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martedì 3 luglio 2012

Una piattaforma per esistere nella rete

E' necessaria. E' fondamentale. Non possiamo pensare che inseriamo un nostro blog, un nostro sito, una nostra testimonianza o video su Internet e il giorno dopo il mondo ci conosce e vuole interagire con noi.
Non funziona per niente così. Così come nel mondo reale, anche sulla rete c'è bisogno di farsi conoscere e, se possibile, bisogna dedicare perfino più tempo ed energia.

Per piattaforma intendiamo proprio questo: una serie di azioni e di strategie atte a portarci all'attenzione del pubblico. 
Come molte parole oggi, anche questa, piattaforma, è abusata oltremodo. 
Sembra quasi che quando non sappiamo cosa dire la parola piattaforma ci salvi da eventuali impasse e disagi.

Perciò la piattaforma è un concetto e, anzi, uno dei più difficili da comprendere proprio perché ognuno lo definisce in maniera un pò differente.
Una buona piattaforma comprende la visibilità (chi siamo? chi conosce il nostro lavoro? dove è presente il nostro lavoro? quante persone lo vedono? come si propaga? Dove si propaga? chi influenza? ecc); l'autorità (la nostra credibilità, le nostre credenziali); la dimostrazione di ciò che raggiungiamo,  mostrare dove creiamo un impatto e dare prova del nostro impegno in termini quantitativi (la mole delle nostre email newsletter list, il traffico web, i commenti sul blog) e in termini qualitativi (il profilo dei nostri feedback ecc.); il seguito del nostro target (dobbiamo cercare di essere visibili per il nostro target più appropriato riguardo a ciò che intendiamo vendere).

Ricordiamoci che una piattaforma NON è una autopromozione, NON è vendere duramente, NON è annoiare la gente, NON è essere estroversi, NON è qualcosa che creiamo dall'oggi al domani, NON è qualcosa che possiamo comprare, NON è nemmeno un evento una tantum.
Dunque non è che possiamo improvvisarla e non possiamo non prendercene cura praticamente quotidianamente.
E' un lavoro che va curato minuto dopo minuto ma alla fine darà i suoi risultati.

Se volete maggiori informazioni potete leggere l'articolo intero di Jane Friedman dal quale sono stati tratti questi suggerimenti.
Costruire la nostra personale piattaforma ci permetterà di esistere sulla rete e di restarci contribuendo alla soddisfazione di chi ci segue.

Officine Editoriali ha individuato il suo target e intende offrire un lavoro il più qualitativo possibile.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

lunedì 23 aprile 2012

Forze potenti minacciano la libertà del web

Non è difficile ipotizzarlo visto come sta andando il mondo e come in pochi pretendano di governarlo, dalla finanza alla rete. 
Ci provano già ora i governi vari e i regimi totalitari ci riescono, naturalmente. 
Anche in Italia ci hanno provato in vari e varie volte. 
Il popolo del web si è ribellato con forza e per ora sembrano rientrate tutte le idee velleitarie fin qui sfoggiate.

Ma la denuncia arriva nientedimeno che da Sergey Brin, co-fondatore insieme a Larry Page, di Google il quale sostiene che i principi di apertura e di accesso universale che hanno contraddistinto la creazione di Internet tre decenni fa sono seriamente minacciati come non mai e che  loro non avrebbero potuto creare il loro motore di ricerca se ci fosse stato Facebook a dominare. 
Inoltre avverte che "...esistono forze molto potenti contro Internet aperto in tutto il mondo..." e aggiunge "...Sono molto più preoccupato di quanto non lo sia mai stato...."
Brin continua affermando che la libertà di Internet è minacciata da una combinazione tra i governi che cercano di controllare l'accesso a Internet e le comunicazioni dei loro cittadini in maniera sempre crescente, l'industria dello spettacolo che cerca di favorire leggi per bloccare i siti pirati e Facebook e la Apple che cercano di ingabbiare e limitare gli accessi controllando i software e i contenuti all'interno delle loro piattaforme.
E questa ultima dichiarazione però lascia un attimo perplessi e sorge il dubbio che Brin stia cercando di sminuire Facebook visto che è prossima ad entrare in borsa.
Anche perché, come scrive Emily Bell sul Guardian, Google non è mai stata proprio quel che si dice una azienda aperta e trasparente. Anzi sostiene che la minaccia più seria al web viene "...da quei piccoli e ricchissimi imprenditori, ferocemente attaccati ai profitti personali, che prendono decisioni poco chiare e creano sistemi opachi dai quali tutti noi dipendiamo sempre di più."

Anche in Officine Editoriali siamo preoccupati e siamo consapevoli dell'importanza che rappresenta Internet e la rete per ognuno di noi.  
Un valore inestimabile per la nostra libertà personale anche se così siamo tutti più facilmente soggetti a controlli. 
Ma la possibilità di poter comunicare in tempo reale con tutto il mondo è qualcosa di impagabile e che tutti dovremmo apprezzare.
Continuate a seguire Officine Editoriali che è sempre molto attenta a tutte le notizie che giungono sulla rete e dalla rete.
Vi terremo aggiornati anche sul lavoro che stiamo preparando per iniziare le attività di Officine Editoriali.