mercoledì 30 maggio 2012

La Rete a metà

Molti sostengono che l'accesso ai contenuti della rete è in realtà limitato e delimitato da pratiche anticoncorrenziali messe in atto dagli operatori di tutta Europa che, come per la telefonia, utilizzano contratti contenenti norme affatto chiare e trasparenti.
La Berec (Body of European Regulators for Electronic Communications) ha reso noto un rapporto sulla gestione del traffico risultante dai comportamenti degli operatori europei di telecomunicazioni nei confronti degli utenti.
L'aveva chiesto un anno fa la commissaria Neelie Kroes e i risultati confermano che la possibilità di accedere ai contenuti web sono minacciati da tempo dai comportamenti discriminatori puntualmente perpetrati a danno degli utenti dai gestori europei.

Quello che si augura la commissaria è di poter assicurare agli utenti il pieno accesso ad Internet e non un accesso limitato ed insufficiente o, peggio ancora, filtrato dalla discrezione degli operatori.
Ma non vuole intervenire sul mercato prima di aver avuto un quadro chiaro di quale sia la situazione attuale. Da qui il rapporto di cui abbiamo parlato all'inizio.

Insomma, dopo decenni di Internet e di Rete e di Web, siamo ancora a questo livello di controlli e verifiche e nel frattempo gli operatori hanno gestito il mercato come meglio credevano e garantendosi il loro bel tornaconto.
Brrr!!!! Ovunque ti giri c'è del marcio.

Ma noi continuiamo a credere che sia la fine di certe consuetudini ed è proprio  per questo sta venendo fuori tutto il marciume. Altrimenti...cosa ripulire?
Officine Editoriali continua a seguire i comportamenti attorno alla rete.
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