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domenica 12 agosto 2012

Se anche Google si arrende...

Allora siamo veramente in una situazione rischiosa e pericolosa, molto pericolosa.
La notizia è apparsa oggi e fa temere un futuro oscuro. Google si è arresa alle pressioni dell'industria culturale e dell'intrattenimento e dal prossimo lunedì penalizzerà chi violerà il copyright attraverso un nuovo algoritmo di indicizzazione relativo "...alle richieste  di rimozione che riceviamo per ogni sito. Quelli che verranno colpiti dal maggior numero di richieste appariranno più in basso nei risultati delle ricerche." 
Lo ha comunicato questa notte Amit Shangal, ingegnere che cura la ricerca Google e con il ruolo più alto. 

Shangal afferma anche che "...da quando abbiamo riattivato la rimozione di contenuti per questioni di copyright le richieste sono aumentate a dismisura. Solo negli ultimi 30 giorni ne abbiamo ricevute 4,3 milioni. Ora useremo questi dati per penalizzare i siti che hanno violato il  copyright."

Non so esattamente da dove cominciare per commentare  ma forse vale la pena ricordare prima di tutto che solo qualche mese fa Google si era mobilitata  insieme ad altre  migliaia di utenti della rete contro il SOPA (Stop Online Piracy Act) e il PIPA (Protect Ip), due proposte simili che erano circolate (e di cui abbiamo dato notizia anche su questo blog) come proposte di legge, ufficialmente contro la pirateria. Di fatto per tenere sotto controllo la rete. 
Le proposte sono partite dagli States e poi, si sa, sarebbe bastato pochissimo che giungessero anche in Europa e nel resto del mondo con notevoli, drammatiche conseguenze.

Detto ciò, e riferendomi all'ultima frase di Shangal, duole notare certe parole come "penalizzare", "violare", "copyright"
Dunque penalizzare...è la parola che più della altre arriva come uno schiaffo.
Tanto più se pensiamo che molte volte parliamo di concetti e di questioni che spesso sconfinano nella interpretazione più selvaggia. 

Ma aggiungerei anche che, nonostante in Europa si pensi (o almeno in Italia si pensa eccome) che i termini "diritto d'autore" e "copyright" stiano grosso modo a significare la stessa cosa, non va dimenticato che copyright letteralmente significa "diritto di copia" e che forse in America intendono proprio questo. 
Ora proviamo ad immaginare la confusione che potrebbe invece nascere al di qua dell'oceano (ripeto, almeno in Italia, dove l'interpretazione viene usata selvaggiamente per applicare la legge) se la cosa andasse drammaticamente avanti e ci fosse una qualche legge a vietare...non si saprebbe cosa (le richieste di controllo e divieto  potrebbero essere ascritte alle esigenze e necessità del personaggio del momento o semplicemente ai suoi capricci, Perché no?).  Non oso immaginare i soprusi e le limitazioni reali al diritto di espressione che ne conseguirebbero. 

Ma l'arcano si può facilmente svelare visto che da qualche tempo Google vende anche video e musica sul suo Play Store e quindi, per ragioni puramente commerciali e seguendo la più bieca logica del profitto personale, strizza l'occhiolino alle industrie di entertainment, alle etichette discografiche e alle case di produzione cinematografica mettendosi letteralmente carponi e assecondando il magnate di turno.

Meraviglioso! Non ce lo saremmo aspettato. 
Ma perché poi? Certo che era prevedibile. Solo che speravamo che non succedesse. Ora staremo a vedere. Peccato che questi magnati, così lungimiranti nel prevedere e costruire il loro successo, non lo siano altrettanto nel prevedere la loro distruzione. 
E quella accade sempre in minor tempo.

Officine Editoriali vi terrà informati su queste vicende che ci riguardano tutti molto da vicino.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

sabato 16 giugno 2012

Italia digitale: si comincia?

Forse sì! Forse no! Sono state dette talmente tante parole in proposito finora che non ci stupiremmo se queste fossero ancora tra le tante e nulla si concretizzerebbe.

