martedì 15 maggio 2012

Il Salone di Torino visto da chi non c'era

15 Maggio 2012
Il giorno dopo la chiusura del Salone del Libro di Torino per il quale il suo presidente Ernesto Ferrero aveva speso parole di orgoglio, per carità, ma nondimeno che suonavano quasi offensive di questi tempi (aveva detto che il Salone non era un evento in cassa integrazione - ci sarebbe piaciuto avere maggiori spiegazioni in proposito) giunge anche e, oseremmo dire, finalmente, qualche nota di biasimo, dopo tutte le twittate alle quali avevamo assistito durante l'evento ad opera dei soliti e noti editori...partecipanti, ovviamente. 
E che cosa puoi dire, se pure partecipi?

Oggi spunta per la prima volta (almeno noi l'abbiamo visto per la prima volta) un tweet fuori dal coro che, impietosamente, parla del Salone come di un evento altroché se in cassa integrazione. 
Dove il semplice wi-fi, nella "Primavera digitale" (come da slogan dell'evento), è risultato essere quasi inesistente. 
Anzi, funzionava solo quello a pagamento (vi dice qualcosa questo?) e sembra anche a caro prezzo.

Anna Masera de La Stampa ci fa un resoconto nudo e crudo ma non so perché io lo ritengo piuttosto verosimile. 
Di più...me l'aspettavo.
La Masera lamenta anche che non ci fosse un collegamento in tempo reale con il mondo di Twitter e dei suoi commenti sull'hashtag del Salone (SalTo12)  in tempo reale. Naturalmente, non essendoci, questi non venivano nemmeno proiettati sugli schermi posizionati alle spalle degli ospiti intervenuti.

All'evento di Librinnovando c'erano per esempio e devo dire che erano stati apprezzati da tutti. 
Ma, evidentemente, Librinnovando non aveva paura....
Non mi sto e non vi sto nemmeno a chiedere perché. E' talmente scontata la risposta e ne abbiamo parlato talmente tante volte su questo blog che finiremmo per diventare ripetitivi. 
Anche se per capire bene come stanno le cose, spesso è necessario insistere su di esse, soprattutto quando ci sembrano così palesi da rimanere stupiti dalla sfacciataggine di certi personaggi o di certe categorie.

Questo è quanto comunque anche se devo ammettere che non è che si siano sentite tante critiche o, forse, non sono arrivate a noi.
Intanto continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog.
Ormai siamo giunti al momento e stiamo davvero per iniziare. Fra pochi giorni verrà dato l'annuncio ufficiale della nascita di Officine Editoriali e allora......sotto a lavorare.
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