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martedì 27 novembre 2012

La SIAE dei ricchi.

Il 9 Novembre 2012 è stato approvato il nuovo Statuto della SIAE. 
Dopo un anno di commissariamento per risanare le finanze della Società Italiana Autori ed Editori, finalmente si è proceduto all'espletamento di ciò che ormai era diventata una prassi burocratica.
Purtroppo, e comprensibilmente, il nuovo Statuto non è stato accolto favorevolmente tra tutti gli associati benché, a tutti gli effetti, riconosca a quelli che più contano un privilegio a dir poco scandaloso.
Secondo la regola 1 euro 1 voto, si capisce bene come potrebbe andare a finire. Le sorti di tutti praticamente nelle mani di pochissimi. 
Come del resto accade nel nostro Paese ma anche nel mondo. 
In questo la SIAE sembra davvero rispecchiare l'andamento dell'umanità.
Prova ad andare contro la sigla CREA-Unione Opere dell'Ingegno della quale fanno parte tra gli altri Vasco Rossi, i Pooh, Franco Battiato, Zucchero.

Duole ancora una volta notare che probabilmente gli Organi Sociali della SIAE saranno composti da un manipolo di case discografiche e da alcuni Editori Nazionali, tutti facenti capo all'industria dell'audio, se così possiamo dire. 
Come se questi signori rappresentassero l'intero mondo culturale. E dove sarebbero gli altri?

Naturalmente non ci stancheremo mai di dire che siamo pur sempre in Italia dove le cose accadono ma accadono con immenso ritardo e anche con notevoli danni conseguenti proprio a questo.
Ci piace però anche notare che le cose vanno cambiando. Se ci soffermiamo un attimo, non possiamo non ammettere che c'è necessità di cambiamento perché le cose così non funzionano e se anche ci lamentiamo per la nostra condizione quando vediamo che altri Paesi recepiscono meglio e con più celerità, ci consoliamo poi pensando che l'Italia dovrà adeguarsi. Non solo siamo in Europa ma siamo nel mondo. La globalizzazione ha portato smarrimento e ha rimescolato davvero tutto ma alla fine sarà un bene a livello personale e per tutti noi.
Rimaniamo aggiornati per rimanere liberi.
Continuate a seguire questo blog e il sito www.officineditoriali.com
Visitate il nostro catalogo e valutate le nostre opere.

venerdì 29 giugno 2012

Finanziamento sì, finanziamento no. Chi se lo merita?

E allora! Bisogna viverle certe cose per capirle e per capire il meccanismo perfido e perverso che regola e governa questo tipo di attività pubbliche.

Non sappiamo dire come mai certi personaggi, dichiaratamente truffaldini, cosiddetti faccendieri (sarà il caso di andare a rispolverare il vero significato di questa parola), riescano ad accedere a finanziamenti pubblici milionari mentre i poveri cristi devono essere assolutamente illibati, praticamente non devono quasi avere nemmeno una multa non pagata per poterci arrivare.

E non parliamo di cifre stratosferiche. Parliamo del minimo che si possa richiedere, cinquemila euro. Dico...cinquemila euro. La banca trema perché se tu non paghi ci perde il 10% (cinquecento euro?). Oh! Mio Dio! Un disastro.

Oppure, sempre per la stessa cifra, ti viene chiesta una fideiussione (bancaria o assicurativa, questo non importa) perché qui, mi è stato spiegato, temono che tu scappi via con il malloppo e non ti fai più vedere.

Richiedere un finanziamento pubblico oggi significa essere in primis guardato con sospetto (come mai vuoi un finanziamento? Non hai soldi?) e poi sentirsi indirettamente giudicato un delinquente quando capisci che per delle stupidaggini non puoi accedervi. Ti viene la depressione perché stai cercando di mettere in piedi un lavoro, il tuo lavoro e ti rendi conto che i paletti, gli ostacoli sono troppi. E ti rendi anche conto che siamo circondati di gente che parla, parla, parla ma che conclude poco. Si parla tanto di incentivazione all'imprenditoria ma dove è questa incentivazione? Cosa intendono quando parlano in questi termini?

Allora ti vengono in mente anche altri tipi di disparità di trattamento. Per esempio pensi ai grandi evasori. Che ne so...ripensi a Valentino Rossi, a Luciano Pavarotti ad altri che adesso non ricordo e con i quali il fisco italiano ha avuto contenziosi di una certa portata (inutile negarlo) e per i quali ha negoziato (negoziato...mi viene da ridere), per esempio, cifre milionarie per recuperare qualche soldino salvo abbuonare il grosso della cifra (ripeto, parliamo di milioni di euro). Se sei un poveraccio che deve al fisco qualche migliaio di euro, magari due o tre, te ne chiedono il doppio per le sanzioni aggiunte.

Ti chiedi a un certo punto come succede tutto ciò. 
Ti chiedi dove si inceppa il meccanismo e quali sono le dinamiche di "inceppo". Non riesci a trovarne una se non nel fatto riconducibile agli insegnamenti religiosi, al perseguimento della cultura del perdono costi quel che costi. 
Ripenso alla parabola del figliol prodigo, e riconosco quasi disperatamente che  non sempre chi sbaglia paga. Il più delle volte viene perdonato e graziato. Quelli che hanno fatto il......(trovate voi la parola esatta) continuano a farlo.
Dio Santo!!!!! Dove viviamo? Non ci scrolleremo mai di dosso millenni di storia e di cattive abitudini. Ma nel profondo del cuore il desiderio che qualcosa cambi è molto forte. Non ci abbandona.