Il Ministro Passera ha annunciato di volere accelerare sull'argomento e ieri al MIUR (Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca) erano presenti il Ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, e una ventina di imprenditori della tecnologia italiana. 
Loro erano lì per conto di Telecom Italia che cerca di capire se anche da noi può esserci spazio per una Rainforest (foresta pluviale) secondo la metafora di Greg Horowitt, co-fondatore di Global Connect, presente anche lui ieri al MIUR.
Greg Horowitt è convinto che in Italia ci siano "...più risorse di quanto si pensi, basta scoprirle"

Mi viene da dire che non è che ci volesse Greg Horowitt per capirlo e lui, sempre metaforicamente parlando, sostiene che non possiamo cambiare il nostro DNA ma possiamo adattare i nostri atteggiamenti e la nostra cultura. Ma va? Davvero? 
Purtroppo Greg Horowitt non sa che è proprio questo il problema e che in Italia esiste una idiosincrasia vera e propria per tutto ciò che è nuovo e che non si sa a cosa conduca. 
Non esiste la cultura del prendersi le proprie responsabilità e dunque tutto viene rallentato e perfino ostacolato. 
E' anche da questo atteggiamento che nasce la burocrazia. Prendersi la responsabilità di adottare le nuova tecnologie non è cosa da poco per i dirigenti italiani. E se poi non andasse bene? 
Non basta vedere e sperimentare ogni giorno che altri popoli prima di noi lo hanno fatto, perfino in Palestina e in Kenya. Pur di non rischiare si rischia invece (scusate il gioco di parole) di rimanere davvero arretrati (non mi viene altra parola). E rimanere arretrati vuol dire dare spazio ad ogni forma di populismo e di omologazione. Che è quello che sta succedendo.
Bisogna capire invece che siamo nell'era tecnologica. Dopo l'era agricola, quella industriale ora siamo entrati nel secolo della tecnologia. 
E' piuttosto evidente e guai a non riconoscerlo.
Le cose cambiano e la tecnologia ci permetterà di conoscere il mondo e di interagire con esso abbattendo le barriere, le distanze e le differenze. Forse di questo hanno paura.

Officine Editoriali si augura che la tecnologia possa al più presto avere il riconoscimento che le è dovuto.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.
Vogliamo segnalare questo link http://www.agendadigitale.org/ per rimanere aggiornati

sabato 18 febbraio 2012

Library.nu off line


Diciamo subito che library.nu è il sito di download di libri digitali piratati. Più di 400.000 titoli di cui 4.000 italiani.
Il sito è stato messo off line dopo un'azione congiunta di diverse case editrici internazionali e le associazioni di rappresentanza tra cui l'Associazione Italiana Editori. L'accusa alla libreria illegale on line è quella di aver messo a disposizione migliaia di file di ebook coperti da copyright.
“[...] Questo è un passo importante verso un commercio più trasparente, onesto e leale dei contenuti digitali in Internet” è quanto ha commentato Jens Bammel, segretario generale dell'Associazione Internazionale degli Editori.
A library.nu sembra connesso il sito iFile.it attraverso il quale era possibile scaricare i file illegali.
Benché iFile.it si sia dichiarato estraneo alla faccenda, l'accusa invece è quella che i due siti sarebbero stati connessi per offrire un servizio di ricerca e download.
E' stato evidente quando le ricevute di PayPal inviate agli utenti recavano il vero nome dei due intestatari dell'account, stessi nominativi in possesso della azienda irlandese presso la quale era registrata l'azienda che gestiva iFile.it.
Chiudiamo come sempre invitandovi a sostenere il progetto di Officine Editoriali visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.
Grazie per la vostra partecipazione!

lunedì 13 febbraio 2012

Ci siamo quasi! / Almost there!


