mercoledì 25 aprile 2012

Soffermiamoci ancora sul significato delle parole

Stavolta vorrei mettere l'accento su due parole: competizione e collaborazione.
Nel moderno mondo del lavoro, la parola competizione è sinonimo di proattività, produzione, dinamismo. 
Se mi soffermo a riflettere, il termine è stato spacciato come  positivo mentre non vedo nulla di positivo nel significato di questo termine. 
Competizione significa proprio rivalità, antagonismo, concorrenza. 
E che poi la si sia chiamata spessissimo "sana competizione", a significare ancora di più come qualcosa che potesse generare sentimenti o situazioni positive, è una pura contraddizione in termini. 
La competizione è una gara. Come tale, mors tua vita mea. C'è chi vince e c'è chi perde. 

E per moltissimo tempo, per generazioni e generazioni, si è pensato che la competizione incentivasse la voglia di fare, di essere proattivi, generasse guadagni sempre di più, sempre crescenti. E siccome alla fine ciò che ha caratterizzato l'umanità negli ultimi tempi è stata proprio l'avidità personale, la corsa all'arricchimento personale, si capisce come i grandi magnati e imprenditori abbiano calcato letteralmente la mano perché questa "sana competizione" risolvesse i loro problemi aziendali e commerciali e soddisfacesse i loro aneliti personali.

Da un pò di tempo, grandi formatori americani (e per fortuna) sono di parere assolutamente contrario alla competizione. Non predicano le teorie del vincere/perdere ma, come dicono loro, il win/win come pratica e  comportamento di vita, siano essi in ambito familiare o aziendale e lavorativo.
Fatte queste considerazioni, allora ci chiediamo come è possibile che sulle parole e sul loro travisamento, soprattutto, si basino comportamenti e stili di vita di tutta una umanità. Le cattive abitudini fanno prestissimo ad attecchire e poi è difficilissimo sbarazzarsene e sostituirle con quelle più sane.

Collaborazione, chiaramente è il contrario di competizione. Mentre per la competizione gli esseri umani hanno obiettivi individuali diversi e focalizzati sul loro successo personale, e per questo sono disposti a tutto, per la collaborazione gli obiettivi sono condivisi e sono focalizzati sul bene comune. Per la collaborazione, quindi, parliamo di unione.
Come vedete, soffermarsi sul significato delle parole può avere, anzi ha ancora, e mai come ora, una importanza fondamentale. 
In un mondo dove la comunicazione latita, generando perfino errori gravissimi, il significato delle parole ci pone di nuovo tutti su un piano comune....purché, naturalmente,  il significato sia universale e condiviso da tutti.

Officine Editoriali cercherà di mantenere il vero significato delle parole e non di alludere a significati nascosti. 
Questo ci permetterà di seguire e perseguire quella trasparenza di cui abbiamo sempre parlato, su questo blog, sulla pagina di presentazione del sito di raccolta fondi, quando abbiamo portato avanti il nostro crowd funding, sui social forum e in ogni occasione in cui abbiamo potuto farlo.
Continuate a seguire Officine Editoriali e a condividere i significati non solo delle parole.

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