mercoledì 23 novembre 2011

Parliamo di nuovo del crowd funding / Let’s talk again about the crowd funding


Abbiamo già parlato, diversi post fa, del crowd funding che Officine Editoriali sta utilizzando per la  raccolta fondi.
E’ una forma di finanziamento pubblico ma con una sostanziale differenza. Coloro che prenotano le quote sono ampiamente consapevoli di cosa verrà costruito con i loro soldi.
Facciamo un esempio. Noi di Officine Editoriali abbiamo provato a chiedere un finanziamento pubblico. In fase preliminare, ci è stato debitamente sottolineato che i soldi del finanziamento erano soldi pubblici, quindi soldi di tutti e dovevano essere spesi bene e sotto la loro guida per evitare operazioni truffaldine ai danni di chi questi soldi li aveva messi a disposizione.
Peccato che nessuno dei legittimi proprietari di questi soldi sa cosa succederà con i suoi soldi.
Se possibile, spieghiamoci ancora meglio. I soldi destinati ai finanziamenti pubblici sono dei contribuenti che non hanno la minima idea di come vengano utilizzati e a chi vengano destinati. Per essere più precisi, non sanno e non sapranno mai quali progetti verranno finanziati con i loro soldi.
E poiché c’è sempre modo di aggirare le leggi e i paletti, molti di questi soldi, in vero, vengono utilizzati, guarda caso, proprio per azioni truffaldine o che, comunque, non meriterebbero di essere finanziate (vedi i finanziamenti dei vari quotidiani, fatta eccezione per qualcuno).
A noi questa ci sembra una sostanziale differenza nella maniera di venire finanziati.
Ad Officine Editoriali, in ogni caso, è stato negato il finanziamento perché non in possesso di un requisito. E dire che la cifra richiesta era veramente insignificante se valutata sotto certi aspetti.
Non ci siamo arresi e abbiamo utilizzato la raccolta fondi dal basso.
Della qual cosa siamo pienamente soddisfatti perché ci sembra una operazione assolutamente più trasparente e tutti quelli che finanzieranno il progetto lo faranno in piena consapevolezza.
Questo è il motivo per cui ogni volta esortiamo a sostenere “consapevolmente” il progetto.
Vogliamo pensare e credere che ognuno dei nostri sostenitori abbia esaurientemente letto la presentazione del progetto e ne voglia diventare collaboratore semplicemente per scelta.
Ancora una volta, perciò, vi invitiamo a visitare il sito di sottoscrizione popolare www.produzionidalbasso.com e a prenotare consapevolmente le vostre quote.


We have already mentioned, several posts ago, the crowd funding that Officine Editoriali is using for fundraising.
It’s a form of public funding but with a substantial difference. Guests booking the quotas are widely aware of what will be built with their money.
Let’s take an example. We at Officine Editoriali have tried to ask public funding. In the preliminary stage, it has been duly pointed out that money for funding was public money, so everyone’s money and needed to be well spent and under their guidance to avoid fraudulent transactions to the detriment of those who made available the money.
Too bad none of the legitimate owners of this money knows what will happen with his money.
If possible, let’s explain better. The money allocated to public funds are taxpayers who don’t have the slightest idea of how they are used and to whom they are intended. To be more specific, they don’t know and will never know what projects will be funded with their money.
And because there is always a way around the laws and the stakes, many of these money, indeed, is used coincidentally for fraudulent actions or that, however, does not deserve to be funded (see the funding of various newspapers, except for some).
For us, this seems a substantial difference in the way of being funded.
To Officine Editoriali, however, was denied the financing because without a requirement. And say that the amount requested was really insignificant when considered in some aspects.
We have not given up and we used the fund raising from bottom.
One thing of which we are fully satisfied because it seems definitely a more transparent process and all those who will finance the project will do so in full consciousness.
This is way every time we urge you in “consciously” support the project.
We want to think and believe that each of our supporters has exhaustively read the presentation of the project and wants to become a co-workers simply by choice.
Once again, therefore, we invite you to visit the popular subscription website www.produzionidalbasso.com and consciously to book your quotas.

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