Visualizzazione post con etichetta presidente. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta presidente. Mostra tutti i post

martedì 19 giugno 2012

ADI (Agenda Digitale Italiana)

Ma un pò io mi sento emozionata. Si sente nell'aria che forse stavolta si fa sul serio, dopo tanti bla bla bla  e niente di concreto.
ADI (Agenda Digitale Italiana). Cos'é e chi se ne occuperà? E' stata istituita il primo Marzo scorso (il Decreto Digitalia la istituzionalizzerà il prossimo fine Giugno) da una pletora di Ministri e di questa istituzione, che sostituirà la DigitPA e l'Agenzia per la Diffusione delle Tecnologie per l'Innovazione, se ne occuperà l'Agenzia Digitale di cui faranno parte 150 persone tra cui il Presidente che sarà scelto personalmente dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Sarà un altro bocconiano? Non ci voglio credere.

Fatto sta che l'invito del Commissario Europeo Neelie Kroes sembra essere stato finalmente recepito. 
Fino al 30 settembre si raccoglieranno perfino i suggerimenti dei cittadini e degli stakeholders e rimarrà comunque attivo, con tanto di discussioni,  l'Ideario.
La strategia italiana è di lungo respiro, da qui al 2020, ma ha fissato degli obiettivi intermedi a breve termine. Il Decreto Digitalia è uno di questi obiettivi e verrà presentato a fine Giugno
E' di notevole importanza la strategia Italiana per l'attuazione degli obiettivi definiti nella Comunicazione Europea all'interno della strategia EU2020.
Insomma, stavolta dovremmo uscire dal medioevo nel quale siamo ancora immersi a livello digitale...e forse non solo a quel livello.
Ecco perché i compiti in capo a questa Agenzia saranno importantissimi per uscire da questo momento, per riprendere fiducia, per rimanere con gli altri Paesi del mondo. Non possiamo permetterci di avere ritardi su questo tema, anche se molto ritardo è già stato accumulato.
L'Italia dovrà essere servita dalla rete e dalla fibra ottica e da qualsiasi luogo si dovrà poter avere accesso al digitale.
Non farnetico quando dico che solo con l'aiuto della tecnologia questo Paese potrà essere finalmente razionalizzato ma non solo perché così non ci saranno più sprechi e sperperi ma anche perché potremo lavorare da postazioni remote, risparmiando così le autovetture, il carburante, abbattendo il traffico e l'inquinamento.
Certo il 2020 è lontano e molto avremmo potuto già fare.

Officine Editoriali saluta con entusiasmo queste nuove intenzioni.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati. 
Ci aspettano giorni fantastici.

mercoledì 6 giugno 2012

E voilà gli altri nomi (per chi ancora non lo sapesse)

Per fare in fretta, vi rimando all'articolo di Guido Scorza, su Il Fatto Quotidiano, profondo conoscitore della materia nonché una persona che ha seguito con passione tutta la faccenda. Lui fa gli altri nomi. Ma non c'è nessuna sorpresa.

Per fare in fretta vi anticipo solo che i nomi sono stati calati tutti sul tavolo da PD, PDL, UDC, Lega, come fossero assi da giocare in una partita che si è rivelata squallida fin dall'inizio.
Ma sono sicura che sono cose ormai risaputissime.

E' meno risaputo, invece, che associazioni della società civile si stanno muovendo per fare ricorso al giudice amministrativo ed invalidare la votazione per poterla ripetere alla luce della meritocrazia, parola che questo governo usa e abusa. 
E' anche poco saputo che si pensa di ricorrere al Presidente della Repubblica con la specifica richiesta di non firmare una tale atto di ennesima mala politica.

Personalmente non credo che il Presidente non firmerà (nel senso che firmerà). 
Anche lui è un essere umano e ha i suoi bei difetti e mancanze. Ma staremo a vedere.

Confermo invece quanto vado sostenendo da un pò di tempo a questa parte su questo blog. 
Siamo sulla via del cambiamento radicale. 
Dite che non si vede? Tranquilli. Questi sono gli ultimi colpi di coda del gigante dai piedi d'argilla.
Continuate a seguire Officine Editoriali se volete rimanere aggiornati.

domenica 20 maggio 2012

Nomine Agcom. Terzo mondo.