Siamo arrivati alla chiusura raccolta fondi. Abbiamo tempo fino alla fine di Febbraio e per quel tempo avremo raggiunto le 1.000 quote prenotate grazie ad una serie di contatti che si sono concretizzati negli ultimi giorni e che ci aiuteranno a raggiungere questo primo obiettivo.
Parallelamente, il sito di Officine Editoriali comincia a lavorare concretamente con una operazione di marketing che sarà resa nota nei prossimi giorni e che riguarda l'e-book “Ma il burro lo stavo mangiando io!” di Bibì Zarco, in prenotazione in questo periodo.
E-book che molto probabilmente verrà messo in FREE DOWNLOAD.
L'avevamo già anticipato come possibile ipotesi. La decisione ora tende sempre più verso questa possibilità, dato il carattere sociale di Officine Editoriali e data la sua apertura alla condivisione e all'arricchimento reciproco, concetti espressi più e più volte su questo sito e presenti fortemente nel Business Plan di questa piccola casa editrice.
Officine Editoriali, dunque, si presenterà con una connotazione di nicchia ben definita e avrà il suo focus rivolto maggiormente al disagio attuale.
Con il consolidamento del lavoro, si aprirà un ventaglio di altri interessi, alternativi e di ricerca, già presenti e chiari negli obiettivi del progetto.
Se volete contribuire alla realizzazione del progetto di Officine Editoriali, potete farlo visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.
A raccolta conclusa, tutti i sottoscrittori verranno aggiornati periodicamente sullo stato di avanzamento lavori.
Grazie per il vostro aiuto!


We got to the end of fundraiser. We have time until the end of February and at that time we will have reached 1,000 quotas reserved thanks to a series of contacts that have materialized in recent days and that will help us to achieve this first goal.
In parallel, the site of Officine Editoriali begins to work specifically with a marketing operation that will be announced in the coming days regarding the e-book “Ma il burro lo stavo mangiando io!” of Bibì Zarco, in reservation in this period.
E-book that most likely will be placed in FREE DOWNLOAD.
We had already anticipated as a possible hypothesis. The decision now tends increasingly towards this possibility, given the social nature of Officine Editoriali and given its openness to sharing and mutual enrichment, concepts expressed over and over again on this site and strongly present in the Business Plan of this small publishing house.
Officine Editoriali, therefore, will be presented with a connotation of niche well defined and will have its focus turned much more to the current distress.
With the consolidation of the work, will be open a range of other interests, alternative and of research, already present and clear in the objectives of the project.
If you want to contribute to the realization of the project of Officine Editoriali, you can do it by visiting the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and by consciously booking your quotas.
At gathering ended, all subscribers will be regularly updated on the progress of the work.
Thanks for your help!

martedì 25 ottobre 2011

Organizzazione delle varie aree e relative criticità (parte quarta) / Organization of the various areas and their associated critical issues (part four)


Amministrazione / Ricerca e sviluppo

Per concludere questo capitolo  della organizzazione delle varie aree e loro criticità, vogliamo parlare della parte amministrativa e della ricerca e sviluppo.
Per Officine Editoriali si tratterà di contabilità ordinaria e di controllo economico-gestionale che verranno gestiti internamente all’azienda.
Mentre gli aspetti fiscali saranno affidati ad un commercialista esterno che risulterà essere un collaboratore occasionale.
Per svolgere questo compito, Officine Editoriali si avvarrà di software di gestione amministrativa che permetteranno di tenere sotto controllo, anche attraverso dei grafici, l’andamento delle vendite, della fatturazione e di tutto il comparto in maniera globale.
Per ciò che riguarda la ricerca e lo sviluppo, questi saranno curati all’interno di Officine Editoriali e non saranno solo relativi a tecnologie all’avanguardia che permettano di essere al passo con i tempi e le richieste.
Riguarderanno anche e soprattutto idee innovative nell’ambito della scrittura e della lettura. Collaboratori dedicati si occuperanno di comprendere la domanda del mercato e di creare risposte per soddisfare le esigenze.
A questo scopo sarà stanziata una parte del budget.
Chiudiamo con queste informazioni questa parte del Business Plan.
Potete lasciare commenti se desiderate ulteriori informazioni.
Intanto, se vogliamo che questo progetto si realizzi, continuiamo a sostenerlo prenotando consapevolmente le nostre quote su www.produzionidalbasso.com

