a seguire le attività di Officine Editoriali che in questo momento sono ancora nella fase iniziale di raccolta del denaro.
Speriamo di chiudere il tutto nel giro di una o due settimane ancora quindi potremo iniziare davvero il lavoro.

Continuiamo e continueremo a ringraziare tutti i sottoscrittori del nostro progetto che sul sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com hanno permesso che tutto questo succedesse.

martedì 20 marzo 2012

Dove lavoro? Ovunque!

Sempre più persone decidono di lavorare da una postazione Internet ed avere la possibilità così di poter lavorare ovunque nel mondo ci sia una connessione di rete.
Così cambiano radicalmente la loro vita e in meglio, ovviamente. 

Su questo post ad opera dei Nomadi Digitali è spiegato molto bene e devo dire, l'invidia c'è, anche se è una invidia positiva nel senso che sì, li invidio ma sono contenta se hanno raggiunto la loro felicità e lo stare bene che è lo scopo per cui qualsiasi essere umano esiste e vive su questa Terra.

Anche Officine Editoriali ci potrebbe permettere di lavorare ovunque purché ci sia una connessione Internet.
E questo potrebbe essere uno degli obiettivi di Officine Editoriali. Girare il mondo senza fermarsi da nessuna parte ma vivendo dappertutto. I nuovi nomadi grazie ad Internet.

Quante cose in divenire con un progetto grande e i mezzi ancora piccoli. Ma sognare non è vietato e non ci si paga nessuna tassa sopra. E tutto comincia da un sogno, da una idea. Senza l'idea......niente futuro.
Tutti quelli che hanno fatto qualcosa hanno cominciato da una idea.

Io difendo l'idea di Officine Editoriali e insieme a me la difendono tutte le persone che hanno partecipato alla raccolta fondi prenotando consapevolmente le quote per questo progetto. Raccolta fondi conclusasi con successo.

Ora si sta lavorando ad organizzare il versamento delle quote per raccogliere il denaro ed iniziare il lavoro vero e proprio. 
Lavoro che parallelamente ha cominciato a prendere forma. 
Si sta cercando di capire come costruire il sito. 
Si stanno raccogliendo i contenuti per editare tre ebook.
Stiamo perfezionando e convertendo il primo ebook che è già pronto per inserirlo sul nuovo sito non appena sarà disponibile.

Il lavoro diventa sempre più impegnativo ma la soddisfazione è veramente tanta.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog dal quale saprete anche quando sarà pronto il nuovo sito.

giovedì 19 gennaio 2012

Il significato di Self-Publishing per Officine Editoriali / The meaning of Self-Publishing for Officine Editoriali


Prima di iniziare le nostre attività di business, chiariamo brevemente cosa vuol dire per Officine Editoriali il termine Self-Publishing.
Premesso che il termine risulta difficile da inquadrare anche per gli addetti al settore per l'uso distorto che normalmente se ne fa, bisogna riconoscere che la confusione è generata anche dalle case editrici che, per non perdere metri, cercano di coinvolgere il Self-Publishing nel loro business senza spiegare cosa intendono per Self-Publishing.
Perché se vogliamo tradurre il termine dalla lingua anglosassone, salta subito all'occhio che “Auto pubblicazione” potrebbe essere in contraddizione con “Casa Editrice”.
Naturalmente il chiarimento è iniziato sulla rete e tra gli addetti al settore che aspettano di capire come si muoveranno in tal senso le maggiori case editrici.
Qui invece vogliamo affermare e chiarire le intenzioni di Officine Editoriali.
Diciamo pure che negli Stati Uniti, i Self-Publisher, gli autori che si auto pubblicano, sono dei veri e propri imprenditori. Hanno rapporti di lavoro con i grafici per le copertine, con coloro che fanno editing, con le vendite e i pagamenti.
Ciò che intende Officine Editoriali quando parla di Self-Publishing, è la creazione di una sezione, nel sito, in cui l'autore può inserire il suo lavoro per la divulgazione e la vendita.
Ci sarà una previa valutazione da parte di Officine Editoriali per ovvie ragioni (evitare testi e immagini non consone) e quindi l'opera verrà inserita nel catalogo, nella sezione apposita Self-Publishing.
I lettori valuteranno loro stessi l'opera e stileranno una classifica. In questo senso non ci saranno intermediari a giudicare se l'opera è degna di un best seller o meno.
Officine Editoriali sarà un veicolo per gli autori che vorranno auto pubblicarsi. In questo modo sosterranno meno spese.
Volendo dedicare una parte del sito a questo nuovo modo di pubblicare e pubblicarsi, era doveroso che Officine Editoriali chiarisse cosa intende fare allocando risorse a una sezione di questo tipo.
Officine Editoriali è una casa editrice digitale in embrione.
Se pensi che sia giusto farla nascere e crescere, sostieni il suo progetto visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le tue quote.
Grazie per la tua collaborazione!


