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sabato 19 maggio 2012

Leggere a colori...su un e-reader

Vogliamo stupirci ancora? Ma perché?
Dopo aver letto e saputo degli e-reader pieghevoli cos'altro potrebbe stupirci?
Un e-reader a colori, tutto sommato, è la cosa meno stupefacente. Ce l'aspettavamo quasi.

Ad annunciarlo, naturalmente, è la solita Amazon che conta di sfornarne circa 6 milioni per il 2012.
Quindi avremo a disposizione e-reader multitouch e a colori.
Ma non solo. La Amazon, e anche qui ne eravamo sicuri, è molto interessata alla tecnologia EPD (Electronic Paper Display), quella tecnologia che ci permette di avere in mano un e-reader formato A-5 e di poterlo piegare. 
Piegare fino a 40 gradi. Incredibile ma vero. 
Così possiamo manipolare il nostro ebook davvero come se fosse un libro stampato.

Ma a volte penso che non ci rendiamo conto in quale era viviamo.Di quale tecnologia sia al nostro servizio. Di cosa possiamo usufruire. 
E' semplicemente entusiasmante. 
E pensare che qualcuno tenta di privarcene.
Quasi quotidianamente.

Ci auguriamo che ci sia sempre qualcuno che vigili su questi sotterfugi e che noi abbiamo sempre l'opportunità di ribellarci e di dire la nostra.

Officine Editoriali segue l'evolversi della tecnologia, almeno per ciò che riguarda la lettura, e cercherà sempre di tenervi informati.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e a rimanere aggiornati.

giovedì 8 marzo 2012

Google tra Apple e Amazon


Arriva Google e lo fa con Google Play, un nuovo servizio Android che consente di scaricare app e contenuti su pc, tablet e smartphone.
C'è di tutto: film, musica, applicazioni, giochi, ebook ecc..
In America è già disponibile accorpato tra Android Market, Google Music e Google eBook Store. Da noi, per esempio, non è ancora possibile usufruire del cambiamento completo. E non è dato sapere quanto bisognerà aspettare.

Dunque ci sarà un'altra piattaforma dalla quale acquistare i nostri ebook? Se parliamo di Google, naturalmente, parliamo del gigante di Internet e benché questo settore sia occupato interamente da Apple e Amazon, è facile prevedere che anche Google si prenderà la sua fetta.

Rimane da capire se lo scenario degli ebook cambierà ed eventualmente come cambierà.
Saranno introdotti altri formati?
I prezzi saranno più concorrenziali?
Ci saranno nuovi device per la lettura?

Al momento il servizio non è presentato nella sua interezza, tranne che in America, perché le leggi nazionali sono ovviamente diverse tra stato e stato.
Le risposte perciò arriveranno con il tempo – quanto non si sa – e con il tempo si capiranno le potenzialità di questo nuovo servizio.

Allora probabilmente Officine Editoriali sarà una realtà e avrà già iniziato le sue attività ma rimarremo vigili su qualsiasi novità venga lanciata nel settore.
Se vuoi contribuire alla realizzazione del progetto di Officine Editoriali, sostienilo visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le tue quote.
Grazie per il tuo aiuto che in questo momento è prezioso!

sabato 4 febbraio 2012

Passando da Facebook a Twitter / Moving on from Facebook to Twitter


E' una condizione comune a molti di noi passare freneticamente da Facebook a Twitter quando siamo appollaiati davanti al computer.
E potremmo giustificarci che così si rimane aggiornati in tempo reale e costantemente.
Che così possiamo dire la nostra in tempo reale.
In un mondo che non sta tanto lì a sentirci, anzi, per niente, il fatto di avere Facebook e Twitter a portata di mano....ci riempie di soddisfazione e, perché no, anche un pò di potere.
Ho notato quasi con orrore che arrivano twitt a raffica, per esempio. Giri la testa e ne sono arrivati 129.
Se ci lasciamo andare, passano le ore twittando e ritwittando e cliccando sui nuovi tweet che arrivano. Poi passiamo a Facebook perché, nel frattempo, nella barra del browser, notiamo che accanto al nome Facebook c'è una parentesi con un 4 scritto. Significa che sono arrivate quattro notifiche.
Che facciamo? Non le leggiamo? La curiosità diventa tale che ci andiamo subito a cliccare sopra.
Ah! Questa fantastica tecnologia. Ci affascina e ci inorridisce. Ci attrae e ci respinge. Ci stimola e ci rimbambisce. Ci rende creativi e ci spinge all'inebetismo.
Ma una sana e giusta via di mezzo? Non è che questo modo di fare appartiene a quelle cattive abitudini che prendiamo in un secondo e che sembra che non riusciamo più a lasciare?
Certo che sì!
E allora dipende sempre da noi. Abbiamo la fortuna di poter disporre di mezzi tecnologici come mai nella storia del mondo. Ma utilizziamo sempre il 10% delle potenzialità del nostro cervello, come facevano i trogloditi (OK! Forse è una esagerazione).
A volte mi chiedo se imparassimo ad utilizzare solo un po' del restante 90% delle funzionalità del nostre cervello chissà come ci apparirebbe la tecnologia che ora è al nostro servizio.
In ogni caso, evviva la tecnologia. Specialmente per Officine Editoriali che, attraverso la tecnologia, può dare voce ai più deboli.
Continuate a seguirci su questo sito e sostenete il progetto Officine Editoriali visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.
Potete prenotare le vostre quote anche cliccando sul link in alto a destra.
Grazie per il vostro aiuto!


