Il modo in cui si sta
sviluppando il mercato degli e-book in Italia è piuttosto
caotico, senza una vera coordinazione né organizzazione.
Mentre negli Stati Uniti
e in Inghilterra esistono grandi gruppi (uno fra tutti Amazon) che
organizzano la filiera dell'ebook, in Italia tutto è affidato a
tutti, grandi e piccoli.
Anche questo porta alla
lievitazione dei prezzi degli e-book sui quali, alla fine, ci
devono mangiare tutti.
Basti pensare che negli
Stati Uniti, se un libro cartaceo costa 20 euro, il corrispondente
e-book costa 5/7 euro. In Italia lo stesso e-book
costerebbe 10/12 euro.
Manca anche una politica
di incentivazione all'utilizzo degli e-book.
In Italia si comincia a
parlare di e-book di testo per le scuole ma siamo veramente
agli albori mentre negli Stati Uniti è già una realtà in diversi
stati dove si punta alla creazione di interscambi tra le varie
scuole.
Insomma, la mia
impressione è che in Italia, siccome nessuno ancora ha le idee
chiare, si tende disperatamente a rallentare il mercato così abbiamo
più tempo per capirci qualcosa.
Anche se, come detto nel
post precedente, l'abitudine è quella di addossare la colpa del
mancato sviluppo ai pirati.
Non dimentichiamo poi il
diritto d'autore al quale le grandi case editrici sono letteralmente
abbarbicate.
Vedere messa anche solo
in discussione la tutela del diritto d'autore è sufficiente per
porre le case editrici in una situazione di difesa pressoché assurda
visto che è stato dimostrato diverse volte che FREE
non vuol dire non guadagnare.
Ma anche qui, possiamo
tornare tranquillamente al concetto di avidità personale che non
permette di vedere oltre il proprio naso a meno di avere
dimostrazioni evidenti sotto gli occhi.
In attesa di vedere come
evolverà il mercato degli e-book, continuiamo a sostenere il
progetto di Officine Editoriali visitando il sito di
sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando
consapevolmente le nostre quote.
Grazie per la vostra
partecipazione!
Tha way in which it's
developing the e-books market in Italy is rather chaotic, with no
real coordination nor organization.
While in the United
States and in England there are large groups (one for all Amazon)
that organize the e-book industry, in Italy everything is entrusted
to everyone, bigs and smalls.
This also leads to the
rising of the prices of e-book on which, ultimately, they all have to
eat.
Enough to think that in
the United States, if a paper book costs 20 euros, the corresponding
e-book costs 5/7 euros. In Italy the same e-book wuld cost 10/12
euros.
It also laks a policy of encouraging
the use of e-books.
In Italy we start talking about text
e-books for the schools, but we are very at the dawn whereas in the
U.S. is already a reality in several states where it aims to develop
interchanges between the different schools.
In short, my impression is that in
Italy, since no one has clear ideas yet, they tend to desperately
slow down the market so we have more time to figure it out.
Even though, as mentioned in previous
post, tha habit is to shift the blame of the lack of development to
the pirates.
Let's not forget the copyright to which
the big publishers are literally perched.
To see even put in question the
protection of copyright is sufficient to put the publishers on a
situation of defense nearly absurd as it has been demonstrated
several times that FREE doesn't mean no money.
But even here, we can safely return to
the concept of personal greed that doesn't allow to see beyond our
own nose unless we have evident demonstration under the eyes.
Waiting to see how the e-books market
will evolve, we continue to support the project of Officine
Editoriali by visiting the popular subscription website
www.produzionidalbasso.com
and consciously booking our quotas.
Thanks for your participation!
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