Il presidente dell'AIE
(Associazione Italiana Editori) Marco Polillo esce allo scoperto e
grida ai pirati fornendo i numeri.
Di 19.000 titoli
disponibili nel 2011, 15.000 sono stati già piratati
Non solo. IBS.IT denuncia
che secondo l'ultima classifica dei 25 titoli più venduti
della settimana appena trascorsa, 17 sono disponibili in forma
digitale e 19 sono usciti in versione pirata.
Polillo sostiene che il
mercato digitale si potrà sviluppare solo se autori ed editori
conserveranno il diritto di sfruttare i contenuti anche con i nuovi
mezzi.
Se la pirateria non sarà
limitata sarà un danno soprattutto per i lettori.
Poi aggiunge: “Se gli
investimenti che le imprese stanno oggi facendo non avranno un loro
ritorno, il rischio è che il mercato muoia sul nascere.”*
Dunque afferma che la
pirateria è un problema ma rimane vago, durante l'intervista, nel
tentativo di focalizzare delle soluzioni.
Accenna all'emendamento
Fava bocciato in Parlamento pochissimo tempo fa rammaricandosi quasi
che nessuna legge venga loro in soccorso.
Come se le leggi fossero
una soluzione e non invece un obbligo scaturito da una disputa che
presuppone sempre un vinto e un vincitore.
E ammette che se le
imprese non trovano il loro tornaconto o non avranno ritorni sugli
investimenti, non faranno nulla perché il mercato nasca e cresca.
Io non la vedrei tanto
così, in ogni caso. I grandi gruppi editoriali sanno che il mercato
è florido e cercano di addomesticarlo pilotandolo fin da subito
perché i loro introiti futuri siano i più alti possibili. E, in
questo, i pirati danno molto fastidio.
Perché i grandi gruppi
editoriali sanno anche che se non investiranno loro, lo faranno i
piccoli editori digitali. Loro non hanno nulla da perdere e non hanno
nemmeno paura dei pirati.
Per noi di Officine
Editoriali rimane una questione di cultura e di apertura mentale,
sempre.
Nella vita e
nell'impresa.
Dovremmo comportarci
tutti un po' alla Forrest Gump.
Come ogni fine di post,
vi esortiamo a sostenere il progetto di Officine Editoriali
visitando il sito di sottoscrizione popolare
www.produzionidalbasso.com
e prenotando consapevolmente le vostre quote.
Grazie per il vostro
aiuto!
* Sul sito
www.mangialibri.com è
possibile leggere l'intervista più specificatamente.
The President of Aie
(Italian Publishers Association) Marco Polillo comes out and shouts
to pirates by providing the numbers.
Of 19,000 titles
available in 2011, 15,000 have already been pirated.
Not only. IBS.IT reports
that according to the latest ranking of the 25 best-selling
titles in the past week, 17 are available in digital form and
19 have been published in pirate version.
Polillo argues that the
digital market can be developed only if authors and publishers retain
the right to exploit the content also with new media.
If piracy will not be
limited it will be a detriment especially for readers.
Then he adds: “If the
investments that companies are doing today will not have their
returns, the risk is that the market will die at birth.”*
So he affirms that piracy
is a problem, but he ramains vague during the interview, in an
attempt of focusing solutions.
He mentions the amendment
of Fava rejected in Parliament very recently, almost regretting that
no law may rescue them.
As if the laws were a
solution and not instead an obligation arose from a dispute which
always presupposes a loser and a winner.
And he admits that if
companies do not find their self-interest or will have no returns on
investments, thay will not do anything because the market is born and
grow.
I wouldn't see much so,
in each case. The major publishing groups know that the market is
flourishing and try to tame it driving it from the beginning because
their future revenues is the highest possible. And in this, the
pirates bother a lot.
Because the major
publishing groups also know that if they don't invest, the small
digital publishers will do it. Thay have nothing to lose and are not
even afraid of pirates.
For us of Officine
Editoriali it remains a matter of cultur and open mind, always.
In life and in
enterprise.
We should all act a
little bit as Forrest Gump.
As at the end of each
post, we encourage you to support the project of Officine
Editoriali by visiting the popular subscription website
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and consciously booking your quotas.
Thanks for yur help!
* On
the website www.mangialibri.com
you can read the detailed interview.
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