Officine Editoriali segue questi temi che sono di assoluta attualità e di cui non tutti parlano, però.
Certo è che non riusciamo sempre a farci sentire, purtroppo quasi mai. Ma continuiamo e se anche voi continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e a rimanere aggiornati, forse saremo meno isolati.

venerdì 8 giugno 2012

Report sul Primo Festival della Letteratura di Milano.

Sono sul treno e sto tornando a Roma dopo aver partecipato ad un incontro/presentazione di Officine Editoriali e non solo nel contesto del Primo Festival della Letteratura di Milano che si sta svolgendo dallo scorso 6 Giugno e terminerà il giorno 10.

L'incontro/presentazione si è svolto presso l'Ostello Bello di Milano in Via Medici 4. 
Ambiente accogliente. E' come entrare nella cucina di casa. Al piano inferiore panche con grandi cuscini colorati sopra e divani. 
Su quello rosso mi sono seduta con due scrittrici emergenti, Sabrina Minetti e Francesca Bettelli che hanno scritto due libri molto interessanti e partecipavano proprio per la presentazione di essi. Rispettivamente "L'isola dei voli arcobaleno" e "La fabbrica di fantasmi"
Vuoi o non vuoi, anche loro si sono ritrovate a parlare di disagio. 
Dopo tutto il disagio è una parola anch'essa usata e abusata. 
Il disagio può essere leggero o più pesante ma è vero che oggi per esempio, esistono anche altri tipi di disagio. 
Una persona che perde il lavoro è una persona a disagio.
Una persona che vede sgretolarsi le conquiste di una vita è una persona a disagio.
Un persona che perde le sue certezze o presunte tali è una persona a disagio.
Dunque a vario titolo, il disagio permea la nostra vita, ogni giorno.
Anch'io ho presentato Officine Editoriali e il libello che verrà pubblicato presto "Ma il burro lo stavo mangiando io!".
A proposito del libello, è stato deciso di collocarlo sul nostro sito ad un prezzo simbolico di due euro e di distribuirlo anche attraverso altre piattaforme.
Con le due scrittrici ci siamo scambiate  contatti per future collaborazioni.

Domani sarà disponibile su questo blog il video della diretta streaming dell'evento.
Prende sempre più piede l'idea di clonarlo a Roma
idee si potrebbero sviluppare e approfondire.

Officine Editoriali è in prima file per l'organizzazione e la realizzazione di eventi culturali.
Continuate a seguire Officine Editoriali se volete rimanere aggiornati.

giovedì 24 novembre 2011

Officine Editoriali prende sempre più forma / Officine Editoriali takes shape more and more


Facciamo un po’ il punto della situazione. Ogni tanto è doveroso sempre per mantenere quella voglia di trasparenza nei confronti di chi ci segue che non abbandona mai Officine Editoriali.
Diamo qualche numero. Attualmente sono state prenotate 156 quote per un totale di 2.340 euro.
I visitatori del progetto di Officine Editoriali sul sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com sono stati 1764.
E’ importante e meraviglioso che il progetto stia continuando ad andare avanti ma ancora non basta.
Se facciamo una media tra il tempo che ci rimane fino alla scadenza del finanziamento e le quote già prenotate e se dovessimo basarci su questa, risulta chiaro che siamo lontani e dovremmo accettare che forse non ce la facciamo a raggiungere l’obiettivo.
Ma il fatto è che noi NON accettiamo e quindi andiamo avanti tenaci nelle nostre convinzioni e fiduciosi che il tempo che rimane potrebbe esserci sufficiente a raggiungere la cifra richiesta.
Quello che non succede in mesi, può succedere in un giorno.
Ne siamo fermamente convinti e la rete di contatti che continuiamo a tessere giorno per giorno potrebbe darci ragione alla fine.
E’ fondamentale non perdere la fiducia nella riuscita del progetto che, vuoi o non vuoi, con il tempo prestabilito o con un tempo maggiore se necessario, avrà la sua grande soddisfazione.
Per aiutarci a concretizzare il progetto di Officine Editoriali visitate il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotate consapevolmente le vostre quote.


Let’s make a little bit the state of play. Occasionally it’s a duty always to maintain the desire for transparency in respect of those who follow us, which never abandons Officine Editoriali.
Let’s give some numbers. Currently, 156 quotas have been booked for a total of 2,340 euros.
Visitors of the project of OfficineEditoriali on the popular subscription website www.produzionidalbasso.com have been 1764.
It’s important and wonderful that the project is continuing to move forward but it’s still not enough.
If we make an average between the time remaining until the end of the financing and the quotas already booked and if we were to relay on this, it’s clear that we are far away and we should accept that might we will not achieve the objective.
But the fact is that we DO NOT accept and then we move forward in our convictions and remain confident that the time might be sufficient to reach the amount requested.
What does not happen in months, it can happen in one day.
We are firmly convinced of contacts that we continue to weave every day could prove us right at the end.
It’s fundamental not to lose confidence in the success of the project that, you want or not, with the preset time or a longer time if necessary, will have its great satisfaction.
To help us in developing the project of Officine Editoriali, visit the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and consciously book your quotas.