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domenica 25 novembre 2012

Le recensioni sul sito o sul blog?

E' una domanda che ci stiamo ponendo.
L'intenzione è quella di creare una pagina di recensioni dei nostri ebook ma anche di ebook di altri autori e in ogni caso non solo ebook ma libri in genere, contenuti.
Anche creare un pò di interazione tra chi legge qualcosa che lo colpisce e magari vuole condividerlo con gli altri o semplicemente suggerire ad altri di fare le stesse letture.

Premesso che noi perseguiamo e pratichiamo una letteratura "brutale" che sta per letteratura del popolo, di strada, della gente comune e non degli eletti e dei prescelti che mangiano cultura invece che roba commestibile, invitiamo tutti, ma proprio tutti coloro che non pensano di essere colti a contribuire alla nostra cultura. Quella mia e tua, per intenderci.

La cultura è un concetto e come tale io sono libera di interpretarlo. Non sarò mai in grado, come nessun altro essere umano, di gestire tutto lo scibile umano e non solo e quindi sfido alla interpretazione del luogo comune, molto comune "Eh! Sì! E' una persona colta!"

E' per questo che noi facciamo letteratura brutale che forse risulterà un pò indigesta ai "choosy" della letteratura raffinata ma tant'è... a noi ci piace (tanto per rimanere nel brutale).
Non si creda poi che non sappiamo reggere i confronti e perciò, sempre con i dovuti distinguo, ci apprestiamo a seguire questa nostra vocazione della quale pensiamo ce ne sia un gran bisogno.

Rimaniamo aggiornati per rimanere liberi!
In questo momento è la cosa più importante.
Continuate a seguire questo blog e il sito www.officineditoriali.com e valutate le nostre pubblicazioni.
Interagite con le recensioni.

venerdì 10 agosto 2012

Self publishing: pochi che vendono molto, molti che vendono pochissimo.

Allora, diamo qualche numero sul self publishing e i conti li ha fatti al centesimo lo scrittore inglese Ewan Morrison. Ha monitorato il mercato del sefl publishing per cinque anni e poi è venuto fuori con tanto di pensieri e risultati negativi, tutti documentati.

Sostiene infatti che la storiella del marketing attraverso i social media è una bella fregatura e serve soltanto a coloro, sempre i soliti noti, che organizzano corsi di marketing multimediale e li vendono con moneta sonante...tanta moneta sonante.

Sostiene anche che la maggior parte degli scrittori in erba lavora e solo nel tempo libero (o quello che gli rimane del tempo libero visto che magari lo utilizza anche per la famiglia, i figli, le amicizie) può organizzarsi per cercare di rendere il più possibile visibile il suo libro. 
Lo fa su Facebook, lo fa su Twitter e quant'altro. Oppure si affida a qualcuno che lo fa per lui, a pagamento ovviamente. Ma a quel punto, sembra che coloro che offrono questo tipo di servizio si rivolgano alla fine ai suoi stessi amici di Facebook o ai suoi follower di Twitter. E quindi il tutto si riduce a pochi numeri senza vendere nemmeno una copia del libro.

Sostiene perfino che se ti mettessi per strada a vendere il tuo libro a pochi euro potresti ottenere molto di più.
Ora, noi siamo piuttosto guardinghi. Se ciò è vero, l'editore ha ancora una sua funzione e una sua importanza e, naturalmente, questo ci fa piacere, al di là di tutto. E abbiamo modo di credere che sia così. Altrimenti, lo scrittore in erba, chiunque esso sia, deve necessariamente dedicare del tempo, e tanto tempo, alla promozione del suo lavoro, come fanno tutti e come fanno gli editori.
Ma vi lascio al Morrison pensiero su questo link.

Officine Editoriali segue il mercato e segue le nuove forme di pubblicazione e auto pubblicazione. Un mondo che attualmente è in fermento.
Continuate a seguire Officine editoriali su questo blog e rimanete aggiornati.