It's a condition shared by many of us to move frantically from Facebook to Twitter when we are perched at the computer.
And we could justify that so we remain constantly updated and in real time.
That so we can have our say in real time.
In a world that is not so much there to hear us, indeed for nothing, to have Facebook and Twitter on hand...fill us with satsfaction, and why not, even a bit of power.
I noticed almost with horror that tweets come in bursts, for example. Turn the head and it came 129.
If we let ourselves go, we spend hours tweetting and re-tweetting and clicking on new tweets coming. Then we move to Facebook because, in the meantime, we note that next to the name Facebook is a bracket with a 4 wrote. It means that arrived four notifications.
What do we do? Do not we read them? Curiosity becomes such that we immediately go to click on.
Ah! This amazing technology. It fascinates and horrifies us. It attracts and repels us. It encourages and muddle up us. It makes us creative and pushes us to the hebetude.
But a healthy and right middle road? Not that this way of doing belongs to those bad habits that we take in a second and that it seems we can not leave longer?
Yes of course!
So it always dipends on us. We are lucky to have technological tools than ever before in world history. Bu we always use 10% of the potential of our brain, as did the troglodytes (OK! Maybe it's an exaggeration).
Sometimes I wonder if we learned to use just a little bit of the remaining 90% of the functionality of our brain who knows how it would appear to us the technology that now is to our service.
In any case, hooray technology. Especially for Officine Editoriali that through technology can give voice to the weaks.
Continue to follow us on this site and support the project Officine Editoriali by visiting the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and by consciously booking your quotas.
You can book your quotas also clicking on the link  at the top right.
Thanks for your help!

sabato 29 ottobre 2011

Considerazioni finali del Business Plan (parte seconda) / Final thoughts of the Business Plan (part two)


Perciò, riprendendo dal post precedente e ferma restando la mission di Officine Editoriali e i suoi valori e contenuti, il punto di partenza sarà di indurre una cultura aziendale che orienti ogni comparto a considerarsi dentro gli obiettivi di marketing assunti come finalità, in una prospettiva che vada oltre il breve periodo e si apra a periodi di più ampio respiro.
Per questo ed altri motivi, il promotore crede fortemente nella riuscita di questo progetto.
E per concludere, Officine Editoriali è due volte una impresa a carattere sociale.
Primo, perché per creare il suo prodotto/servizio coinvolge persone appartenenti a fasce svantaggiate della popolazione.
Secondo, perché si avvale di lavoratori/collaboratori appartenenti a categorie protette e a rischio.
La collaborazione infatti sarà con lavoratori over 40/50 e diversamente abili che verranno ricercati e impiegati per competenze specifiche e che potranno svolgere il lavoro dalla loro sede abituale (telelavoro).
Ogni altro lavoratore/collaboratore che non rientri in nessuna delle categorie citate sarà stato valutato perché strategico alla riuscita del progetto per capacità e competenze specifiche.
Postando il Business Plan su questo sito, Officine Editoriali ha voluto rendere partecipi i lettori e i sottoscrittori del progetto delle attività che si intraprenderanno per realizzare il lavoro.
La trasparenza è fin da ora uno dei cardini del progetto e attraverso questo Business Plan possiamo conoscere e verificare le reali intenzioni e le azioni che si effettueranno a sostegno.
Ringraziando tutti i sottoscrittori che hanno già prenotato le loro quote, vi invitiamo a fare altrettanto per realizzare il progetto di Officine Editoriali.
Visitando il sito www.produzionidalbasso.com possiamo sostenere consapevolmente Officine Editoriali e il suo progetto.


So, recovering from previous post and confirming the mission of Officine Editoriali and its values and contents, the starting point will be to induce a corporate culture that guides each compartment to consider himself into the marketing objectives adopted as its purpose, in a perspective that go beyond the short term and that is open to wider periods.
For this and other reasons, the promoter strongly believes in the success of this project.
And finally, OfficineEditoriali is twice an enterprise of a social nature.
First, because to create its product/service involves persons belonging to disadvantaged groups of the population.
Second, because it relies on workers/collaborators belonging to protected categories and at risk.
The collaboration in fact will be with workers over 40/50 and people with disabilities that will be researched and employed for specific skills and that will do the job from their usual location (teleworking).
Any other worker/collaborator who does not fall into any of the above categories will be assessed because it was strategic to the success of the project for skills and expertise.
Posting the Business Plan on this site, Officine Editoriali wanted to make participate readers and subscribers of the activities that will be undertaken to perform the work.
Transparency is from the start one of the cornerstones of the project and through this business plan we can know and verify the real intentions and actions that will take place in support.
Thanking all the subscribers who have already booked their quotas, we invite you to do likewise to complete the project of Officine Editoriali.
By visiting the site www.produzionidalbasso.com we can consciously support Officine Editoriali and his project.