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giovedì 12 luglio 2012

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ci risiamo con le nomine.

Stavolta parliamo della nomina a Direttore Generale per l'Agenzia per l'Italia Digitale
Direttore che deve essere nominato entro il prossimo 26 Luglio, a 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto (appunto, lo scorso 26 Giugno).
La figura deve essere selezionata tra soggetti di comprovata esperienza e qualità atti a ricoprire un ruolo del genere anche perché dovrà farsi carico di una struttura che ne ha incorporate tre (la DigitPA, l'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione e il Dipartimento per la digitalizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri). 
Dunque una figura anche in grado di organizzare e coordinarsi al meglio.

Di questa figura però pare non ci sia richiesta su nessun sito dei Ministeri coinvolti in questa operazione, che non sono pochi (Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della ricerca, dello Sviluppo Economico, per la Pubblica Amministrazione e della Semplificazione). 
E la domanda se la figura non sia stata già individuata diventa praticamente automatica dopo le ultime nomine dei vari garanti per i quali si sono sfrontatamente ignorate tutte le altre possibili candidature.

Ma perché arrabbiarsi? E' questo che andiamo dicendo da decenni, anzi...no...da ventenni. 
E forse è per questo che siamo arrivati a questo punto. 
Un punto in cui tutti accettano tutto e tutti si sentono legittimati ad ignorare le leggi, a "bypassarle", facendosi gioco degli altri, senza nessun timore, nemmeno di venire scoperti.
E' davvero triste. Indubbiamente. Benché continuiamo a pensare che le cose cambieranno. 
Certo che la svolta, solo qualche mese fa, sembrava epocale...salvo poi accorgersi amaramente che, a certi livelli, esiste solo il vantaggio personale e reciproco e certi "equilibri" non vanno messi in discussione, pena un futuro senza riconoscimenti.

Officine Editoriali continuerà ad occuparsi del tema delle nomine che, tra gli altri, è un argomento che indispettisce.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

giovedì 12 aprile 2012

Apple e gli editori d'accordo sui prezzi degli ebook.

Non tutti gli editori, naturalmente, ma alcuni tra i più noti. Parliamo di Hachette, Harper Collins, Macmillan e Penguin.
Il Dipartimento di Giustizia americano li accusa di aver fatto cartello con Apple per determinare il prezzo degli ebook a danno di Amazon e altri rivenditori e parla di "significative problematiche di antitrust".
Dunque Apple e gli editori avrebbero bloccato i prezzi all'origine invece di lasciare i rivenditori liberi di decidere il prezzo.
L'accordo prevede che gli editori stabiliscano i prezzi degli ebook sui quali Apple tratterrà il 30%. Non male, davvero!
L'accordo sarebbe stato siglato in concomitanza con l'uscita sul mercato del nuovo iPad.
Ma se ne parlava già prima ed è una diatriba che si trascina da un pò tanto che abbiamo avuto già modo di parlarvene su qualche post precedente.
Insomma, giochi scorretti a livelli altissimi. Perché anche Amazon non sembra essere immune da certe tentazioni e anche di questo abbiamo parlato su qualche post precedente.
Non è detto comunque che bisogna rimanere a livelli più bassi per evitare certe tentazioni. L'impressione è che arrivati a un certo punto ci si lasci travolgere e coinvolgere.
Officine Editoriali seguirà la sua mission sempre e avrà sempre chiari e presenti i valori su cui si basa il suo modo di lavorare e la sua filosofia.
Se questo dovesse venire meno, verrebbe meno lo scopo stesso di Officine Editoriali.
Seguite Officine Editoriali per sapere se ce la farà a rimanere fedele ai suoi principi.