martedì 29 maggio 2012

Fatto storico non un atto di pirateria


Sarebbe stata messa a punto la norma che consente all’Agcom  (Autorità Garante per le Comunicazioni) pieni poteri in materia di lotta alla pirateria informatica.
La norma dovrebbe rientrare nel prossimo disegno di legge sulle liberalizzazioni bis e punirà chi si appropria dei contenuti protetti dal diritto d’autore e poi li immette in rete. 
Il testo della norma dice che tutto questo deve avvenire “nel rispetto della libertà di manifestazione del pensiero”
E così…zac….una frase sibillina buttata lì e rimandiamo tutto alla interpretazione e alla generalizzazione, pilastri sui quali si regge praticamente tutto il nostro ordinamento giuridico.

Inoltre c’è da aggiungere che la Agcom viene investita di poteri extragiudiziali quindi con la possibilità di decidere senza passare per un processo o per un organo imparziale, come ci si auspicherebbe in questi casi. 
Perché pensiamo davvero che la Agcom non sia super partes ma, anzi, sia molto di parte.
E’ facile immaginare che le critiche non mancheranno, soprattutto sul web.

Come ci spiega bene l’Avv. Angelo Greco, “….entro trenta giorni dall’entrata in vigore della nuova norma, l’Agcom adotterà un proprio regolamento che disciplini le procedure di notifica e rimozione dei contenuti in qualunque modo resi accessibili in Italia in violazione della legge sul diritto d’autore”.

Non riusciamo a capire come le vedute possano essere così ristrette e come non si sia in grado di vedere al di là del proprio naso e, ancora, come le tante esperienze passate non abbiano insegnato nulla quando si parla di mollare qualcosa (anche con il rischio reale di ottenere di più).

Si tratterebbe soltanto di adeguare il diritto d’autore, il copyright, alle nuove tecnologie che tanto nuove non sono nemmeno più e che ormai sono conosciute. 
E comunque ci è stato dimostrato ampiamente che quanto più si condivide con gli altri, tanto più c’è perfino la reale possibilità di guadagnare di più. 
Perché, alla fine, per chi resiste si tratta solo della paura di non guadagnare più.
E però, questa situazione è ormai un fatto storico, non un atto di pirateria e la storia, si sa, non la puoi ingabbiare e non la puoi evitare.

Officine Editoriali segue attentamente tutto ciò che uccede attorno al diritto d’autore e alla libertà minacciata di pensiero e di navigazione in Internet.
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