Before starting our business, let's clarify briefly what it means for Officine Editoriali the term Self-Publishing.
Given that he term is difficult to pin down even for the sector operators for the distorted use that is normally done, we must recognize that the confusion is also generated by the publishers that in order not to lose meters, try to engage in the Self-Publishing their business without explain what they mean for Self-Publishing.
Because if we want to really interpret the word from English-speaking, we can clearly see that “Self-Publishing” may be in conflict with “Publishing House”.
Of course the clarification is begun on the network and among the sector operators which are waiting to understand how the major publishing house will move in this sense.
Here instead we want to affirm and clarify the intentions of Officine Editoriali.
Let's say that in the United States the Self-Publishers, that are the authors who self publish, are real businessmen. They have working relationship with the graphics for the cover, with editors, with the sales and payments.
What that Officine Editoriali means when it speaks of Self-Publishing, is the creation of a section in the site where the authors can put their work for the dissemination and sale.
There will be a previous evaluation by Officine Editoriali for abvious reasons (to avoid text and images not consonant) and then the work will be included in the catalog, in the dedicated Self-Publishing section.
The readers will evaluate themselves the work and draw up a ranking. In this sense there will be no intermediaries to judge if the work is worthy of a best seller or not.
Officine Editoriali will be a vehicle for authors who want to self publish. In this way, they will support less expenses.
Wanting to devote part of the site to this new way to publish and Self-Publish, it was imperative that Officine Editoriali clarified what it means to do allocating resources to a section of this kind.
Officine Editoriali is a digital publishing house in embryo.
If you think it's right to make it born and grow, support its project by visiting the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and consciously booking your quotas.
Thanks for your collaboration!

mercoledì 16 novembre 2011

Alcune idee di Officine Editoriali / Some ideas of Officineeditoriali


Officine Editoriali è in bozza ma le idee, già tante prima di iniziare, aumentano di giorno in giorno e pensiamo di poter costruire una bella attività che porti soddisfazione a coloro che vi prendono parte e a coloro che ne usufruiscono.
L’idea portante che ha dato il via al progetto è, naturalmente, quella di utilizzare come autori degli e-book persone svantaggiate supportate da scrittori professionisti.
Poi abbiamo pensato ai laboratori di scrittura come strumento a disposizione degli autori e degli scrittori che li supportano. In questo modo, diventeranno autori attivi. Un fatto, questo, che va oltre il semplice atto di raccontare una storia, seppur la loro storia personale e vissuta.
Poi abbiamo pensato ai laboratori di scrittura aperti anche ad un pubblico estraneo al circuito guida della casa editrice.
Poi abbiamo pensato ad un premio letterario digitale sponsorizzato da svolgersi interamente via web ma con tanto di premio concreto. Abbiamo pensato ad un premio in denaro.
E abbiamo anche pensato a costituire un circolo di scrittura collettiva per coinvolgere tutti i navigatori della rete. Attraverso questa attività nasceranno ulteriori e-book che Officine Editoriali editerà.
Con questo vogliamo rendere Officine Editoriali una vera officina, un vero laboratorio dove nascono e crescono idee e sogni.
In questo, sono coinvolti fin da ora tutti coloro che già ci seguono sul web attraverso questo sito.
Suggerite! Perché i vostri suggerimenti sono preziosi.
Rendiamo tutto questo possibile visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le nostre quote.


Officine Editoriali is in draft form but the ideas, already many before starting, increasing day by day and we think we can build up a good activity that bring satisfaction to those who participate and who will use it.
The main idea that launched the project is, of course, to use as authors of e-books disadvantaged people supported by professional writers.
Then we thought of writing workshops as a tool available for authors and writers who support them. In this way, they will become active authors. A fact, this, which is beyond the simple act of telling a story, even if their personal history and experienced.
Then we thought of writing workshops open also to people outside to the driver circuit of the publishing house.
Then we thought about a sponsored digital literary award conducted entirely via web but with a concrete award . We thought of a cash award.
And we also thought to set up a club of collective writing to involve all the surfers. Through this activity will born more e-book that Officine Editoriali will edit.
Doing so, we want to make Officine Editoriali a real factory, a real laboratory where ideas and dreams born and grow.
In this are involved since now all those who already follow us on the web through this site.
Suggest! Because your feedback is valuable.
Let’s make all this possible by visiting the popular subscription site www.produzionidalbasso.com and consciously booking our quotas.