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sabato 26 novembre 2011

Officine Editoriali e il mondo dei lavoratori over 40/50 / Officine Editoriali and the world of workers over 40/50


Vale la pena spendere qualche parola sul mondo dei lavoratori over 40/50 e del modo in cui Officine Editoriali intende rapportarsi ad esso.
Il promotore di Officine Editoriali è un ex lavoratore over 50 e si è dovuto misurare con le enormi difficoltà del mercato del lavoro dopo aver superato una certa età.
Esiste una forte problematica legata ai disoccupati over 40/50 che tentano di reinserirsi nel mondo del lavoro dopo esserne fuoriusciti spesso proprio per ragioni di età.
In poche parole, dopo i 40/50 anni diventa praticamente impossibile ricollocarsi a lavorare e le problematiche si susseguono a catena per ovvi motivi.
Alcuni di noi hanno pensato che forse il lavoro avrebbero potuto crearselo visto che il mercato sembra averli esclusi da qualsiasi ruolo lavorativo e non solo sconfinando in questo modo nella loro area del privato e rischiando (a volte anche riuscendoci) di violare la loro dignità di persone.
Dunque, i disoccupati over 40/50 diventano editori attraverso il progetto di Officine Editoriali raccontando il disagio che vivono e tentando di scardinare quel muro di silenzio e di indifferenza che li circonda ogni volta che provano a farsi sentire.
Soprattutto questo è Officine Editoriali. Diamo voce a chi vive di disagio e per realizzare questo progetto chiediamo l’aiuto di tutti.
Se volete darci una mano supportando il progetto di Officine Editoriali, potete farlo visitando il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e prenotando consapevolmente le vostre quote.


It’s worth to spend a few word about the world of workers over 40/50 and the way in which Officine Editoriali intends to relate to it.
The promoter of Officine Editoriali is an ex worker over 40/50 and had to measure with the enormous difficulties of the job market after having passed a certain age.
There is a strong problem related to the unemployed over 40/50 that attempt to re-enter the labor market after being leaked often just for reasons of age.
In a few words, after the over 40/50 years is practically impossible to relocate to work and the problems follow one another for obvious reasons.
Some of us have thought that perhaps they could create the works for themselves given that the market seems to have excluded them from any job role and not only, trespassing in this way on their area of private and risking (and sometimes succeeding) to violate their dignity of persons.
Therefore, the unemployed over 40/50 become publishers through the project of Officine Editoriali telling the discomfort they live and trying to invalidate that wall of silence and indifference that surrounds them every time they try to make themselves heard.
Above all, this is Officine Editoriali. We give voice to those who live of discomfort and to realize this project we ask everyone’s help.
If you want to give us a hand by supporting the project of Officine Editoriali, you can do it by visiting the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and consciously booking your quotas.

domenica 20 novembre 2011

La recensione di Officine Editoriali / The review of Officine Editoriali


Come promesso, siamo qui a recensire il primo lavoro che verrà di Officine Editoriali: “Ma il burro lo stavo mangiando io!” di Bibì Zarco.
E’ un racconto breve che tocca due giornate particolari della vita dell’autrice, forse le sue giornate peggiori, una a distanza di due anni l’una dall’altra.
Descrivendo un resoconto delle due giornate, ripercorre gli aspetti più significativi della sua vita, gli uomini che ne hanno fatto parte, il suo carattere e il modo di affrontare le situazioni, il contesto lavorativo che per lei è stato sempre piuttosto complicato e nel quale non si è mai trovata a suo agio e non si è mai realizzata.
Il risultato è decisamente toccante e vibrante. Bibì si ritrova ad un certo punto ad affrontare le  difficoltà più grandi della sua vita. Non è mai riuscita a trovare una collocazione in questo mondo e la sua vita si è sgretolata fino ad arrivare a non avere più niente. Da persona “normale” si ritrova “povera” ma non smette di lottare. Verrà ripagata per questo?
Ed ora qualche nota biografica sull’autrice.
Bibì Zarco nasce a Roma il 29 Ottobre 1954 da una famiglia piuttosto benestante. Il suo nome è il diminutivo di Bibiana che a lei non è mai piaciuto.
Nell’arco della sua vita si sposa due volte e ha due figlie. Lavora a fasi alterne. E’ single.
Questo è il suo primo lavoro. Lei lo considera il manifesto di chi non riesce a farsi sentire.
Officine Editoriali è orgogliosa di ospitare nel suo catalogo questo lavoro e di inserirlo come prima opera letteraria.
“Ma il burro lo stavo mangiando io!” verrà messo in vendita a breve termine.
Se il progetto di Officine Editoriali ti piace e pensi che sia giusto che opere del genere vengano commercializzate, visita il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e sostienilo prenotando consapevolmente una o più quote.


As promised, we are here to review the first work that will come of Officine Editoriali: “Ma il burro lo stavo mangiando io!” of Bibì Zarco.
It’s a short story that touches two special days of the author’s life, maybe her worst days, one at a distance of two years on the other.
Describing an account of two days, she cover the most significant aspects of her life, men who have been part of it, her character and the way of approaching situations, the work context that has always been quite complicated for her and in which she has never been comfortable and has never been realized.
The result is very touching and vibrant. At some point, Bibì found herself to face the greatest difficulties of her life. She has never been able to find a place in this world and her life has crumbled until she got to have nothing else. From “normal” person finds herself “poor” but does not stop fighting. Will she be rewarded for this?
And now some biographical note on the author.
Bibì Zarco was born in Rome 29 October 1954 by a rather wealthy family. Her name is the diminutive of Bibiana that she never liked.
Throughout her life she married twice and has two daughters. She has always worked on and off. She’s single.
This is her first work. She considers it the manifesto of those who can not be heard.
Officine Editoriali is proud to host this work in its catalog and to place it as the first literary work.
“Ma il burro lo stavo mangiando io!” will be sold in short term.
If you like the project of Officine Editoriali and you think it’s right that such works are marketed, visit the popular subscription site www.produzionidalbasso.com and support it by consciously booking one or more quotas.

domenica 18 settembre 2011

Pubblichiamo e-book ma li scrivono persone speciali.

Con il Tuo contributo renderai possibile la realizzazione del progetto Officine Editoriali. Prenotando una o più quote, renderai possibile la creazione di e-book ad alto contenuto sociale e la realizzazione di laboratori di scrittura on line propedeutici agli e-book e fruibili anche da un pubblico al di fuori del circuito guida del progetto.
Come riconoscimento e gratitudine per essere stato produttore e mecenate di questo nobile progetto, Ti verrà inviata copia gratuita per ogni titolo e-book realizzato nel primo anno di attività della casa editrice ed avrai diritto a frequentare gratuitamente un laboratorio di scrittura on line sotto la guida di uno scrittore professionista. Se avrai contribuito alla realizzazione del progetto con l’acquisto di più quote, potrai cedere il tuo stesso privilegio ad un’altra persona a Tua scelta per il numero di persone corrispondente alle quote acquistate. 
Al raggiungimento della somma totale richiesta per la realizzazione, verrà immediatamente dato inizio al progetto con l’obiettivo di renderlo attivo e fruibile nell’arco di un mese. Una volta a settimana Ti verranno rese note le fasi di avanzamento dei lavori per tenerTi aggiornato sul progetto al quale hai contribuito.
Per sostenere Officine Editoriali clicca qui