giovedì 5 luglio 2012

SIAE. Anche gli autori finalmente si interrogano.

Lo fanno capitanati da Gino Paoli e con la pubblicazione di una lettera aperta, indirizzata a tutti gli interessati, a firma di Beppe Andreetto, Segretario Generale della loro Associazione, Sindacato degli Autori, Compositori e Interpreti Italiani con sede a Milano, in Via Solferino 22.

La prima cosa che si chiedono è come mai la SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), normativamente inquadrata come Ente Pubblico, gestisce e amministra denari privati, visto che l'Ente non accede assolutamente a "finanziamenti o coperture economiche di genere pubblico".
E già questo varrebbe una risposta seria e articolata, ammesso che possa risultare soddisfacente.

Nella stessa lettera viene rivendicato il diritto, così come applicato nei "Paesi avanzati a noi più vicini", di liberalizzare l'intermediazione del diritto musicale (in questo caso) in modo da vedere costituite più associazioni che rispondano alla stessa esigenza e che, soprattutto, mettano in atto una sana politica concorrenziale a tutto vantaggio degli autori e degli utenti.

La lettera è piuttosto chiara e altrettanto chiaramente rivendica la propria libertà di scegliere che amministrerà i loro diritti.
Insomma, per loro la SIAE è diventato un carrozzone ingovernabile.

E  noi ci chiediamo quanto tempo occorrerà ancora per riuscire a chiuderlo, a decretarlo definitivamente defunto e a dismettere tutto ciò che gli appartiene. 
Purtroppo, ci viene da dire, anche i mille dipendenti che, per mantenere il loro posto di lavoro, hanno dovuto assistere ai litigi, anche incivili, intercorsi tra i dirigenti.
Questa è l'unica cosa che ci dispiace e, per come vengono condotte le cose, non crediamo che queste persone saranno ricollocate o che cosa. Anche se, ovviamente, ce lo auguriamo.
Officine Editoriali segue la vicenda SIAE anche attraverso i vari aggiornamenti che provengono periodicamente da Guido Scorza, esperto del settore, e vi terrà informati attraverso questo blog.
Voi continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

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