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martedì 31 luglio 2012

Riparliamo di Sfinz

Soprattutto per approfondire ma anche per correggere alcune cose dette precedentemente e non proprio vere.
Nel post in cui parlavamo di Sfinz avevamo detto che veniva dall'America...Niente di più sbagliato. 
Maurizio ci ha tenuto a scriverci e a specificare che non potrebbero essere più italiani. 
Un gruppo di ragazzi di Roma più o meno legati alle nuove tecnologie e con tanta voglia di fare e di aiutare. 
E siccome già questo ci sembra meraviglioso e meritevole, siamo veramente lieti di scrivere ancora di loro. 
A questo punto soprattutto vi invitiamo a visitare il loro sito www.sfinz.com.

Ciò che cercano di fare Maurizio & Co è semplicemente rendere la vita un pò più facile visto che di questi tempi diventa sempre più difficoltosa. 
Si pongono e si propongono praticamente come dei facilitatori
Ora questa, come tante altre, è una di quelle parole che di fatto non dicono niente. Ma in questo caso ci sentiamo di affermare che forse invece questa parola ha trovato una sua collocazione. 
Il loro sito non è un portale di lavoro per chi lo offre e per chi lo cerca. Sarebbe sbagliato e riduttivo pensarla in questo modo. 
Sul loro sito è possibile proporsi per quello che si è e soprattutto per ciò che si vuole fare, senza scendere a compromessi. E si trovano consigli e regole da seguire per non cadere in trappole fin troppo facili da mettere in atto. 
E' difficile nel contesto sociale attuale  cercare di conciliare il lavoro con la soddisfazione, la gratificazione, la realizzazione personale. Ma è nostro dovere provarci. Ecco perché il sito di Sfinz è diverso e vale la pena postarvi le proprie capacità e le proprie esperienze se vogliamo coniugare, anche in momenti di difficoltà, i bisogni con il piacere.

Officine Editoriali accoglie volentieri queste nuove idee e le sponsorizza il più possibile. Noi sosteniamo chi cerca di reagire e chi mette in pratica idee nuove e nuovi progetti.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

lunedì 16 aprile 2012

I prezzi troppo alti degli ebook

Argomento molto gettonato sul quale le case editrici non pensano minimamente di dire la loro.
Oppure lo fanno deviando magistralmente con le parole su altri fatti che poco hanno a che fare con il prezzo troppo alto degli ebook.

Come abbiamo avuto modo di ripetere più volte su questo blog e per quello che osserviamo noi in un mercato giovane e in fase di forte sviluppo e al quale ci affacciamo proprio in questi giorni sebbene ne parliamo da un pò di tempo, i prezzi rimangono alti, troppo alti rispetto soprattutto al mercato americano perché chi di dovere, cioè chi ha tutti i mezzi per produrre e vendere in men che non si dica gli ebook, ha tremendamente paura di perdere denaro. 
Sebbene mantenendo i margini così alti le case editrici guadagnino lautamente, nessuna di loro, almeno quelle più grandi, pensa di cedere il benché minimo passo.
Stanno a guardare e si accontentano nel frattempo di vendere quel poco che vendono. 
Perché se pensiamo a quanto di più potrebbe crescere il mercato in Italia, che al momento si attesta sull'ordine degli zeri percentuali, ci chiediamo come mai invece questo non succeda. 
E sappiamo certamente darci anche una risposta.
Non sembra assurdo come nel nostro paese le famose lobby riescano a condizionare uno o più mercati, o tantissimi mercati?

Noi pensiamo che molto debba ancora cambiare in termini di atteggiamenti e condotte positive. 
Siamo sicuri che questo succederà ma certo, se solo ci guardiamo intorno, tutto sembra indicarci che invece ci allontaniamo inesorabilmente da quanto sognato e desiderato.
Ma continuiamo a credere, fortemente a credere.
Continuiamo a seguire Officine Editoriali, una splendida realtà che si affaccia al mondo del lavoro e del sociale con entusiasmo e trasporto e che tenterà nel suo piccolo di cambiare qualche piccola cosa. 
Continuiamo a credere che vivremo in un mondo migliore. E' nostro dovere.