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lunedì 23 luglio 2012

Vale la pena riparlare dei finanziamenti pubblici

E anche stavolta ci facciamo aiutare dal post di Guido Scorza su Il Fatto Quotidiano di oggi dove menziona il sito di Opencoesione che ci è sembrato veramente, veramente interessante.

Tante volte noi di Officine Editoriali abbiamo toccato questo tema dei finanziamenti pubblici proprio perché siamo stati vittime del rifiuto e ci siamo dovuti rivolgere alla raccolta fondi dal basso, al crowdfunding, cosiddetto.
E lo abbiamo fatto anche volentieri perché abbiamo sempre sostenuto che il nostro sarebbe stato un finanziamento consapevole. 
Sempre soldi pubblici, ovviamente (i tuoi) ma erogati a ragion veduta. Vuoi perché il progetto ti piaceva, vuoi perché una tua amica tentava di uscire dalla spirale e ti andava di aiutarla, hai pensato che lo meritasse.

Ora Officine Editoriali prende il volo....ma possiamo ben dire con gran fatica. Ma proprio una fatica immensa.
E poi scopri che, su indicazione altrui, esiste un sito voluto dal Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca per maggiore trasparenza sui soldi pubblici che vengono erogati alle imprese e non solo. 
Anzi, lo definiscono "il primo portale sull'attuazione degli investimenti programmati nel ciclo 2007-2013 da Regioni e amministrazioni centrali dello Stato con le risorse per la coesione. I dati sono pubblicati perché i cittadini possano valutare se i progetti corrispondono ai loro bisogni e se le risorse vengono impegnate in modo efficace." 
Wow!!!! Accidenti!!! Peccato che sembri già tutto molto complicato, a partire da questa presentazione, dal ministro (Ministro per la coesione territoriale...ma non dovevamo semplificare?) e anche, soprattutto, perché quando vai a fare un giro sul portale ti accorgi che non è tutto così chiaro e trasparente. 
Risultano degli assegnatari classificati come "individuo" e non si capisce bene a cosa o a chi siano ricollegabili...questi individui.

Sarebbe da ridere se non fosse così drammaticamente reale...perché quando leggi queste cose sei anche tentato di pensare  che qualcuno stia facendo uno scherzo tanto è surreale e incredibile la faccenda. 
Ma invece è tutto vero. Soprattutto perché a Officine Editoriali sono stati rifiutati 5.000 euro (cinquemila euro...scriviamolo anche in lettere per essere più chiari) proprio dalla Regione. Fantastico! Veramente fantastico!

Officine Editoriali continuerà ad informarsi su queste argomentazioni.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

venerdì 20 luglio 2012

AGCOM...dopo le nomine vuoto di potere

Dopo le tanto discusse nomine all'Agcom, in realtà non esiste ancora un'Autorità che funzioni, nonostante le imposizioni dell'Unione Europea di averne una. 

Manca la firma del Presidente della Repubblica sul decreto di nomina e dunque, dallo scorso 14 luglio, essendo scaduta anche la proroga di sessanta giorni decretata dal Consiglio di Stato, non esiste di fatto nessuna attività riconducibile all'Autorità per le Comunicazioni anche perché qualsiasi atto sarebbe, allo stato attuale, illegittimo.

Nel frattempo si consumano decisioni a dir poco discutibili o, meglio, fin troppo prevedibili. 
Accade così che il Ministero dello Sviluppo Economico assegni le frequenze alle solite emittenti televisive per i prossimi venti anni, che si affrettino le discussioni sulle intercettazioni, che il Governo vari la nuova disciplina sull'editoria e che, purtroppo, restino impantanati i provvedimenti per l'Italia Digitale che già da ora, nasce in confusione di attribuzioni di ruoli e poteri.
Per i dettagli potete leggere qui.

La situazione è davvero grave ma, ancora una volta, si confida sull'incapacità o sull'impossibilità dei cittadini di comprendere tutto e nei particolari.

Ci stupiamo ancora però, e di questo ci perdonerete, che anche questo governo sul quale, diciamo la verità, riponevamo una certa dose di fiducia, attraverso il quale ci eravamo illusi di vedere una luce di trasparenza, efficienza, onestà soprattutto ci abbia disatteso per l'ennesima volta.

Dunque noi di Officine Editoriali torniamo a ripetere che ogni giorno viene attentata la nostra libertà e la democrazia perde un pezzo, salvo poi ritrovarlo completamente compromesso.

Officine Editoriali continuerà a tenervi informati su queste situazioni al confine tra legale e illegale.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati. E' fondamentale per la nostra libertà.

lunedì 4 giugno 2012

Ebook: dove siamo arrivati?

