Si continua a parlare molto,
moltissimo dei Diritti di Autore e delle licenze Creative Commons.
Il 6 luglio 2011, l’AGCOM, l’Agenzia
Garante nelle Comunicazioni, ha rilasciato la delibera sullo “Schema di
regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di
comunicazione elettronica.”
Molti pensano che con questa
delibera si metta in serio pericolo la sopravvivenza di interi siti servizi on line, di qualunque genere essi siano,
in nome della tutela del diritto di autore.
D’altro canto, secondo il
Presidente di Creative Commons, Joi Ito, dopo dieci anni di attività
sono circa 400 milioni le opere
rilasciate in rete con licenze CC.
Non sono stati quindi solo gli
artisti a guadagnarne ma l’umanità tutta grazie al continuo arricchirsi della
conoscenza come bene comune.
Noi di Officine Editoriali speriamo che anche in Italia si cominci a
pensare più seriamente alle licenze Creative
Commons e che si cominci a valutare che gli utenti possono beneficiare dei
nostri contenuti e non già derubarli.
E’ una questione di aperture e di
saper riconoscere che le cose cambiano in meglio.
Sarebbe meglio smetterla di
difendere sempre il proprio orticello, precludendoci la possibilità di
condividere e partecipare.
Se volete aiutarci e fare in modo
che Officine Editoriali veda la
luce, prenotate consapevolmente le vostre quote sul sito di sottoscrizione
popolare www.produzionidalbasso.com.
We continue to talk very, very much of copyrights
and Creative Commons licenses.
On 6 July 2011, AGCOM, the Agency Guarantor in
Communications, issued the resolution on the “Outline of regulation on the
protection of copyright on electronic communications network.”
Many think that this resolution could seriously
endanger the survival of entire sites services on line, of whatever kind they
are, in the name of the protection of copyright.
On the other hand, according to the President of
Creative Commons, Joi Ito, after ten
years of activity are about 400 million
the works released in the network with the CC licenses.
Were not only artists to gain but the whole of
humanity thanks to the continuous enrichment of knowledge as common good.
We of Officine
Editoriali hope that also in Italy are starting to think more
seriously of the Creative Commons licenses and are start considering that users
can benefit from our content and not to rob them.
It’s a matter of openings and to recognize that
things change for the better.
It would be better to stop defending always our
own turf, precluding the ability to share and participate.
If you want to help us and make sure that Officine Editoriali see the light,
consciously book your quotas on the popular subscription website www.produzionidalbasso.com.
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