Il mandato del Presidente Agcom uscente è scaduto lo scorso 8 Maggio ma ancora oggi non è dato sapere cosa succederà e chi saranno i nuovi membri. 
Nonostante tantissimi cittadini riunitisi nella Open Media Coalition richiedano procedimenti chiari e trasparenza.
Forse, come ha suggerito qualcuno, le elezioni amministrative appena passate e i ballottaggi odierni hanno consigliato al Governo che sarebbe stato meglio temporeggiare.

Ma in ogni caso, ritardi o non ritardi, ciò che chiedono i cittadini è maggiore trasparenza nelle nomine e, soprattutto, rivendicano il diritto di conoscenza. 
Chiedono insomma, di rendere pubbliche le procedure seguite per le nomine e i curricula dei candidati.
Esattamente come succede in Zambia e in Rwanda dove addirittura almeno due dei membri sono donne (impensabile da noi).

Ma basta anche non spostarsi troppo e rimanere in Europa, la quale ci chiede sempre qualcosa tranne in casi di vitale importanza per la democrazia di questo Paese. 
Basta arrivare in Gran Bretagna dove esiste un Commissario che, codice alla mano, garantisce che tutti i procedimenti di nomine pubbliche siano corretti, trasparenti e, soprattutto basati sulla meritocrazia.
La famosa meritocrazia di cui si è tanto parlato in Italia ma che non ha mai visto applicazione. 
A dire il vero, speravamo in qualcuno di diverso, soprattutto portatore di principi diversi,  ma pare che sia tutto rimasto agli stessi insufficienti livelli.

E poi, prendere esempio dallo Zambia...dal Rwanda....ma insomma...terzo mondo? Papuasia?
Ebbene sì e la domanda che dobbiamo porci è "Cosa ci aspetta ora? Come se la caveranno visto che questa settimana le elezioni saranno finite e dovranno pur decidersi?"
Sembrano domande cosmiche allo stato attuale dei fatti. Eppure la strada è tracciata e bisogna solo seguirla. E' una strada che porta davvero all'onestà, alla trasparenza, alla vera partecipazione. 
Anche se ora siamo costretti a partecipare per non farci soffocare e per non farci togliere i diritti che ci spettano.
Officine Editoriali seguirà questa vicenda attentamente.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e a rimanere aggiornati.

giovedì 26 aprile 2012

E così arrivò il Salone del Libro di Torino

Non immediatamente ma, insomma, mancano un paio di settimane ed è giusto cominciare a parlarne e a leggere  i primi articoli al riguardo.
Cosa che abbiamo fatto anche noi, spulciando i vari twitter che ci sono giunti e che sicuramente nei prossimi giorni si intensificheranno.

Abbiamo potuto mettere anche le mani sul programma (date un'occhiata se volete!) e nel leggerlo non abbiamo potuto nascondere un pò di rammarico per non essere lì anche noi, dopo essere stati invitati. 
Ma tant'è! Al momento della scadenza, non avevamo la somma sufficiente per iscriverci anzi, eravamo ancora in piena raccolta fondi.
A guardare bene comunque gli eventi della kermesse (perché sembra proprio che si tratti di questo tanto è pomposa la faccenda) ci avrebbero soverchiato. 
Certamente saremmo stati la casa editrice più piccola, ancora in gestazione praticamente e, quindi, invisibile.
Però certi nomi......il gotha degli scrittori nazionali ed internazionali.

La manifestazione verterà molto sul tema della letteratura digitale e delle trasformazioni che il digitale ha generato nello scrivere, nella lettura, nella comunicazione e addirittura nell'archiviazione e nel passaggio delle culture. 

Protagonisti internazionali della lettura digitale presenteranno i loro prodotti nell'ambito dell'evento "Book to the future". Assisteremo quindi alla presentazione da parte di Amazon del suo Kindle, di Nokia del suo Nokia Reading, di Sony del suo Prs-T1 (il lettore più leggero al mondo), di Trekstore dei suoi ereader con movie player e lettore di mp3 integrato.
Grandi ospiti internazionali, dunque, e grandi ospiti nazionali. Addirittura vi prenderà parte il ministro Anna Maria Cancellieri. E naturalmente dibattiti, dibattiti e dibattiti. Anche qui con molti famosi giornalisti.

