Visualizzazione post con etichetta azioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta azioni. Mostra tutti i post

mercoledì 1 agosto 2012

Facebook: il Grande Fratello

Pur di scoprire potenziali criminali, Mark Zuckerberg, il papà di Facebook, ha pensato di intercettare le conversazioni degli utenti in chat
Tecnicamente lo farebbe, o lo farà, grazie ad un software con un algoritmo adeguato. 
Quello che interessa a noi è che lo fa, punto e basta. Non ci interessa granché sapere come lo farà. 
Ci interessa invece constatare, ancora una volta, che si tenta di spiarci utilizzando tutte le strade possibili.

Tutte queste attenzioni sono rivolte, secondo loro, a prevenire potenziali azioni criminose, soprattutto nell'ambito della pedofilia e del terrorismo.
Le conversazioni intercettate da questo software verranno poi sottoposte alle valutazioni di vari personaggi addetti alla sicurezza e se degne di nota, verranno inviate alle forze dell'ordine.

Da qui si apre tutto un mondo di probabili situazioni che si potrebbero venire a creare ma soprattutto viene a mancare il vero senso della tutela della privacy
Poi, verrebbe anche da domandarsi "Chi spia chi? e "Chi PUO' spiare chi?" 
Naturalmente scivoliamo nel campo delle interpretazioni, dei concetti, dei cavilli, delle intenzioni e dei processi alle intenzioni. 

Zuckerberg e compagni comunque,  non starebbero proprio lì ad intercettare tutte le persone che assiduamente si connettono via Facebook, ma lo farebbero specialmente con coloro che si connettono sporadicamente perché ritengono che sarebbero proprio questi a connettersi al social network per scopi illeciti e truffaldini.
Detto che chi agisce in maniera illecita trova  e troverà comunque sempre il modo di farlo e di comunicare, rimane il fatto che ci viene il forte, fortissimo dubbio che alla fine gli scopi di chi intercetta non siano proprio quelli di intercettare i criminali o potenziali tali. O, comunque, non solo loro. 
E allora torniamo al discorso della tutela della nostra libertà. Questa è veramente la cosa da tutelare. E immagino che dobbiamo pensarci noi rimanendo aggiornati e allerta.

Officine Editoriali si occupa di questi temi e continuerà a farlo.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

giovedì 29 marzo 2012

Gli ultimi passi prima di cominciare.

Sito e burocrazia. Sembrerà strano ma è ora di decidere come cominciare e cercare di risolvere i primi ostacoli burocratici che a volte possono sembrare più insormontabili di quanto in realtà siano.

Certo è che si parla tanto di semplificazione ma poi, quando ci si trova a fare una cosa semplice di per sé, si capisce quanto questa cosa sia resa in realtà complicata dalla burocrazia.

Perciò tra le prime difficoltà tentiamo in questo momento di far nascere Officine Editoriali nel miglior e più semplice modo.
Mantenendo sempre il focus sulla raccolta del denaro corrispondente alle quote precedentemente prenotate,
cerchiamo di far coincidere i tempi e di incastrare le varie azioni nel modo più costruttivo, senza sprechi.
Ma le domande sono tante e le piccole scelte, quelle da fare costantemente, anche.

A volte subentra anche un pò di timore. Proprio come quando nasce un bambino. 
Siamo felici ma a volte ci prende la preoccupazione di quando crescerà, forse perché siamo responsabili di quel bambino.
Allo stesso modo, ci rendiamo conto che Officine Editoriali dovrà crescere. Non solo perché è una azienda e come tale è auspicabile che cresca ed abbia un bel futuro ma anche perché Officine Editoriali porta con sé tanti nobili motivi per cui vale assolutamente la pena di fare di tutto per farla crescere. 
Con lei cresceranno tante belle situazioni, personali e meno.
Con lei l'arricchimento tra le persone diventerà parte del lavoro, così come il rispetto per la globalità e non solo per la singolarità, che pure sarà molto importante.

Fra poco tempo questo blog sarà dirottato sul nuovo sito. Continuate a seguirci e a non perderci d'occhio. Insieme possiamo continuare a far crescere Officine Editoriali.
Grazie a tutti coloro che fin qui hanno sostenuto il progetto di Officine Editoriali e che siamo sicuri continueranno a farlo seguendoci.