mercoledì 18 maggio 2011

Siamo ologrammi?


Divertente ma fino a un certo punto. Trovo la domanda, invece, molto seria.
Cosa rispondere? La prima risposta spontanea è "Non lo so...forse no". Oppure invece di rispondere facciamo un'altra domanda: "Cosa sono gli ologrammi?" E questa è una buona domanda.
Io non lo sapevo per esempio. Ho sempre pensato agli ologrammi come a quelle figurine tipo tridimensionali sulle quali, a seconda di come le posizioni, appare un'immagine piuttosto che un'altra.
Alla ricerca, poi, di risposte cosmiche alle mie domande cosmiche, mi è capitato di imbattermi nel lavoro di Luca Clun "La fisica della mente". E ho potuto approfondire la definizione di ologramma: un messaggio tridimensionale, una proiezione come quella di una pellicola ma in 3D.
E - riporto le parole di Clun - si crea immergendo l'oggetto da fotografare nella luce di un raggio laser. Poi un altro raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo e lo schema risultante viene fotografato sulla pellicola. A pellicola sviluppata, risulta visibile solo un intreccio di linee chiare e scure ma, se illuminata da un altro raggio laser, il risultato è l'immagine tridimensionale del soggetto originale.
La cosa interessante, seguendo il lavoro di Clun, è che se si taglia l'ologramma a metà e lo si illumina con il laser, ciascuna metà riflette ancora l'immagine intera.
Allora, siamo ologrammi dell'intero universo?
Ognuno di noi riflette l'immagine originale?
Siamo singoli elementi dell'immagine intera ma, presi singolarmente, siamo l'intera immagine? L'Universo è dentro di me?
Io lo trovo fantastico! Sono emozionata all'idea.
Poi mi sono anche ricordata che decenni fa avevo comprato un libro che mi aveva affascinato "Il Tao della fisica" di Fritjof Capra.
Era nella mia libreria e sono andata a ripescarlo. L'ho riletto ed è stato ancora più affascinante ora che avevo approfondito qualcosa di più.
E mentre lo rileggevo, mi sono chiesta "Ma come mai ho comprato questo libro tanto tempo fa?". Ho cercato di ricordare cosa allora mi incuriosisse e mi sono andata a rileggere il sunto del contenuto nell'ultima di copertina per capire cosa mi avesse attratto di quelle parole. Non sono riuscita a darmi una spiegazione ma tutto è collegato. anche a distanza di anni.
La semplicità comunque con cui Capra avvicina il mondo della fisica moderna (fisica subatomica e delle particelle) al mondo mistico orientale è quasi sconvolgente. Sconvolgente perché è vera.
Non posso fare a meno di vedere le similitudini ora che lui le spiega. E' anche divertente vedere con quanta facilità e sensibilità i mistici orientali siano arrivati, già da millenni, alle conclusioni alle quali i nostri fisici occidentali si avvicinano ora con fatica immensa.
La mia ricerca continua. Sono emozionata all'idea di scoprire ancora tanto.

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