E così Rolando Picchioni, Presidente del Salone del Libro, presenta la manifestazione con queste testuali parole "Presentiamo una grande rassegna, non un Salone....in cassa integrazione. Ma la più grande rassegna dedicata ai libri, tra le massime al mondo."
Ecco, mi viene da dire speriamo che sia una rassegna anche sui contenuti e non solo sui libri. Ed in ogni caso le parole di Picchioni mi sembrano purtroppo un pò fuori luogo, soprattutto in questo periodo. Non è carino snobbare la cassa integrazione, visto che molti vivono grazie a quella e non per sempre. Mi sembra un pò fuori moda il nostro Presidente. 
Purtroppo, quando le manifestazioni sono così grandi tutto ciò che ne fa parte si riconduce, come dire, a livello industriale, quasi dozzinale, se non fosse che parliamo di libri e che ognuno di noi mi auguro possa mantenere il suo personale discernimento. 
E in effetti, quella del libro è una industria, ahinoi! tanto che tutti vorrebbero scrivere ed esistono più scrittori o aspiranti tali che lettori. 
Certo l'industria, tra virgolette, del libro, in ogni caso, non muove un dito per cambiare questo stato di cose, così come non muove un dito per stabilire, senza influenze e spostando il suo focus da bassi tornaconti, il prezzo degli ebook che, secondo la mia personale, personalissima opinione, fa gioco (il loro, naturalmente) mantenere in un limbo, dove non si sa bene che pesci pigliare, ma dove il profitto è assicurato.
Seguite Officine Editoriali per rimanere informati anche sul Salone del Libro di Torino.

sabato 17 dicembre 2011

Open content e Diritti d’Autore / Open content and Copyright


Si continua a parlare molto, moltissimo dei Diritti di Autore e delle licenze Creative Commons.
Il 6 luglio 2011, l’AGCOM, l’Agenzia Garante nelle Comunicazioni, ha rilasciato la delibera sullo “Schema di regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica.”
Molti pensano che con questa delibera si metta in serio pericolo la sopravvivenza di interi siti servizi on line, di qualunque genere essi siano, in nome della tutela del diritto di autore.
D’altro canto, secondo il Presidente di Creative Commons, Joi Ito, dopo dieci anni di attività sono circa 400 milioni le opere rilasciate in rete con licenze CC.
Non sono stati quindi solo gli artisti a guadagnarne ma l’umanità tutta grazie al continuo arricchirsi della conoscenza come bene comune.
Noi di Officine Editoriali speriamo che anche in Italia si cominci a pensare più seriamente alle licenze Creative Commons e che si cominci a valutare che gli utenti possono beneficiare dei nostri contenuti e non già derubarli.
E’ una questione di aperture e di saper riconoscere che le cose cambiano in meglio.
Sarebbe meglio smetterla di difendere sempre il proprio orticello, precludendoci la possibilità di condividere e partecipare.
Se volete aiutarci e fare in modo che Officine Editoriali veda la luce, prenotate consapevolmente le vostre quote sul sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com.


We continue to talk very, very much of copyrights and Creative Commons licenses.
On 6 July 2011, AGCOM, the Agency Guarantor in Communications, issued the resolution on the “Outline of regulation on the protection of copyright on electronic communications network.”
Many think that this resolution could seriously endanger the survival of entire sites services on line, of whatever kind they are, in the name of the protection of copyright.
On the other hand, according to the President of Creative Commons, Joi Ito, after ten years of activity are about 400 million the works released in the network with the CC licenses.
Were not only artists to gain but the whole of humanity thanks to the continuous enrichment of knowledge as common good.
We of Officine Editoriali hope that also in Italy are starting to think more seriously of the Creative Commons licenses and are start considering that users can benefit from our content and not to rob them.
It’s a matter of openings and to recognize that things change for the better.
It would be better to stop defending always our own turf, precluding the ability to share and participate.
If you want to help us and make sure that Officine Editoriali see the light, consciously book your quotas on the popular subscription website www.produzionidalbasso.com.