Administration / Research and development

To conclude this chapter of the organization of the various areas and their associated critical issues, we want to talk about administrative part and research and development.
For Officine Editoriali it will be ordinary accounting and economic and management control that will be managed in-house.
While tax issues will be entrusted to a qualified accountant who will be an occasional collaborator.
For this task, Officine Editoriali will use administrative software that will keep under control, even through the graphs, the trend in sales, billing and the entire sector in a global way.
For what concerns research and development, they will be treated in Officine Editoriali and will not only related to advanced technologies that allow to be in step with the times and demands.
Will also and especially concern  innovative ideas in the writing and reading.
Dedicated collaborators will take care to understand the market demand and create responses to meet the needs.
For this purpose will be allocated a portion of budget.
So we close with these information this part of Business Plan.
You can leave comments if you need further information.
Meanwhile, if we want this project to happen, let’s keep on supporting it by consciously booking our quotas on www.produzionidalbasso.com

mercoledì 12 ottobre 2011

Analisi del mercato* (parte prima) / Market analysis (part one)


Officine Editoriali ha effettuato ricerche di mercato relative all’editoria in generale e all’editoria digitale.
Le ricerche effettuate ci dicono che il mercato attuale dell’editoria in generale, rimasto stabile per qualche anno, fa segnare una crescita negli ultimi due anni. E’ una crescita decisamente consistente. Una delle crescite più consistenti degli ultimi anni.
Sono molte le persone che sono entrate all’interno del mercato della lettura.
Dai valori riscontrati restano esclusi i così detti lettori “morbidi” o occasionali, anche se metà della popolazione che legge è composta da lettori occasionali.
Al contrario, negli ultimi dieci anni, si rafforzano i comportamenti di lettura più “forti”.
Chi legge molto legge ancor di più. Chi legge poco continua a leggere poco con la tendenza a leggere ancora più occasionalmente.
Addentrandosi nell’analisi più approfonditamente, è interessante notare che la lettura è cresciuta maggiormente tra gli adolescenti.
C’è un incremento consistente nella penetrazione della lettura in queste fasce d’età.
Poi questi lettori scompaiono tra i 20 e i 45 anni per riapparire alla soglia dei 50 anni, quando la diffusione della lettura, rispetto a dieci anni prima, appare significativamente superiore. Con scostamenti via via crescenti con l’età almeno fino alla soglia della vecchiaia.
Nell’arco di quindici anni, dunque, la lettura di libri da parte della popolazione mostra una sostanziale tenuta rispetto alle trasformazioni in atto nei comportamenti sociali e nell’organizzazione del tempo libero. Mostra soprattutto una crescita.
Questo significa che una parte crescente degli italiani chiede al libro contenuti editoriali attraverso i quali interpretare e leggere la realtà in cui vive.
Nel prossimo post continueremo a parlare dell’analisi di mercato dell’editoria.
E’ importante continuare a sostenere il progetto di Officine Editoriali che intende inserirsi nel mercato dell’editoria proprio rispetto al target e ai contenuti.
Facciamolo prenotando consapevolmente le nostre quote su www.produzionidalbasso.com

Officine Editoriali conducted  market research for publishing in general and digital publishing.
Research conducted tell us that the current editorial market in general, remained stable for some years, marks a growth in the last two years. It’s a very substantial growth. One of the most consisted growth in recent years.
There are many people who have entered the market of the reading.
From the values found are excluded the so-called “soft” or occasional readers even if half the people reading consists of occasional readers.
In contrast, over the past decade, are reinforced the behaviour of “stronger” readers.
Those who read, reads even more. Those who read a little, keep reading a little with a tendency to read even more occasionally.
Deeper in the analysis, it’s interesting to note that the reading has grown more among teenagers.
There is a considerable increase in the penetration of reading in these age groups.
Then, these readers disappear between 20 and 45 years to reappear at the threshold of 50 years, when the spread of reading, compared to ten years before, appears significantly higher. With deviations gradually increasing with age at least until threshold of old age.
Within fifteen  years, then, reading books by the population shows a substantial stability with respect to the transformation underway in social behaviour and organization of free time. It shows especially a growth.
This means that an increasing part of Italians ask the book editorial contents through which to interpret and read the reality in which they live.
In the next post we will continue to speak of editorial market.
It’s important to continue to support the project of Officine Editoriali that will enter the editorial market with respect to target and contents.
Let’s do it by consciously booking our quotas on www.produzionidalbasso.com

* I contenuti di questo post sono stati estrapolati da “Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2010” di Giovanni Peresson