domenica 8 luglio 2012

Minacce sempre più reali alla libertà sul web.

Esce dalla porta e rientra dalla finestra. 
Te ne liberi in un modo e riappare sotto altre spoglie. 
E' un momento in cui bisogna stare veramente attenti e il peccato per niente veniale è che la maggior parte dei  nostri parlamentari non comprende la portata delle leggi che sta per emanare e si finisce sempre per firmare perché quello è l'amico di quell'altro ecc. 
E ormai si legifera solo con decreti legge rinunciando, da parte del Parlamento, ad un sano dibattito sui comportamenti e le intenzioni del Governo.

Capita così, e ancor una volta, di voler attentare alla libertà sul web e di voler favorire il più grande editore italiano. Non vogliamo fare nomi. Per questo vi rimandiamo al più che meritevole articolo di Guido Scorza e qui lo riassumiamo dicendo soltanto che l'intenzione è quella di ricomprendere in un nuovo paniere i milioni di euro di fatturato dell'industria dell'intermediazione dei contenuti (parliamo dei motori di ricerca) facendo apparire così minore il fatturato dei grandi editori italiani che in questo modo possono appropriarsi di quote di mercato maggiori.

In tutto ciò, nella fretta di andare in vacanza, il Parlamento non ha opposto resistenza e noi ci chiediamo cosa succederà quando un bel giorno non avremo più tutto quello che abbiamo oggi e la nostra libertà ci verrà limitata o addirittura ci verrà fatta pagare. 
Non sarebbe fantasia, seppur macabra.

Officine Editoriali continuerà a seguire questi argomenti perché noi siamo convinti di non essere abbastanza tutelati da coloro che, volenti o nolenti, abbiamo messo lì proprio per fare questo.
Continuate a seguire Officine Editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.

Nessun commento:

Posta un commento