Ci eravamo fermati alla fine del 2011, anche se vari articoli ed eventi ci avevano dato un'idea della strada che si stava percorrendo.
La fine del 2011, segnatamente il Natale 2011, ha impresso un'accelerazione al mercato degli ebook (parliamo dell'Italia naturalmente visto che oltre oceano le cose vanno diversamente già da diverso tempo) con l'avvento del Kindle del quale se ne sono venduti cifre considerevoli.
Poi abbiamo avuto l'evento IfBookThen a Milano nel Febbraio del 2012
Poi il Salone del Libro di Torino lo scorso Maggio.
E, a parte IfBookThen che si occupa proprio del mercato degli ebook anche a livello internazionale, l'evento di Torino ha segnato o, meglio, ha voluto segnare e sottolineare con lo slogan "La primavera digitale" il fatto che ormai non si può più fare a meno di considerare il mercato degli ebook come una realtà che sempre di più prende strada, che gli editori lo vogliano o no.

Tra qualche giorno (inizierà il 6 Giugno e terminerà il 10) si aprirà il Primo Festival della Letteratura di Milano (al quale parteciperà anche Officine Editoriali) dove si parlerà senza dubbio di ebook e di mercato digitale e dove il virtuale si mischierà al reale.
Comunque, per darvi un'idea di cosa sia successo finora, possiamo analizzare questo grafico edito dall'AIE (Associazione Italiana Editori) che pubblica annualmente i quaderni di Giovanni Peresson sullo Stato dell'Editoria in Italia:
Sembra molto chiaro l'andamento a partire dal Gennaio del 2010 fino ad arrivare al Maggio del 2012.
Da qui è possibile capire anche cosa succederà a livello di incremento dello stesso mercato.
E' impossibile fermare questa tendenza. Non possiamo fare altro che accogliere con gioia le innovazioni anche in fatto di lettura e considerare semplicemente l'ebook come un libro da leggere tenendo in considerazione le dovute puntualizzazioni e, soprattutto, senza fare differenze tra il supporto di carta e quello digitale. Nel senso che vi esortiamo a pensare a due cose diverse. 
Il libro stampato è una cosa, l'ebook tutt'altra. L'ebook non è un libro di carta su supporto digitale. E' un ebook!
Officine Editoriali segue con molta attenzione il mercato digitale e il suo andamento.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali se volete rimanere aggiornati.

venerdì 4 maggio 2012

Ecco come procede

Vi teniamo aggiornati e vi comunichiamo a che punto siamo e come procedono i preparativi per l'inizio delle nostre attività.

  • Raccolta denaro quote prenotate praticamente terminata. Manca veramente poco. Siamo nell'ordine di qualche giorno.
  • Raccolta contenuti per pubblicazione ebook in avanzato stato lavori. Un ebook è praticamente terminato. Manca solo il perfezionamento di qualche dettaglio. Ce ne sono altri cinque circa praticamente pronti anch'essi. Sono solo di genere diverso e quindi faranno parte di una collana diversa del nostro catalogo. Ma sono pur sempre opere che editeremo e, anzi, molto interessanti. A tempo debito ne sarete informati. Ora è un pò prematuro. Abbiamo in cantiere altri due ebook  per dei quali siamo in fase di raccolta contenuti mentre per l'altro stiamo chiudendo l'editing ed è prossimo alla pubblicazione.
  • Nel frattempo, ci siamo informati molto bene sulla forma giuridica da dare alla nostra attività di casa editrice digitale e, forse ne sarete sorpresi, è stata la cosa che ha richiesto più tempo e più impegno. Non nascondo che a volte mi è venuta voglia di mollare visto l'accanimento con cui le nostre leggi, diciamo così, ti si parano davanti proprio per impedirti di fare qualsiasi cosa. E poi parlano di lavoro che non si trova. E anche quando te lo vuoi creare, tutto diventa super complicato....e meno male che esiste (o esisteva?) anche un Ministero...come si chiama? Ah! Ministero delle Semplificazioni...Bè! Mi viene da ridere, veramente, se non fosse che c'è di che piangere invece. 

Ad ogni modo sta ad ognuno di noi non rimanere vittime degli eventi e scegliere la cosa che più ci fa stare tranquilli e lavorare senza l'acqua alla gola.
Così abbiamo scelto inizialmente di operare come un'associazione culturale la qual cosa non dispiace per niente perché possiamo sviluppare ulteriori iniziative che renderanno Officine Editoriali più visibile.

Perciò possiamo ragionevolmente ammettere che nel giro di pochi giorni la nostra attività inizierà e ci faremo subito promotori di diverse iniziative. Quali siano ve lo lasciamo scoprire mano a mano. 
Seguite il nostro blog che presto diventerà un sito e fate il tifo per Officine Editoriali che sta per nascere ufficialmente. Nella nostra mente è nata da un pezzo ed è anche un pò cresciuta. Ne siamo orgogliosi e vorremmo condividere il nostro entusiasmo con chi pensa che stiamo facendo la cosa giusta.