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martedì 7 agosto 2012

Vince l'ebook anche nel Regno Unito

A distanza di poco più di un anno dall'annuncio di Amazon sulle vendite digitali maggiori di quelle cartacee negli Stati Uniti, arriva lo stesso annuncio, sempre da parte della compagnia di Jeff Bezos relativo stavolta al mercato digitale del Regno Unito
Dove su ogni 100 copie di libri cartacei venduti, corrispondono 114 copie di ebook. Non male.
Se facciamo due conti, o se facciamo attenzione a ciò che dicono gli "esperti", quelli che seguono questo mercato da tanto tempo, dai suoi albori, tempo tre anni e anche in Italia le vendite degli ebook supereranno quelle dei libri di carta.

Noi non abbiamo dubbi in proposito anche se ci sembrano un tantino azzardati i tre anni...nel senso che ci sembrano pochi, per la verità. 
E' vero, e questo nemmeno lo mettiamo minimamente in dubbio, che il mercato del digitale  registra ormai da qualche anno una crescita esponenziale ma è anche vero che siamo in Italia. Un mercato che cresce lentamente. In questo caso nemmeno per colpa sua ma di chi lo monitora e lo manipola anche.

Cresce dunque il mercato degli ebook ma cresce anche, come afferma Jorrit Van der Meulen, vicepresidente di Kindle Europa, il mercato del libro cartaceo.
E questo, naturalmente, non può che farci piacere. Perché vorrebbe dire che l'editoria cresce. Notizia in controtendenza con quanto si legge in questi giorni sulle case editrici in difficoltà.

Va da sé che qui parliamo dei numeri di Amazon e, onestamente, non so se Amazon faccia testo relativamente al mercato globale o se invece non faccia tendenza e piuttosto indirizzi il mercato.

Potete approfondire l'argomento a questo link ma di fatto rimangono i numeri a testimoniare un mercato nuovo e ancora misterioso per tanti versi.

Officine Editoriali vi segnalerà sempre temi del genere e vi terrà informati.
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mercoledì 30 maggio 2012

La Rete a metà

Molti sostengono che l'accesso ai contenuti della rete è in realtà limitato e delimitato da pratiche anticoncorrenziali messe in atto dagli operatori di tutta Europa che, come per la telefonia, utilizzano contratti contenenti norme affatto chiare e trasparenti.
La Berec (Body of European Regulators for Electronic Communications) ha reso noto un rapporto sulla gestione del traffico risultante dai comportamenti degli operatori europei di telecomunicazioni nei confronti degli utenti.
L'aveva chiesto un anno fa la commissaria Neelie Kroes e i risultati confermano che la possibilità di accedere ai contenuti web sono minacciati da tempo dai comportamenti discriminatori puntualmente perpetrati a danno degli utenti dai gestori europei.

Quello che si augura la commissaria è di poter assicurare agli utenti il pieno accesso ad Internet e non un accesso limitato ed insufficiente o, peggio ancora, filtrato dalla discrezione degli operatori.
Ma non vuole intervenire sul mercato prima di aver avuto un quadro chiaro di quale sia la situazione attuale. Da qui il rapporto di cui abbiamo parlato all'inizio.

Insomma, dopo decenni di Internet e di Rete e di Web, siamo ancora a questo livello di controlli e verifiche e nel frattempo gli operatori hanno gestito il mercato come meglio credevano e garantendosi il loro bel tornaconto.
Brrr!!!! Ovunque ti giri c'è del marcio.

Ma noi continuiamo a credere che sia la fine di certe consuetudini ed è proprio  per questo sta venendo fuori tutto il marciume. Altrimenti...cosa ripulire?
Officine Editoriali continua a seguire i comportamenti attorno alla rete.
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